Le ultime manovre finanziarie hanno affrontato in modo risoluto la questione chiave dell’associazionismo intercomunale, dando forte impulso alla costituzione delle Unioni di Comuni.
L’art. 16 del D.L. 138/2011, infatti, obbliga i Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti a gestire in forma associata “mediante un’unione di Comuni” tutti i propri servizi; l’art. 14, comma 31, del D.L. 78/2010, come modificato dalla manovra estiva 2011, obbliga invece gli altri Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti ad associare progressivamente le proprie “funzioni fondamentali”. Da ultimo il c.d. decreto Milleproroghe ha rinviato tutte le scadenze, evidentemente considerate poco realistiche; una decisione saggia, che tuttavia non deve indurre gli enti a sottovalutare gli adempimenti che li attendono già nei prossimi mesi:
– entro il 30 settembre 2012 (altri Comuni fino a 5.000 abitanti);
– entro il 17 dicembre 2012 (Comuni fino a 1.000 abitanti).
Le misure in esame sono state adottate in piena emergenza e proprio per questo sono suscettibili di ulteriori proroghe e/o aggiustamenti, fermo restando che a questo punto
molto difficilmente il processo associativo potrà essere fermato: ne sono prova le continue prescrizioni che impongono ai piccoli enti nuovi obblighi di gestione associata (per gli appalti, l’informatica, ecc.).
In un momento di crescente e diffusa contrazione delle risorse, è convinzione degli autori che l’Unione di Comuni sia lo strumento più opportuno per erogare in modo efficace ed efficiente i servizi su scala più ampia, e che costituisca pertanto una strada obbligata per tutti gli Enti locali che intendano soddisfare le esigenze e le aspettative di cittadini e imprese.
Il presente manuale si rivolge a segretari comunali, dirigenti e amministratori locali, nonché a studiosi della materia, allo scopo di condividere idee, strumenti e schemi operativi per adempiere agli obblighi di legge e per cercare di fare chiarezza sul “senso” del percorso da compiere.