Avvoltoi e biciclette: un viaggio nella gamification delle politiche pubbliche

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Pubblichiamo il secondo articolo della serie dedicata alla “gamification” delle politiche pubbliche. Oggi scopriamo come Lima e New York stanno adottando questa strategia per affrontare, rispettivamente, il problema dei rifiuti urbani e della mobilità. Cosa c’entrano gli avvoltoi? Meraviglie della tecnologia e della “ludocrazia”.

6 Novembre 2018

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Gianluca Sgueo

Global Media Seminar Professor, NYU Florence

Ci siamo lasciati, a ottobre, parlando di Cina, Tetris e gamification delle politiche pubbliche. L’uso di elementi ludici a sostegno delle politiche governative – abbiamo detto – apre scenari promettenti. Il gioco può essere la leva giusta per motivare cittadini sfiduciati verso le istituzioni, può aiutare a coinvolgere le giovani generazioni nella vita pubblica, a livello locale o nazionale; oppure può semplificare il rapporto tra cittadini e burocrazia.Facciamo due esempi. Il primo ci porta a Lima. I nove milioni di abitanti della capitale peruviana producono circa ottomila tonnellate di rifiuti ogni giorno. Le discariche urbane sono al collasso. Il 20% dei rifiuti termina in strada, inquinando l’aria e le fonti di acqua. L’Organizzazione della Sanità attribuisce alla capitale peruviana il non invidiabile primato di seconda città più inquinata dell’America Latina.Spostiamoci a New York. La metropolitana cittadina si sviluppa su un tracciato lungo ottocentoquaranta miglia; quello che percorrono i quattromila e cinquecento autobus cittadini ne misura invece seicentosessantacinque. È un sistema di trasporto pubblico poderoso che, tuttavia, assorbe a fatica il flusso di pendolari che entrano ed escono dalla città. Nel solo borough di Manhattan ne confluiscono due milioni ogni giorno, unendosi al milione e mezzo di coloro che vi risiedono. Nel 2013 l’amministrazione municipale ha introdotto un servizio di bike-sharing che conta dodicimila biciclette e settecentosei stazioni di sosta. Nelle ore di punta, tuttavia, è difficile trovare una bicicletta disponibile; alcune stazioni poi esauriscono rapidamente gli spazi liberi, costringendo gli utenti a pedalare verso punti di sosta più lontani. C’è una flotta di minivan adibita a trasportare le biciclette tra le stazioni. Ma i van inquinano, contribuiscono a congestionare il traffico e non riescono a supplire alla domanda di biciclette in tempi sufficientemente rapidi.L’inquinamento urbano e la mobilità pongono sfide complesse alle amministrazioni pubbliche . Migliorare la vivibilità degli ambienti urbani è un’operazione costosa, che richiede tempo e, spesso, scelte impopolari. Raramente gli amministratori pubblici hanno a disposizione le risorse umane ed economiche necessarie. Al tempo stesso, tuttavia, si richiedono loro approcci dinamici, adattabili e sinergici – in grado cioè di individuare, e comporre a insieme, idee e competenze diverse. Un compito che molti giudicherebbero impossibile.Lima e New York non fanno eccezione alla regola. A differenza di altre città, tuttavia, hanno sperimentato soluzioni creative, grazie all’utilizzo della gamification, migliorando sensibilmente la qualità della vita dei residenti delle due città. Per agevolare lo smaltimento dei rifiuti solidi prodotti dalla capitale, il Ministero dell’ambiente peruviano ha lanciato un’iniziativa dal nome particolare: “Galinazo Avisa” (l’avvoltoio che avverte). A dare il nome al progetto sono i dieci avvoltoi che, equipaggiati di rilevatore di posizione GPS e videocamera Go-Pro, sono stati ammaestrati a riconoscere le discariche abusive in città. Grazie alle foto e ai filmati raccolti con le videocamere, è stato possibile ricostruire la collocazione delle discariche abusive cittadine. Agli abitanti di Lima è stato chiesto di contribuire, denunciando altri siti abusivi di cui fossero a conoscenza. In molti hanno iniziato a scattare fotografie indipendentemente, inviandole poi alle autorità competenti affinché aggiornassero la lista delle discariche abusive e perseguissero penalmente i responsabili.New York invece ha risolto il problema della disponibilità di biciclette attraverso un sistema a punti. Lo ha chiamato “Bike Angels”. I ciclisti che aderiscono all’iniziativa ricevono punti quando depositano la bicicletta nelle stazioni di sosta. Il numero di punti attribuiti è variabile. Aumenta, ad esempio, durante le ore di punta e nelle stazioni con la domanda più elevata. Un algoritmo aggiorna in tempo reale il numero di veicoli in circolazione e quello delle biciclette disponibili nelle stazioni di sosta. Con i punti ottenuti possono si ottengono corse gratuite o piccoli premi.Benvenuti nella ‘ludocrazia’ – piccoli stratagemmi, quasi invisibili, stimolano la creatività e l’impegno civico dei cittadini. Acquisita la consapevolezza del potenziale dei giochi, la sfida per gli amministratori pubblici è quella di individuare gli stimoli giusti all’adozione di comportamenti civicamente responsabili. La giusta combinazione tra elementi ludici e gratificazione personale può offrire soluzioni semplici a problemi complessi.*Gianluca Sgueo, Global Media Seminar Professor, NYU Florencewww.gianlucasgueo.itLudocrazia. Quando il gioco accorcia le distanze tra governo e cittadiniTwitter @GianlucaSgueo

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