Conservazione digitale: dall’UE un software open source per conservare i dati in eterno

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CASPAR, il software open source finanziato dal sesto programma quadro dell’UE con quasi 9 milioni di euro, consente di preservare i dati archiviati in formato digitale garantendone l’accesso e la comprensione per un futuro indefinito.

8 Settembre 2010

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Redazione FORUM PA

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CASPAR, il software open source finanziato dal sesto programma quadro dell’UE con quasi 9 milioni di euro, consente di preservare i dati archiviati in formato digitale garantendone l’accesso e la comprensione per un futuro indefinito.

Fino ad oggi una grande massa di dati elettronici, quali documenti ufficiali, archivi di musei e risultati scientifici si è rivelata illeggibile o a rischio perché le nuove tecnologie non ne consentivano la lettura o perché risultavano incomprensibili agli utenti attuali.

Il progetto CASPAR affronta un’ampia serie di aspetti relativi alla conservazione di tutti i tipi di informazioni digitalizzate e al loro utilizzo futuro.

Enormi quantità di informazioni tra loro molto differenti sono oggetto di codifica digitale; alcune tipologie di dati sono assimilabili ai documenti cartacei ma il resto del mondo digitale presenta caratteristiche diverse. Ad esempio i dati numerici inviati dai satelliti di osservazione terrestre non sono comprensibili semplicemente “stampandoli”.
Grazie a CASPAR, invece, i dati sono codificati in modo tale da rendere possibile in futuro l’estrazione dei dati numerici – ovvero l’equivalente della possibilità di stamparli – e la possibilità di comprendere i dati numerici – e la relazione tra di loro – mettendoli a disposizione per qualsiasi tipo di ricerca scientifica si voglia condurre in futuro.

La commissaria europea per l’agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: "L’informazione digitale è estremamente preziosa e vulnerabile. Chiunque abbia provato inutilmente ad accedere a foto di famiglia o a vecchi documenti conosce la frustrazione che deriva dall’incompatibilità delle tecnologie. Per questo motivo sono entusiasta delle potenzialità degli strumenti e delle tecniche di CASPAR per garantire in futuro un’elevata qualità dei dati e l’accesso agli stessi".

Il programma di ricerca CASPAR (Cultural, Artistic and Scientific knowledge for Preservation, Access and Retrieval – Conservazione, accesso e recupero delle conoscenze culturali, artistiche e scientifiche) della UE ha visto la partecipazione di ricercatori dei seguenti paesi: Repubblica ceca, Francia, Grecia, Israele, Italia e Regno Unito. Il progetto, che integra iniziative quali Europeana, la biblioteca digitale europea, ha beneficiato di un contributo della UE di 8,8 milioni di EUR (su un costo totale di 15 milioni) nell’ambito del programma di finanziamento della ricerca della Commissione europea (Sesto programma quadro 2001-2006).

I metodi di CASPAR sono stati sperimentati con successo con differenti tipi di dati relativi all’ambito scientifico, al patrimonio culturale e alle arti dello spettacolo.

Il software open source di CASPAR può essere scaricato gratuitamente e utilizzato per lo sviluppo di altre applicazioni commerciali.

FONTE: Commissione Europea

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