La città di Barcellona ha vissuto nei secoli profonde e importanti trasformazioni. Oggi è in corso un ulteriore cambiamento: la città si appresta a diventare una Smart City 5.0. Julia Lopez Ventura, project manager di Urban Habitat del Comune di Barcellona, spiega che oggi le città hanno nuovi strumenti informatici per evolvere. L’importante, sottolinea, è “sapere cosa la città vuole essere” e in che direzione vuole crescere. La città catalana ha individuato 5 pilastri intorno ai quali sta già lavorando per migliorarsi: efficienza, sostenibilità, produttività, socialità, libertà. Barcellona si sta trasformando in direzione di un “sogno sociale”. Un sogno che per essere raggiunto deve necessariamente guardare al sistema urbano come ad un sistema integrato e cibernetico: una rete di reti. L’epoca in cui la città veniva concepita come sistema a compartimenti stagni sta ormai tramontando: bisogna abbattere i silos.
All’interno del modello concettuale di Barcellona Smart City, composto da 12 aree d’azione, lo strato orizzontale fondante è rappresentato dai cittadini. Sono proprio questi ultimi a dover essere chiamati in campo, in quanto city user, per avviare processi reali di co-creazione nel tessuto urbano. Questo è il primo e più importante passo che Barcellona sta compiendo per raggiungere l’obiettivo di crescere come città più partecipativa e collaborativa.