Le pubbliche amministrazioni raccolgono, organizzano e gestiscono una enorme quantità di dati che hanno un ruolo strumentale finalizzato al perseguimento dei compiti istituzionali assegnati alle stesse amministrazioni. L’autonomia delle singole PA e il grado di sviluppo delle tecnologie ICT hanno contribuito a creare isole di informazioni, con scarsa visione sistemica ed integrata.
I dati della PA rappresentano un bene patrimoniale a cui corrisponde un valore economico che deve necessariamente essere considerato anche come volano per lo sviluppo del mercato e la conseguente crescita occupazionale.
Sul tema l'Agenzia per l'Italia Digitale è investita di numerose funzioni che da un lato si rivolgono alla stessa PA, perseguendo finalità di ottimizzazione delle risorse e razionalizzazione della spesa, dall'altro investono il settore privato, attraverso la valorizzazione del patrimonio di dati pubblici e il loro impiego come motore di sviluppo e di crescita economica, anche attraverso iniziative strategiche per favorire l'erogazione di servizi a cittadini e imprese.
Tali funzioni, che complessivamente vanno a costituire un piano di valorizzazione dei dati, riguardano in particolare le tematiche relative a fruibilità dei dati, basi di dati di interesse nazionale e i dati di tipo aperto, tematiche che vedono i dati delle PA come unico filo conduttore. Su tali argomenti è necessario promuovere azioni finalizzate a superare il valore intrinseco dei dati e a creare attraverso di essi un valore aggiunto a favore della collettività.