L’infermiere gestore dell’assistenza: processi organizzativi per l’integrazione tra professionisti

4 Febbraio 2009

Firenze – Sede FORMAS, "Villa la Quiete" via di Boldrone, 2

h. 9.00 – 17.00


L’innovazione che si fa strada in sanità richiede una sempre maggiore integrazione tra le figure professionali. In questo senso è centrale una riflessione sulla figura infermieristica.

Questa professione, per lungo tempo considerata solo per la sua funzione collaborativa nei confronti del medico, è oggi protagonista di un importante processo di rinnovamento, a fronte di nuovi percorsi culturali e professionalizzanti (laurea in infermieristica di I livello e laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche di II livello). Questo rinnovamento ha un fronte interno, nella transizione da infermiere esecutore a infermiere decisore, che comporta una vera e propria rivisitazione della propria identità professionale, e un fronte esterno, rappresentato in grossa misura dalla preoccupazione della professione medica di vedere scalfita la propria centralità, nonché dalla perplessità delle organizzazioni sindacali nello staccare questa categoria da quella più ampia delle professioni sanitarie.

Cosa contraddistingue questa rifondazione della professione infermieristica? L’assunzione di una competenza e quindi di una responsabilità manageriale, fino ad ora impensabile nella cultura italiana, ma invece già consolidata in quella anglosassone, ad esempio. Di conseguenza, sia la formazione accademica che l’organizzazione dei servizi infermieristici aziendali si stanno avviando verso questa virata, non senza difficoltà, come spesso accade nei momenti di cambiamento epocali.

E’ appunto di queste luci ed ombre che questo meeting vuole far discutere. Lo fa attraverso la voce di esponenti esterni alla professione: in alcuni casi promotori di cambiamento nel più ampio scenario della Pubblica Amministrazione (FORUM PA), di cui la professione infermieristica è componente importante per quantità di soggetti interessati e per l’assolvimento della mission di questi servizi; in altri protagonisti di scelte gestionali moderne verso la professione infermieristica, come i Direttori Generali delle Asl/Ao (FederSanità), chiamati a inquadrare gli infermieri generalisti, specialisti, coordinatori e dirigenti in un contesto assolutamente impreparato e troppo tradizionalista.

Tutt’altro che in secondo piano sono gli esponenti interni alla professione: in primo luogo la Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, ente regolatore della professione infermieristica italiana, assieme a testimonianze di innovazione che hanno volutamente la caratteristica di essersi sviluppate dal basso, dalla spinta di coloro che dell’innovazione hanno fatto un impegno quotidiano. Soprattutto sono da sottolineare gli interventi su esperienze emblematiche sul versante formativo e organizzativo: si alterneranno interventi di docenti e dirigenti infermieristici a descrivere lo stato dell’arte rispetto ai percorsi formativi che hanno introdotto la competenza decisionale-organizzativa nei corsi di laurea, come il cambiamento dei modelli organizzativi dell’assistenza nelle aziende sanitarie.

Verso questo dibattito la comunità infermieristica toscana rappresenta una postazione avanzata di riflessione esperienziale, memore di una scuola di formazione e di percorsi innovativi che da decenni la caratterizzano: basterebbe ricordare i percorsi di frontiera per la formazione dei quadri intermedi (caposala/infermieri coordinatori), oppure la prospettiva offerta per la formazione delle figure di supporto, così come la prima sperimentazione in Italia del servizio infermieristico aziendale.

La coralità di questi interlocutori esterni ed interni può permettere un realistico passo in avanti nella discussione, che adesso deve avvalersi anche di esperienze virtuose, sperimentate e misurate nei loro risultati conseguiti: questo è il valore aggiunto che questo meeting intende promuovere, proponendosi come primo momento di valutazione integrata tra docenti e dirigenti infermieristici, allo scopo di costituire una rete di tecnici a supporto degli organismi decisionali.

L’incontro è organizzato con il patrocinio di: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali; Federsanità Anci; Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi; Florentina Studiorum Universitas; IPASVI.

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