Lotta alle malattie infettive in Africa: i casi della Tanzania e del Burkina Faso

L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Roma (INMI), in collaborazione con la Cooperazione Italiana è impegnato dal 2006 in Tanzania nella realizzazione di programmi di cooperazione sanitaria.

La strategia di intervento si articola in 4 punti qualificanti:

  • formazione del personale locale sanitario;
  • assistenza tecnica nel trasferimento di tecnologia, competenza e sapere;
  • dialogo istituzionale con le autorità sanitarie nazionali ed internazionali per indirizzare le politiche sanitarie;
  • svolgimento di ricerche operative per indirizzare le nuove politiche sanitarie del paese.

 

Nel campo delle malattie infettive, la malariologia italiana ha contribuito in modo determinante alle scoperte che hanno gettato le basi dei successi ottenuti nelle campagne di controllo nelle aree a clima temperato. All’inizio degli anni 80, la Cooperazione Italiana con il supporto tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Università di Roma “La Sapienza”, avviò programmi di lotta alla malaria in Africa sub-Sahariana. In particolare in Burkina Faso si creò e sostenne per quasi vent’anni il Centro Nazionale di Ricerca e Formazione sulla Malaria (CNRFP). Tale Istituzione è attualmente considerata tra i più accreditati Centri di Ricerca in Africa sub-Sahariana nel campo della lotta alla malaria.