Esperienza di riuso positiva tra CNR e MiBAC

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Un protocollo d’intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e CNR permetterà alle strutture del MiBAC di riutilizzare il sistema “Oil” per il supporto delle attività di assistenza al personale. Un esempio di collaborazione tra pa e di razionalizzazione della spesa.

2 Settembre 2010

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Redazione FORUM PA

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Un protocollo d’intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e CNR permetterà alle strutture del MiBAC di riutilizzare il sistema “Oil” per il supporto delle attività di assistenza al personale. Un esempio di collaborazione tra pa e di razionalizzazione della spesa.

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Contenere i costi e ottimizzare i servizi destinati al supporto delle attività di assistenza al personale: questo l’obiettivo del protocollo che stabilisce il “riuso” completamente gratuito, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), del software Oil – Online Interactive heLpdesk messo a punto dall’Ufficio Sistemi informativi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Si tratta di un’applicazione web per la gestione delle attività di Help Desk di tutto il personale che velocizzerà l’assistenza a tutti i terminali del Ministero, tramite un efficiente sistema di smistamento delle richieste.
Tramite interfaccia web ogni utente può segnalare le sue richieste, che prima di essere “girate” ai vari esperi, sulla base di una classificazione per tipologia di problema e priorità. gli esperti notifiche inviate automaticamente dal sistema mediante posta elettronica.
Ad intervento terminato l’utente può anche fornire un proprio riscontro sulla soluzione proposta dal servizio di assistenza.

Oil prevede anche un sistema di monitoraggio dell’efficienza dei servizi prestati, tramite la produzione di report sullo stato delle pratiche avviate e sui tempi di risposta.

“Nel corso degli anni, in tutti i processi di ammodernamento e innovazione sviluppati nel Ministero stiamo percorrendo la strada del contenimento dei costi e dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche”, afferma Antonia Pasqua Recchia. “In tale ambito è fondamentale sia lo scambio di buone pratiche tra enti pubblici sia, soprattutto, il riuso del software applicativo, in particolare quando si tratta di software open source. Questo accordo risponde alle esigenze di lotta agli sprechi e di miglioramento delle performance lavorative, dando valore alla trasparenza delle richieste e alla tracciabilità dell’iter lavorativo”.

“Oil è stato realizzato da una software factory interna costituita con l’obiettivo di gestire tutte le fasi di sviluppo delle soluzioni applicative dell’Ente”, spiega Maurizio Lancia, direttore dell’Ufficio Sistemi Informativi del Cnr, “e, in linea con le indicazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, si basa su standard aperti e strumenti open source che favoriscono il riutilizzo del software”.
 

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