L’impatto economico del settore salute: produttività e legami di filiera, il caso ISMETT

Il settore della sanità, che spesso viene indicato come una spesa improduttiva che aggrava solo i bilanci pubblici, può essere invece un volano economico di primaria importanza.

Un’analisi dettagliata e originale degli impatti economici e funzionali del produrre salute è contenuta nello studio che Battelle Memorial Institute, il maggiore centro noprofit al mondo di R&S tecnologico, ha sviluppato indagando ISMETT, l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione che nasce a Palermo nel 1997 da una partnership tra Regione Siciliana, Ospedale Cervello e Ospedale Civico di Palermo e UPMC (Università of Pittsburgh Medical Center).

Lo studio evidenzia come la buona sanità, oltre ad essere un diritto del cittadino, rappresenta un’opportunità di formazione di filiere produttive legate a ricerca, innovazione, formazione di eccellenza, quindi di sviluppo economico e sociale del territorio e di un’intera comunità. Due dati per illustrare la dimensione e la qualità dell’impatto economico e sociale di ISMETT per la Sicilia e per l’intero Paese: oltre 130 milioni di euro di produzione economica realizzati annualmente in Sicilia e i quasi 1.800 posti di lavoro generati.  

Prendendo spunto dalla presentazione di questo studio, i relatori della tavola rotonda dibattono questi aspetti fondamentali:

·         come produrre sviluppo economico, reddito, posti di lavoro e indotto di qualità attraverso l’erogazione di migliori servizi sanitari;

·         Vista la criticità della situazione economico finanziaria delle amministrazioni pubbliche, le partnership pubblico-privato in sanità possono diventare risposte di buon governo;

·        sulla scorta del caso ISMETT, quali gli elementi che possono consentire la diffusione dell’eccellenza nel nostro Mezzogiorno.