Processi concreti di amministrazione condivisa nelle nostre città

"Le pubbliche amministrazioni rispecchiano le società al cui interno operano e al cui servizio sono poste" inizia così l’intervento di Gregorio Arena durante il convegno "Dal governo con la rete allo stato partner". Osserviamo dunque l’amministrazione pubblica italiana perché questa riflette e racconta molto della nostra società.
Proprio per questo motivo anche la riforma dell’amministrazione pubblica deve rispettare e tener conto dei valori e delle esigenze della società. La nuova forma che l’amministrazione dovrà avere non può essere l’esito di un intervento meccanico, ma dovrà essere "in sintonia con le grandi tendenze di fondo della società in quel momento storico".

Non basta un insieme di provvedimenti per riformare la PA. Per costruire un progetto di società e riformare l’amministrazione pubblica è necessario cogliere le grandi tendenze che animano il momento storico in cui si vive. Oggi, una delle anime della riforma dovrà essere senz’altro la "condivisione". Ma perchè il concetto del "condividere" possa permeare la riforma della PA è richiesto un passaggio importante: "da io a insieme".

Saremo capaci di avviare processi concreti di amministrazione condivisa nelle nostre città? Forse è proprio intorno alla cura condivisa dei beni comuni che l’intero Paese può ritrovarsi e trasformarsi in un "Paese che fa manutenzione di se stesso".