L’adozione di soluzioni IT amiche del clima potrebbe ridurre del 15% entro il 2020 le emissioni di gas serra. Partendo da questa consapevolezza, Greenpeace ha lanciato da alcuni anni una campagna sull’elettronica verde che ha approfondito diversi ambiti: dalle esportazioni illegali in Asia e Africa dei rifiuti elettronici all’Eco-guida ai prodotti elettronici verdi. Le diverse campagne – spiega Vittoria Polidori – hanno coinvolto attivamente alcune grandi aziende produttrici, mentre altre si sono dimostrate insensibili. Nel 2010 la campagna è stata estesa al cloud computing perché agendo sulle infrastrutture e i dispositivi della nuvola delle tecnologie informatiche on line si può incidere fortemente sull’impronta ambientale del settore hi-tech.