La dirigenza del fare, come tornare dalle norme alla realtà

Buoni progetti possono naufragare in una vecchia burocrazia affogata da una massa normativa nuova solamente nei nomi (quanti “piani” che sembrano semanticamente alludere al fare sono nei fatti nuove briglie e impacci?).

Non abbiamo tempo di riformare ancora una volta le norme, rimandando l’avvio di una fase intensamente operativa e, probabilmente, peggiorando l’ingorgo. Va invertito l’ordine dei fattori. Se i ritardi sono tali e la situazione così critica da suggerire una situazione di crisi avanzata e di semiparalisi del sistema pubblico, allora dobbiamo operare con strumenti diversi dall’ordinario. Dobbiamo pensare che non si debba più procedere per standard uniformi e situazioni generalizzate, ma per cantieri di innovazione identificati come luoghi o situazioni di massima crisi o caratterizzate da evidenti potenziali di nuovo progetto da realizzare in tempi rapidi. Qui occorre poter agire “per eccezione”, con regole in deroga: task force di progetto, caratterizzate da competenze specifiche e di alto profilo, abilitate a operare in deroga alla normativa vigente per un periodo utile a raggiungere obiettivi misurabili e specifici.

Da cantieri così gestiti verranno anche suggerimenti efficaci per intervenire sulle norme: non un’ennesima riforma (per favore: una tregua), ma mirate semplificazioni e manuali operativi concreti.

L’ANDIGEL – Associazione dei Direttori generali degli Enti locali – propone, in occasione della sua Assemblea annuale, una riflessione su come passare dal piano delle norme alla realtà delle amministrazioni alle prese con i bisogni reali di cittadini ed imprese.