Il PON IC si racconta a Palermo: appena partiti due interventi per oltre 900 milioni di euro

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Cosa è possibile fare oggi grazie al PON Imprese e Competitività? Quali sono le nuove opportunità per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, al Sud ma non solo? A Porte Aperte all’Innovazione ce lo hanno raccontato Giuseppe Incardona e Romeo Angelo Petti della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico.

22 Novembre 2018

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Michela Stentella

Favorire la crescita economica e garantire il rafforzamento del tessuto produttivo italiano anche sui mercati globali, attraverso la combinazione di agevolazioni alle imprese e interventi infrastrutturali, è l’obiettivo del PON Imprese e Competitività, uno dei più importanti Piano Operativi Nazionali a sostegno della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione. L’evento Porte Aperte all’Innovazione che si è svolto a Palermo il 14 e 15 novembre è stato l’occasione per raccontare alcuni interventi avviati all’interno del PON IC 2014-2020, un programma che, come ha ricordato Maria Lustrì, del Ministero dello Sviluppo Economico, conta una dotazione finanziaria complessiva di oltre 3 miliardi di euro e ha come obiettivi principali: la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; l’accesso e l’utilizzo della Banda Ultra Larga; la competitività delle piccole e medie imprese; l’efficienza energetica.

Cosa è possibile fare oggi grazie al PON IC? Quali sono le nuove opportunità per progetti di innovazione per le imprese? A Palermo ce lo hanno raccontato Giuseppe Incardona e Romeo Angelo Petti della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico. Le opportunità in corso riguardano progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (nei settori Agrifood, Fabbrica intelligente e Scienze della vita) e gli investimenti di micro, piccole e medie imprese del settore manifatturiero che vogliono attivare interventi di innovazione per un percorso che le porti verso la “fabbrica intelligente”.

Il primo intervento agevolativo “a favore dei progetti di R&S nei settori applicativi della Strategia Nazionale di Specializzazione intelligente: Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita”, illustrato da Giuseppe Incardona, è stato definito con il decreto ministeriale 5 marzo 2018 e prevede due diversi tipi di procedure (negoziale e a sportello) per la valutazione dei progetti e per la concessione delle relative agevolazioni. Sono disponibili risorse pari a 562,72 milioni di euro : 225 milioni circa per Agrifood e altrettanti per Fabbrica intelligente, oltre 112 milioni per Scienze della vita. Le domande si potranno presentare su piattaforma on line (già attiva dal 5 novembre) a partire dal 27 novembre per la procedura negoziale e presumibilmente da gennaio 2019 per la procedura a sportello. Le risorse sono destinate soprattutto alla Regioni meno sviluppate, ma non solo (in quanto i territori agevolabili sono sull’intero territorio nazionale) e, come ha sottolineato Incardona, ci si aspetta un fortissimo interesse e una risposta elevata. Questo tipo di aiuti non possono essere cumulati con altri aiuti di stato, ma possono esserlo con altri aiuti pubblici non classificati come aiuti di stato, per esempio interventi fiscali e credito di imposta alla ricerca.

La seconda opportunità, illustrata da Romeo Petti, riguarda le piccole e medie imprese operanti esclusivamente nei territori di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’ambito di intervento è Macchinari innovativi-Fabbrica intelligente (Asse 3 e 4 PON IC): con il DM 9 marzo 2018 è stato istituito un regime di aiuto per sostenere la realizzazione, nelle Regioni meno sviluppate, di programmi di investimento diretti a consentire la transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta “Fabbrica intelligente”. La dotazione finanziaria è di 341 milioni di euro e anche in questo caso la domanda si potrà presentare da gennaio 2019 tramite procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Macchinari innovativi” del sito www.mise.gov.it.

In chiusura di sessione, Maria Lustrì ha ricordato l’importanza della trasparenza e della comunicazione sulla politica di coesione, unica politica che mira all’integrazione delle regioni (intesa come integrazione dei cittadini che devono avere uguali diritti e opportunità), ad eliminare le disparità sociali e territoriali, e che funge da leva di altre risorse pubbliche. Fondamentale è quindi la conoscenza delle opportunità aperte e la rendicontazione su ciò che è stato fatto. Ecco quindi il portale open data che mostra lo stato di avanzamento del PON IC.

Tutti i materiali del convegno: registrazione video e presentazioni

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