Uber, tassisti e non solo: ruolo della PA nella sharing economy che avanza #FPA14

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Carsharing, alloggio condiviso, scambio e baratto: a novembre 2013 tredici italiani su cento avevano usato almeno un servizio di sharing, cinquantanove conoscevano il fenomeno almeno per sentito dire (dati Sharitaly). La protesta dei giorni scorsi a Milano, che ha visto i tassisti attaccare UberPop, il servizio di ridesharing peer to peer appena lanciato nel capoluogo lombardo dalla startup californiana, probabilmente ha fatto alzare l’ultimo dato. Con il caso UberPop, la sharing economy ci è letteralmente esplosa tra le mani, con tanto di feriti. Forse è il momento per la PA di prendere impegni e trovare soluzioni.

21 Maggio 2014

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Siliva Candida e Chiara Buongiovanni

Carsharing, alloggio condiviso, scambio e baratto: a novembre 2013 tredici italiani su cento avevano usato almeno un servizio di sharing, cinquantanove conoscevano  il fenomeno almeno per sentito dire (dati Sharitaly). La protesta dei giorni scorsi a Milano, che ha visto i tassisti attaccare UberPop, il servizio di ridesharing peer to peer appena lanciato nel capoluogo lombardo dalla startup californiana, probabilmente ha fatto alzare l’ultimo dato. Con il caso UberPop,  la sharing economy ci è letteralmente esplosa tra le mani, con tanto di feriti. Forse è il momento per la PA di prendere impegni e trovare soluzioni.

Abbiamo infatti sotto gli occhi, in questi giorni, un caso eclatante di innovazione che piomba su un settore regolamentato e riesce ad intercettare una domanda reale che ne decreta il successo, ma allo stesso tempo apre una contraddizione: proprio perché innova, compie uno “scarto” rispetto alle regole che i suoi competitor sono invece tenuti a rispettare. Così una soluzione finisce per creare un problema a cui la PA non ha soluzione.

Sentite le ragioni delle parti in causa, la domanda che deve porsi un’amministrazione pubblica è: che fare?
Irrigidire le norme o prendere atto che la realtà dei fatti le ha scavalcate e quindi è tempo di riscriverle? E se oggi Uber crea scompiglio, cosa succederà quando innovazioni ancora più radicali che premono alle porte raggiungeranno la massa critica per alterare gli equilibri nei rispettivi mercati? Coglieranno i policy maker impreparati, forniti al massimo di strumenti per vietare ma non per governare e mettere a sistema? E se vorranno percorrere la seconda strada, con quali criteri potranno misurarne l’impatto sociale?

Il 29 maggio a FORUM PA 2014 la conferenza internazionale dedicata al rapporto tra PA ed economia collaborativa, fenomeno in crescita a livello mondiale. La PA è davvero alla svolta dell’economia collaborativa, cosa farà?

 

TWIST AND SHARE. LA PA ALLA SVOLTA DELL’ECONOMIA COLLABORATIVA 29 MAGGIO, ore 9,30 .13,30
in collaborazione con Banca Prossima, OuiShare Italia, Collaboriamo e Hopen
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