I professional nella sanità: contratti incomprensibili, necessario rivederli.

Renzo Alessi compie un’analisi della disciplina contrattuale vigente nella sanità pubblica, sottolineando che il problema è legato al fatto che quanto è percepito è assolutamente diverso da quanto scritto. Il comparto della sanità è infatti molto complesso a causa del contrasto tra la necessità, giusta, di stabilire un contratto nazionale e la necessità regionale di programmare le risorse umane secondo il proprio modello organizzativo. Ma la questione di fondo è legata all’incomprensibilità dei contratti, segno che esistono dei problemi al riguardo. Vale dunque la pena di rivederli ed agire ora, lontano dalla stagione contrattuale, permetterebbe di individuare gli elementi problematici.
Secondo Alessi, i punti controversi sono essenzialmente due. In primo luogo, si tratta di far coincidere quanto percepito con gli intendimenti reali, per cui da una parte occorre semplificare quanto è scritto, dall’altra è necessaria una percorrenza di carriera del dipendente, cambiando la norma secondo cui la retribuzione di base è uguale sia in ingresso che in uscita. In secondo luogo è necessario ridisegnare le dirigenze, nel senso di rimettere completamente in discussione l’affermazione secondo cui tutti i dipendenti da un certo livello in poi sono tutti dirigenti (su 700mila dipendenti, sono 120mila almeno i dirigenti).