Ci siamo lasciati, a ottobre, parlando di Cina, Tetris e
gamification delle politiche pubbliche. L’uso di elementi ludici a sostegno delle politiche governative – abbiamo detto – apre scenari promettenti. Il gioco può essere la leva giusta per motivare cittadini sfiduciati verso le istituzioni, può aiutare a coinvolgere le giovani generazioni nella vita pubblica, a livello locale o nazionale; oppure può semplificare il rapporto tra cittadini e burocrazia.Facciamo
due esempi. Il primo ci porta a
Lima. I nove milioni di abitanti
della capitale peruviana producono circa ottomila tonnellate di rifiuti ogni
giorno. Le discariche urbane sono al collasso. Il 20% dei rifiuti termina in
strada, inquinando l’aria e le fonti di acqua. L’Organizzazione della Sanità
attribuisce alla capitale peruviana il non invidiabile primato di seconda città
più inquinata dell’America Latina.Spostiamoci
a New York. La
metropolitana
cittadina
si sviluppa su un tracciato lungo ottocentoquaranta miglia; quello che
percorrono i quattromila e cinquecento autobus cittadini ne misura invece
seicentosessantacinque. È un sistema di trasporto pubblico poderoso che,
tuttavia, assorbe a fatica il flusso di pendolari che entrano ed escono dalla
città. Nel solo borough di Manhattan ne confluiscono due milioni ogni giorno,
unendosi al milione e mezzo di coloro che vi risiedono. Nel 2013
l’amministrazione municipale ha introdotto un servizio di bike-sharing che
conta dodicimila biciclette e settecentosei stazioni di sosta. Nelle ore di
punta, tuttavia, è difficile trovare una bicicletta disponibile; alcune
stazioni poi esauriscono rapidamente gli spazi liberi, costringendo gli utenti
a pedalare verso punti di sosta più lontani. C’è una flotta di minivan adibita
a trasportare le biciclette tra le stazioni. Ma i van inquinano, contribuiscono
a congestionare il traffico e non riescono a supplire alla domanda di
biciclette in tempi sufficientemente rapidi.
L’inquinamento urbano e la mobilità pongono
sfide complesse alle amministrazioni pubbliche
. Migliorare la vivibilità
degli ambienti urbani è un’operazione costosa, che richiede tempo e, spesso,
scelte impopolari. Raramente gli amministratori pubblici hanno a disposizione
le risorse umane ed economiche necessarie. Al tempo stesso, tuttavia, si
richiedono loro approcci dinamici, adattabili e sinergici – in grado cioè di
individuare, e comporre a insieme, idee e competenze diverse. Un compito che
molti giudicherebbero impossibile.Lima
e New York non fanno eccezione alla regola. A differenza di altre città,
tuttavia,
hanno sperimentato soluzioni
creative, grazie all’utilizzo della
gamification,
migliorando sensibilmente la qualità della vita dei residenti delle due città.
Per agevolare lo smaltimento dei rifiuti solidi prodotti dalla capitale, il
Ministero dell’ambiente peruviano ha lanciato un’iniziativa dal nome
particolare: “
Galinazo Avisa” (l’avvoltoio che avverte).
A dare il nome al progetto sono i dieci avvoltoi che, equipaggiati di
rilevatore di posizione GPS e videocamera Go-Pro, sono stati ammaestrati a
riconoscere le discariche abusive in città. Grazie alle foto e ai filmati raccolti
con le videocamere, è stato possibile ricostruire la collocazione delle
discariche abusive cittadine. Agli abitanti di Lima è stato chiesto di
contribuire, denunciando altri siti abusivi di cui fossero a conoscenza. In
molti hanno iniziato a scattare fotografie indipendentemente, inviandole poi
alle autorità competenti affinché aggiornassero la lista delle discariche
abusive e perseguissero penalmente i responsabili.New
York invece ha risolto il problema della disponibilità di biciclette attraverso
un sistema a punti. Lo ha chiamato “
Bike
Angels”.
I ciclisti che aderiscono all’iniziativa ricevono punti quando depositano la
bicicletta nelle stazioni di sosta. Il numero di punti attribuiti è variabile.
Aumenta, ad esempio, durante le ore di punta e nelle stazioni con la domanda
più elevata. Un algoritmo aggiorna in tempo reale il numero di veicoli in
circolazione e quello delle biciclette disponibili nelle stazioni di sosta. Con
i punti ottenuti possono si ottengono corse gratuite o piccoli premi.
Benvenuti nella ‘ludocrazia’
– piccoli stratagemmi, quasi invisibili, stimolano la creatività e l’impegno
civico dei cittadini.
Acquisita la consapevolezza del potenziale dei giochi, la sfida per gli
amministratori pubblici è quella di individuare gli stimoli giusti all’adozione
di comportamenti civicamente responsabili. La giusta combinazione tra elementi
ludici e gratificazione personale può offrire soluzioni semplici a problemi
complessi.
*Gianluca
Sgueo, Global Media
Seminar Professor, NYU Florencewww.gianlucasgueo.itLudocrazia. Quando il gioco accorcia le
distanze tra governo e cittadiniTwitter
@GianlucaSgueo