I benefici tecnici ed ambientali dell’auto elettrica.

Fabio Orecchini introduce il concetto di scienza della sostenibilità, la nuova prospettiva promossa a livello mondiale da un gruppo capitanato dalle Nazioni Unite. La sostenibilità energetica si fonda in particolare su 5 pilastri: rinnovabilità delle risorse, efficienza di conversione, abbassamento dell’impatto ambientale, aumento dell’accesso all’energia, appropriatezza delle soluzioni alla situazioni locali.
Dopo aver stabilito i criteri per analizzare la sostenibilità della tecnologia automobilistica, considerando, Orecchini, si sofferma sui vantaggi dell’auto elettrica. Due in particolare quelli ottenuti ex novo, l’autoricarica e l’autoproduzione. Tra quelli estrinseci, ossia legati al sistema di ricarica, da annoverare invece la rinnovabilità della fonte e l’abbattimento dei costi, che si ottiene a patto di un disegno strategico. Citato al riguardo l’esempio del V2G – Vehicle to Grid, le reti intelligenti di energia elettrica.
Per la PA, sostenibilità deve significare soprattutto due elementi irrinunciabili: risparmio economico, nonché sviluppo più sostenibile per le future generazioni. Necessario inoltre identificare gli utilizzi, le auto ibride ed elettriche sono convenienti soprattutto nel tratto urbano o urbano-metropolitano. La PA deve infine capire la necessità della ricerca indipendente, come quella portata avanti da CNR, ENEA e Università La Sapienza, in modo che faccia da filtro rispetto a quella promossa dalle case automobilistiche.