Il limes romano ha un doppio significato: inteso come “linea di confine” rappresenta una barriera per difendere i confini territoriali; inteso come “strada” costituisce uno strumento di comunicazione all’interno di essi.
Con il progetto Limes i confini che ci separano dalle Sedi estere collocate in realtà geografiche a rischio sono presidiati da un più efficace mezzo di tutela. Limes consente allo stesso tempo di migliorare le comunicazioni fra il Ministero Affari Esteri e la Rete diplomatico consolare che opera in tali realtà.
Il progetto nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza i dati e le applicazioni del Sistema Integrato Funzioni Consolari (SIFC) di sedi in emergenza o a rischio sicurezza, usufruendo delle risorse cloud per dare continuità all’operatività tali sedi. I server fisici dislocati in 207 sedi sono tutti potenzialmente ospitabili nel cloud che garantisce caratteristiche di scalabilità ed ottimizzazione delle risorse. La capacità di scalare le risorse rapidamente per venire incontro a nuove esigenze o a requisiti modificati consente di gestire le richieste di realizzazione di servizi aggiuntivi, senza necessità di adeguare l’infrastruttura hardware.
L’infrastruttura tecnologica centrale dispone di una consistente quantità di risorse virtualizzate che consentono di rendere continuo il suppporto alle decisioni, anche nelle situazioni più critiche.