L’Internet of Things per costruire le città e le comunità sostenibili

Quasi tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono caratterizzati da una forte dimensione urbana, fatto non sorprendente se si considera che entro i prossimi venti anni oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città. In questo senso, la digital transformation delle comunità urbane può rivestire un ruolo abilitante rispetto alle sfide dell’Agenda 2030.

Una visione condivisa anche dall’Unione Europea che, con il Patto di Amsterdam, ha individuato nella transizione al digitale uno dei 12 principi guida della propria Agenda Urbana. L’adozione di modelli per un miglior uso dei dati e lo sviluppo di servizi per cittadini e imprese abilitati da tecnologie IoT possono contribuire, in maniera significativa, a molte dimensioni dello sviluppo urbano in virtù della loro naturale trasversalità applicativa: dalla mobilità ai sistemi di trasporto sostenibili, dallo smart metering all’illuminazione intelligente, dal miglioramento della qualità dell’aria alla gestione efficiente dei rifiuti.

L’ambiente urbano diventa quindi il luogo di elezione della sperimentazione e messa in produzione di sistemi M2M, fondati su reti di oggetti “smart” in grado di scambiarsi dati, informazioni e messaggi in modo autonomo, attivandosi e controllandosi a vicenda in modo indipendente.

Le pubbliche amministrazioni, attraverso i servizi afferenti al trasporto locale, alla mobilità e all’energia, possono quindi sfruttare le potenzialità di questo filone di innovazione per semplificare ed agevolare i rapporti con i cittadini e le imprese, contribuendo in modo significativo alla costruzione di città e comunità intelligenti