Le basi territoriali (bt) dell’Istat sono state principalmente utilizzate come supporto cartografico, per le operazioni di raccolta e/o diffusione dei dati realizzate in occasione dei censimenti generali. L’obiettivo delle bt è quello di scattare una fotografia aggiornata delle delimitazioni adottate, includendo gli edifici di recente costruzione nel disegno dei nuovi confini.
Tuttavia, la suddivisione del territorio realizzata dall’Istat, assume un significato sempre più rilevante a seguito di una crescente domanda d’informazione statistica ad un livello micro territoriale. Lo sforzo prodotto dall’Istat per ottenere dati su una maglia territoriale così fine, non può, quindi, essere finalizzato solo al miglioramento della rilevazione censuaria. E’ indispensabile, per il futuro delle statistiche territoriali, trasformare le operazioni di aggiornamento delle bt in una opportunità per lo sviluppo di conoscenza dei fenomeni socio-economici che dal territorio prendono forma. In primo luogo migliorando progressivamente il disegno delle bt e tenendo conto soprattutto degli elementi naturali e antropici dello spazio geografico (si pensi ad esempio alle delimitazioni delle ville storiche o a manufatti infrastrutturali). Va ancora ricordata la realistica possibilità di geocodificare qualsiasi unità statistica, dotata di un indirizzo, al reticolo delle sezioni di censimento e ciò ne fa un potente mezzo per lo studio di fenomeni spaziali, aumentando sensibilmente la qualità e la quantità del contenuto informativo dei dati territoriali.