Film e libri per l’estate: i consigli di FPA per il 2025
Come ogni anno, noi di FPA vi consigliamo libri, film, serie tv o podcast da vedere, leggere o ascoltare durante le ferie. Buone vacanze!
31 Luglio 2025

Foto di Robert Anasch su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/lotto-del-libro-di-riempimento-di-colori-assortiti-McX3XuJRsUM
Le ferie sono ormai alle porte e quale periodo migliore per leggere un buon libro o vedere finalmente quella lunga serie tv o podcast che da tanto tempo accantoniamo? Ecco i consigli da noi di FPA.
Carlo Mochi Sismondi consiglia:
“Fondato sulla sabbia!” di Anna Momigliano, Garzanti, Milano, 2025. In questi giorni è difficile leggere di Gaza e di Israele senza iscriversi a una tifoseria, senza leggere la storia. Questo libro, esemplare per chiarezza, ripercorre la storia dello Stato di Israele e dei suoi rapporti con i palestinesi. Da leggere.

“Il canto dei cuori ribelli” di Thrity Umrigar, Libreria Pieno Giorno, Milano 2024. Un libro che parla dell’India di oggi, di donne coraggiose, di tradizioni violente, di ribellione. Una storia che vi rimarrà nel cuore.

“Il gelso di Gerusalemme L’altra storia raccontata dagli alberi – L’altra storia raccontata dagli alberi” di Paola Caridi. Feltrinelli, Milano 2024. Un libro originalissimo che racconta la storia dal punto di vista di chi c’era già e di chi, sperabilmente, ci sarà ancora: gli alberi, testimoni muti, ma partecipi della Storia con la S maiuscola.

Paolo Castelluccio consiglia:
Asma Mhalla – “Tecnopolitica – come la tecnologia ci rende soldati”. Siamo in un momento storico di grande cambiamento, in bilico tra utopia e distopia. Asma Mhalla, antropologa politica specializzata in geopolitica della tecnologia, analizza dettagliatamente i risvolti del rapporto simbiotico tra Big Tech e Stati che rischia di divorare la politica, cambiando profondamente la concezione del potere. Nel rapidissimo e crescente investimento di risorse in IA, riconoscimento facciale, droni, cybersicurezza, informazione e data science, si sta progressivamente perdendo la distinzione tra tecnologie militari e tecnologie civili e si va così ad alimentare una deriva verso una situazione che non è propriamente guerra, né propriamente pace, ma una militarizzazione della democrazia e del mondo. Tra capitalismo della sorveglianza e paranoia securitaria, c’è l’Umano nel mezzo che ha ancora l’occasione di riaffermare il progetto politico democratico, conciliando il tutto in uno sforzo di consapevolezza. Probabilmente non una lettura che ispira Sole e giochi da spiaggia, ma comunque un importante monito di grande utilità per inquadrare la complessità del crocevia storico attuale.

Gianmarco Rizzo consiglia:
“Challengers”, di Luca Guadagnino. Un film sul tennis senza essere davvero un film sul tennis. Lo sport che diventa metafora della vita, dell’amore e dell’amicizia. Luca Guadagnino, con una regia elegante ma allo stesso tempo carica di emozioni, ci regala una storia di competizione a 360 gradi, dove sebbene il tennis sia il contesto, il vero campo di gioco è quello psicologico e sentimentale tra i tre protagonisti.
Massimiliano Roma consiglia:
“Le 10 mappe che spiegano il mondo” di Tim Marshall. Un libro che, pur compiendo dieci anni nel 2025, non è invecchiato ma ci aiuta a comprendere la genesi dei i conflitti attuali e le traiettorie dei prossimi anni. Marshall mette al centro la geografia, definendo in maniera chiara cosa si può intendere realmente per “geopolitica”, in un’epoca in cui pensiamo alla tecnologia come variabile preponderante.

Michele Mochi Sismondi consiglia:
“Scissione” di Dan Erickson (2022). Perché è una serie tv originale e disturbante che intreccia satira aziendale, sci-fi e thriller psicologico. La serie esplora il confine tra identità lavorativa e personale con una messa in scena inquietante e visivamente coinvolgente. È consigliata a chi apprezza una narrazione intensa, ben costruita e in sintonia con le inquietudini del presente.
“Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro” di Srnicek e Williams (2018). Perché è un saggio provocatorio che invita a ripensare il ruolo della tecnologia e dell’automazione in chiave emancipativa. Critica l’immaginario neoliberale dominante e propone una visione politica alternativa fondata su lavoro ridotto, reddito di base e infrastrutture digitali pubbliche. Anche se ormai in parte datata, è un’opera interessante per chi cerca diverse chiavi di lettura del rapporto tra futuro, lavoro e potere.

“Fitopolis, la città vivente” di Stefano Mancuso (2023). Perché Mancuso ci aiuta a ripensare le città ispirandosi al mondo vegetale, dove l’organizzazione urbana segue i principi di cooperazione, sostenibilità e adattamento tipici delle piante. Il libro unisce rigore scientifico e visione utopica per ripensare il modo in cui abitiamo il pianeta a partire dai luoghi dove vive la maggior parte degli esseri umani: le città.

