Per valutare l’effettiva pressione fiscale e i suoi effetti distorsivi sulle scelte di finanziamento delle imprese è possibile calcolare indicatori di tipo forward-looking su ipotetici progetti di investimento, secondo l’approccio di M. Devereux e R. Griffith. Questi indicatori, come ad esempio il costo del capitale o le aliquote effettive medie di imposta, sono particolarmente adatti per misurare il cuneo fiscale sul capitale (e quindi gli incentivi generati dal sistema fiscale sugli investimenti futuri) e il divario nel trattamento fiscale tra il ricorso al capitale proprio e al capitale di terzi. Le specificità della tassazione italiana generano, però, problemi teorici e pratici per il calcolo di tali indicatori: in questo seminario, dopo aver introdotto i principali indici, spiegheremo come superare questi problemi e quindi analizzeremo, proprio attraverso il costo del capitale, gli effetti delle due principali e più recenti riforme fiscali: l’introduzione nel 2008 di un limite alla deducibilità degli interessi passivi e l’introduzione nel 2011 di una deduzione della remunerazione “ordinaria” del capitale proprio (ACE – Aiuto alla Crescita Economica).