A Firenze i dati pubblici della città sono open. Il Comune di Firenze ha messo on line 220 dataset che riguardano la vita cittadina: parcheggi, statistiche sul lavoro, giardini, musei, scavi archeologici, fontanelli. Il portale opendata.comune.fi.it cresce ogni giorno con nuovi set di dati. Obiettivo: la “Wiki-città”. Il 29 febbraio il sindaco Matteo Renzi ha firmato un protocollo di collaborazione con Wikitalia, associazione nata per avvicinare la politica ai cittadini attraverso la rete. Una scommessa per offrire ai cittadini la possibilità concreta di non essere solo utenti: se il cittadino ha a disposizione dati trasparenti, chiari e comprensibili da valutare, non si limita a pagare una multa, ma può anche capire come vengono spesi i soldi incassati con le multe e può dare indicazioni o suggerimenti alla pubblica amministrazione. In questo modo è come se il Comune fosse ‘nudo’ di fronte al cittadino, senza bisogno di intermediari.
Il Comune di Firenze ha visto raddoppiare le interazioni on line da 340 mila a 640 mila circa, e oggi ha 5,4 milioni di euro di incasso dalla transazioni tramite internet, oltre a 10 mila utenti registrati, in crescita costante. Che sia per pagare un servizio o una multa, usare la rete rende più comoda la vita del cittadino.
I dati aperti consentono di sviluppare applicazioni per smartphone, come ad esempio una app sugli eventi in città che sarà presto disponibile gratuitamente. Saranno inoltre implementate versioni ad hoc di Decoro Urbano e openMunicipio, che completeranno la suite base per una città gestita con un governo aperto.