Alessandra Zoia consiglia:
Dare un consiglio di lettura o ascolto a distanza, senza conoscere chi lo riceverà né poterne intuire i gusti, non è così semplice. Preferite la quiete della montagna o il rumore delle onde? Resterete in città per tutto agosto o vi aspetta un viaggio tra paesaggi sconfinati e metropoli dense di appuntamenti estivi? Comunque sia, ci provo. Innanzitutto, per le quiete notti nelle case di montagna consiglio Atti Umani di Han Kang, autrice sudcoreana e premio Nobel per la letteratura 2024. Il silenzio, che culla le coscienze e aiuta a perdonare, diventa il contesto ideale per ascoltare voci, assistere a storie, farsi un’idea, giudicare le luci e le ombre che abitano gli atti umani. Il modo in cui Kang racconta il massacro del 1980 a Gwangju supera la cronaca, va oltre l’indagine e oltre la letteratura. L’orrore e la poesia vi terranno con gli occhi incollati alla pagina.

Passiamo a chi trascorrerà le vacanze al mare. Per quel che mi riguarda, le indagini sulla mente umana sono un hot topic sotto l’ombrellone; quindi, vi consiglio Psicopatici al potere di Jon Ronson (sì, quello de L’uomo che fissa le capre). Vi chiedete mai come facciano certe persone ad arrivare ai vertici del potere? È solo ambizione, capacità, opportunità? O c’è qualcosa di più oscuro? Il libro è del 2014, quindi non recentissimo, ma temi e riflessioni sono ancora (purtroppo) molto attuali.

A questo punto qualcuno potrebbe obiettare: “Va bene tutto, ma perché dovrei appesantirmi o ingarbugliarmi la mente mentre sono in vacanza?” E hai ragione, caro lettore, ma tu capiscimi: io sto scrivendo a una persona che non conosco, come se fossi un algoritmo con troppa iniziativa, e non è facile azzeccare il consiglio giusto. Ma abbi un attimo di pazienza ancora. Se, ad esempio, vuoi qualcosa di più leggero ma comunque stimolante – e che puoi ascoltare in radio mentre guidi, se sei on the road – ti consiglio un podcast: Libri Brutti di Auroro Borealo. Oltre a garantire un intrattenimento di indubbia leggerezza, credo che questo podcast offra una prospettiva molto interessante: ci ricorda, infatti, che non esiste solo ciò che viene celebrato o condiviso in massa. Le letture più sorprendenti, quelle che rivelano qualcosa di inatteso, possono trovarsi proprio tra i titoli dimenticati o scartati dal grande pubblico. Non mi resta che augurarvi una buona estate.
Tiziana Russo consiglia:
Consiglierei il libro “Lacci” di Domenico Starnone. La storia di un matrimonio (e di una famiglia) in frantumi. I lacci del titolo, sono i legami che dovrebbero tenere insieme le persone, ma che invece finiscono per strozzare e ferire, lasciando segni irreparabili su tutti i protagonisti. Romanzo breve, tre parti e tre punti di vista. Mi è piaciuto molto, mi ha colpito la capacità di Starnone di descrivere sensazioni e stati d’animo con delle parole semplici ma allo stesso tempo cariche di crudeltà. Il colpo di scena finale poi, ti sorprende e ti intristisce allo stesso tempo.
“La città proibita” di Gabriele Mainetti. L’avevo visto al cinema appena uscito, ora è disponibile su Netflix. Non sono un’amante dei film di arti marziali e al cinema ci ero andata solo perchè, dello stesso regista, mi era piaciuto tanto “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Che dire… anche questo film è stata una piacevole sorpresa! Già l’inizio del film ti lascia a bocca aperta, pensi che sia ambientato in Cina e invece ti ritrovi a Piazza Vittorio! Stupende le scene d’azione (la protagonista è veramente una stuntwoman) interessante la trama, attori molto bravi (Zingaretti, Giallini, Ferilli).
Barbara Izzo consiglia:
“Queste segnalazioni arrivano da mia figlia Perla, che ha10 anni, e che vorrebbe suggerire ai figli dei nostri lettori (ma anche ai loro genitori) due libri che, tra i tanti letti, l’hanno molto colpita e fatta riflettere”.
Viola e il Blu: la libertà di essere i colori che vuoi – di Matteo Bussola – Salani Editore – dai 7 anni. Il Blu… classico colore da maschi, direbbero in molti. Ma è uno dei tanti stereotipi con cui conviviamo fin da piccoli. E, fin da piccoli, dovremmo levarli, estirparli. Come? Scopriamo come sia semplice farlo, leggendo le pagine leggere di “Viola e il Blu”.
Il talento della rondine di Matteo Bussola – dai 14 anni. Brando ed Ettore. Uno nato con i movimenti fluidi da ballerino, l’altro a cui disegnare viene naturale. Il primo si sente davvero libero solo quando disegna, il secondo sogna di danzare e lotta per questo. Sono l’opposto uno dell’altro. Sono amici e maestri a vicenda. Ma l’arrivo di qualcuno li fa riflettere:
“Fare con facilità ciò che riesce difficile agli altri, ecco cos’è il talento.
Fare con fatica ciò che riesce facile ai talentuosi, ecco cos’è il coraggio.
Perché forse il vero talento è trovare il proprio passo e condividerlo con chi si ama.” (Matteo Bussola)
Tania Valle consiglia:
Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood (1985). Romanzo distopico, è ambientato in un universo alternativo ma potenzialmente possibile che purtroppo risulta tristemente attuale. Utile per ricordarci l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione sui diritti a cui noi tutti ci appelliamo e su cui si fonda la nostra libertà, senza mai darli per acquisiti e contro tutti i regimi totalitari.
In un futuro prossimo la Terra è flagellata dalle guerre e le armi chimiche e nucleari hanno provocato, tra le tante altre cose, un calo drastico delle nascite. In Nord America si insedia un governo totalitario teocratico, la “Repubblica di Gilead” che impone un regime in cui tutte le libertà vengono soppresse e la società riconfigurata su un modello fortemente classista. Un trattamento particolarmente feroce viene riservato alle donne che da un giorno all’altro si vedono private di ogni diritto. Essendo la natalità diventata una questione di stato, le poche rimaste fertili – “le ancelle” – vengono utilizzate come incubatrici umane a scopi procreativi . Ma una di loro si ribellerà.

