La riforma Brunetta e la sanità: il punto di vista della U.I.L.F.P.L.

“Apprezzo il lavoro compiuto da Brunetta rispetto alla valorizzazione delle professioni, ma perché il sistema della fasce non viene applicato anche nel suo dipartimento?” Inizia con questa provocazione l’intervento di Giovanni Torluccio, il quale comunque riconosce l’esigenza di ridisegnare l’organizzazione della sanità sulla base di professionalità che si sono evolute negli anni e di bisogni della salute ora diversi – dovuti anche all’invecchiamento della popolazione -, con un necessario incrocio tra soluzioni in ambito sanitario e sociale. Partendo dalla consapevolezza che il blocco dei contratti non agevola la soluzione dei problemi e considerando la riconosciuta insoddisfazione dei medici rispetto allo sviluppo professionale, Torluccio si chiede se è pensabile, nella sanità, mantenere un modello che deriva più da esigenze organizzative che dalla necessità di offrire risposte a cittadini e professionisti. A suo parere, fermo restando un livello minimo di contrattazione nazionale, occorre cominciare a ragionare anche sulle esigenze dei territori.