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I processi telematici civile e amministrativo: organizzazione e tecnologie
Dalle famigerate “copie di cortesia” all’opposizione di molti giudici la carta sembra non poter sparire dal Processo Civile così come previsto dalla legge.
E’ necessario accompagnare un coraggioso switchoff al digitale con tecnologie abilitanti ed amichevoli che rassicurino e garantiscano tutti i soggetti coinvolti: cittadini, avvocati, giudici, cancellieri
Il piano per la “salute digitale” a sostegno dell’integrazione sociosanitaria
Da lungo tempo si parla della necessità di una presa in carico dei pazienti al di là della loro ospedalizzazione realizzando percorsi integrati di assistenza e cura che coinvolgano gli ospedali, le strutture territoriali del SSN e i responsabili delle politiche sociali.
Tale integrazione è però impossibile senza una robusta iniezione di tecnologie che garantiscano una piattaforma di conoscenza, di monitoraggio, di strumenti di presa in carico a distanza. Il convegno si propone di mettere in luce l’apporto che l’ICT può dare a questa politica in grado di apportare enormi risparmi accrescendo nello stesso tempo il livello dei servizi.
17701 Agnese Giordano
Laureata in Ingegneria Elettronica all’Università di Pisa, ha iniziato la sua carriera lavorativa come consulente in Accenture e poi nel team web di Acer. Dopo esser tornata sui banchi per il Master MAINS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa arriva nella divisione Marketing di Microsoft Italia. Da più di tre anni, nel ruolo di Product Marketing Manager per Windows Client, segue tutte le attività di marketing e formazione legate a Windows per il mercato italiano delle PMI e dei Partner.
Dalla datacenter consolidation alla virtualizzazione, all’ hybrid IT: il percorso verso l’efficienza e l’innovazione delle Pubbliche Amministrazioni
- Alternative architetturali: dagli stack tecnologici legacy a data center sempre più virtualizzati, software-defined e hybrid cloud; implementazione di soluzioni convergenti e iperconvergenti. Quali sono i modelli di riferimento per abilitare l’erogazione di servizi innovativi ed efficienti a cittadini e imprese, ma anche alle PA locali da parte della PA centrale e delle grandi PA locali?
- Application delivery service: i workload non sono tutti uguali e hanno diverse esigenze di provisioning, performance, affidabilità e sicurezza. Come garantire un ambiente sicuro e performante nel rilascio e nella governance delle applicazioni in funzione delle diverse esigenze delle amministrazioni e degli utenti?
- Cambiamenti organizzativi: un’infrastruttura IT più agile e flessibile impone cambiamenti organizzativi dei dipartimenti IT. Il mondo delle imprese sta affrontando questo aspetto con una profonda revisione dei modelli. Quali le criticità, dal punto di vista organizzativo e normativo, per affrontare un percorso di questo tipo nella PA?
- La PA come service provider di altre amministrazioni: Il ruolo di service provider svolto dalla PA centrale e dalle grandi PA locali nei confronti di amministrazioni decentrate sul territorio: quali i percorsi tecnologici e organizzativi di questo disegno?
- Cloud for Europe, il mercato unico del cloud per le PA europee: vantaggi, criticità, evoluzione
Valutazione delle performance della PA: prospettive future ed etica
La valutazione delle performance della p.a. accende dibattiti ed anche critiche ad ogni presunta novità del legislatore, tesa a favorire il processo di riforma, ad oltre sei anni dal D.lg. n. 150/2009. In attesa dell’attuazione reale della riforma Madia (Legge 7 agosto 2015 n.124) ed in particolare quello di riordino del ruolo e delle funzioni degli OIV, quale destino aspettarsi per una p.a. che ha assoluto bisogno di valutazione? “Etica” ed efficienza devono andare di pari passo per il rinnovamento del sistema pubblico italiano. Sono due facce della stessa medaglia, il nostro paese muore per la mancanza di meritocrazia a tutti i livelli e per il dilagare di una mala amministrazione che spesso sfocia in “corruzione”. Inoltre, l’articolo 11 della Legge 124/15, incentrato sulla dirigenza pubblica, su revoca incarichi e retribuzione, si gira a vite sulla valutazione, senza portare a compimento un’idea precisa, ma solo generiche dichiarazioni d’intenti.
Con l’abbandono del ruolo unico risiede l’ambiguo collegamento tra gestione degli incarichi dirigenziali e la valutazione della performance dei dirigenti, con riferimento alla valutazione dei risultati. Il dirigente pubblico diventa un punto interrogativo dietro la valutazione delle performance pubbliche.
Valutare le performance, organizzativa ed individuale, nella prospettiva futura di medio termine, non significa certo semplice osservanza di “procedure”, ma capacità etica di produrre cambiamento in avanti per tutti i cittadini, interni ed esterni alla pubblica amministrazione.
17652 Antonella Marsala
Laurea in scienza politiche, master in Progettazione di sistemi formativi e in Public management. Ha cominciato la sua attività professionale come consulente e formatore.
Nel corso della sua attività professionale sceglie di specializzarsi nelle tematiche dei servizi e delle politiche per il lavoro. In questo ambito, prima da consulente e poi la dipendente di Italia Lavoro, ha la possibilità di ricoprire ruoli diversi e di cimentarsi con problematiche di una certa complessità. All’interno dell’Agenzia tecnica segue le problematiche relative alla transizione scuola – lavoro e diventa capo progetto della prima iniziativa che Italia Lavoro realizza per conto del MIUR (Progetto OP-LA Opportunità Lavoro); dopo questa esperienza svolge l’attività di assistente all’amministratore delegato e ricopre l’incarico di responsabile della progettazione.
Attualmente si occupa di tutte le problematiche relative alla occupazione femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. È responsabile del progetto LaFemMe (Lavoro Femminile Mezzogiorno), che ha promosso azioni di innovazione organizzativa in tema di orari, welfare aziendale e contrattazione di secondo livello per favorire l’occupazione femminile e concorrere ad aumentare la produttività delle aziende. www.italialavoro.it/lafemme