Ridisegnare il settore pubblico: dall’AGDP alcune proposte operative

Non si può prescindere dalla PA se si vuole un recupero di competitività del sistema paese. Nella Pubblica Amministrazione italiana ci sono sacche di inefficienza, ma anche eccellenze professionali da valorizzare: occorre tagliare i veri “rami secchi” e non i “rami verdi” che in futuro potrebbero dare frutti importanti. Da queste premesse prende le mosse l’intervento di Giovanni Savini, che illustra alcune proposte operative contenute nel documento con cui l’AGDP traccia un percorso per “ridisegnare” il settore pubblico. Le proposte dell’AGDP si pongono i seguenti obiettivi: riaffermare l’autonomia dell’Amministrazione dalla politica e superare le tendenze alla commistione politica/PA; valorizzare le professionalità oggi esistenti nella PA, in una logica di promozione del capitale umano poiché il dipendente pubblico va visto non solo come “costo da tagliare” ma, soprattutto, come potenziale a cui dare piena espressione; rimuovere gli ostacoli alla piena espressione del “potenziale femminile” e di quello “giovanile” favorendo, un maggior coinvolgimento delle donne e dei giovani, in particolare a livello di middle e top management; digitalizzare l’attività amministrativa, attraverso, in primo luogo, un’adeguata formazione del personale alle nuove tecnologie informatiche anche applicate a modelli di organizzazione, pianificazione e controllo dei risultati; razionalizzare la spesa attraverso “tagli mirati”.