Una città sensiente e attiva: i dati che aiutano la pianificazione

La necessità di affrontare in modo olistico la complessità delle smart city è prioritaria. Se la città sensiente può essere rappresentata come una nuvola di esperiementi e azioni, è altrettanto vero che non questa rappresentazione non è necessariamente la soluzione, soprattutto se nasce come una soluzione pronta e confezionata.

Il prof. Maurizio Carta illustra lo smart-planning protocol, che intende accompagnare le sperimentazioni nelle città italiane. Questo utilizza le informazioni e i dati provenienti dai dispositivi presenti in città: energia, consumi, social network (human data) e la creatività dei suoi abitanti per creare delle mappe utili alla pianificazione.