Le buone pratiche

L’Osservatorio Buone Pratiche per la Sicurezza dei Pazienti è stato istituito dall’Agenas nel 2008 sulla base del mandato ricevuto da un’Intesa  tra lo Stato e le Regioni e di un accordo di collaborazione con il Ministero della Salute. L’approccio metodologico dell’Osservatorio, descritto sinteticamente in Figura 1, si inserisce nell’ambito delle teorie del trasferimento della conoscenza (Argote 2000), dell’innovazione in sanità (Berwick 2003 – IOM 2001), della diffusione dell’innovazione (Rogers 1995), del knowledge network (Nonaka 2005), con particolare riferimento alla “no blame culture” (Berwick 1989) in un’ottica di miglioramento sistemico della qualità e della sicurezza (Øvretveit 2009, Reason 2000). Costituiscono fondamentali riferimenti per le attività dell’Osservatorio Buone Pratiche le Direttive e le Raccomandazioni emanate a livello europeo, con particolare riferimento alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea (9 giugno 2009) che ha previsto, tra le azioni che gli Stati Membri devono porre in atto per accrescere la sicurezza dei pazienti, la revisione e l’aggiornamento delle migliori pratiche applicabili all’assistenza nonché l’informazione al cittadino e la condivisione delle conoscenze, delle esperienze e delle migliori pratiche a livello europeo.
L’obiettivo finale dell’Osservatorio consiste nel favorire il trasferimento delle esperienze facilitando l’accesso alle informazioni, sostenendo lo scambio di conoscenze e promuovendo l’integrazione e l’interazione tra le Regioni, le Organizzazioni Sanitarie e i Professionisti. Ulteriore e fondamentale obiettivo dell’Osservatorio consiste nella la possibilità di informare il cittadino/paziente in merito alle le iniziative, valide e di qualità, attivate per il governo del rischio clinico dalle organizzazioni sanitarie del territorio nazionale.