La città e le sue mura incerte di Haruki Murakami (2024).
La storia di un incontro che si dipana tra sogno e realtà e che affronta temi delicati come la solitudine, l’alienazione sociale, le relazioni, l’amore, l’identità, la perdita, i luoghi del cuore e invita a riflettere sul significato del tempo e su come la mente può influenzare ogni singolo istante della nostra vita. Una storia che non è raccontata per intero, con un finale che non è mai chiuso, in un’atmosfera misteriosa che ci porta a scoprire l’abisso che è la psiche umana.
Michela Stentella consiglia:
Il senso delle donne per la città – di Elena Granata – Einaudi
“Se esiste un pensiero e un inconsapevole istinto delle donne per gli spazi, unito a una incisiva capacità d’azione, dovrà presto farsi largo e prendere forma. Le città ne hanno un disperato bisogno.“
Elena Granata, professoressa di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, ci racconta attraverso il punto di vista di alcune architette, urbaniste e studiose di città, perché lo sguardo femminile, ma soprattutto l’esperienza pratica delle donne, possano offrire una nuova prospettiva su come disegnare e vivere lo spazio urbano. Nuove visioni di città, più inclusive e sostenibili, in cui si ripensa la relazione tra spazi e vita, non per costruire una “città a misura di donna”, ma una città che tenga conto dei bisogni di tutti.
Mi limitavo ad amare te – di Rosella Postorino – Feltrinelli
“Per caso sono stata testimone del suo dolore, ed è bastato a unirci.”
“Non accade sempre così? Non è sempre per caso che le persone inciampano l’una nell’altra?”
Nella primavera del 1992, a Sarajevo, i piccoli Omar, Nada e Danilo si incontrano quasi per caso e ben presto si rendono conto che è proprio nel legame che li unisce che si cela la loro più grande occasione di salvarsi.

Patrizia Fortunato consiglia:
Progettare il disordine – di Pablo Sendra e Richard Sennett – Treccani
“Si può progettare il disordine”.
Cinquant’anni fa il sociologo Richard Sennett scrisse la sua opera Usi del disordine, in cui sosteneva che l’ideale di una città pianificata e ordinata fosse imperfetto, producendo un ambiente urbano fragile e restrittivo. Oggi, riprendendo quella riflessione insieme all’attivista e architetto Pablo Sendra, Sennett immagina il design e l’etica della ‘città aperta’: una proposta provocatoria che invita a ripensare il modo in cui progettiamo e viviamo gli spazi urbani.
Sennett delinea una proposta per una città capace di sciogliere la rigidità degli ambienti prescrittivi. Sendra presenta esperimenti di progettazione urbana che producono punti di rottura in ambienti cittadini eccessivamente ordinati, offrendo suggerimenti su come la progettazione possa diventare più collettiva nella pratica.

L’Italia che non ci sta – di Francesco Erbani – Einaudi
Dalle valli venete ai monti abruzzesi, dai borghi spopolati in Calabria al napoletano Rione Sanità, Francesco Erbani racconta di “un’Italia che non ci sta, resiste, si dà da fare, e che va sperimentando nuove forme comunitarie, nuovi lavori, nuovi sistemi cooperativi, nuovi modi di abitare, nuove relazioni con i territori, un nuovo ambientalismo, nuove virtù civiche…”
Un’Italia in movimento, che ripopola luoghi abbandonati e custodisce il proprio patrimonio paesaggistico e culturale.