Il mare una risorsa da valorizzare grazie agli open data satellitari

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Disponibili per il download dallo Scientific Data Hub dell’Agenzia Spaziale Europea, tutti i dati delle missioni Sentinel possono essere scaricati ed utilizzati liberamente: una straordinaria risorsa informativa per aiutare l’Italia ad attuare con successo le politiche europee di salvaguardia delle aree costiere e contribuire alla crescita economica del Paese

2 Dicembre 2016

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Massimo Zotti, Head of Government & Security SBU

Il monitoraggio della qualità delle acque costiere è un tema estremamente importante per le attività umane, per le ricadute di tipo economico e sociale, e per l’impatto sull’ecosistema marino. L’Unione Europea ha emanato la direttiva quadro sulle Acque (Water Framework Directive – WFD) e la direttiva quadro sulla Strategia Marina (Marine Strategy Framework Directive – MSFD) per favorire la corretta gestione e il monitoraggio delle acque costiere e del vicino mare aperto. Nella maggior parte dei casi gli Stati membri hanno attuato tali direttive, nelle rispettive legislazioni nazionali, identificando un istituto centrale per il coordinamento e la comunicazione con l’UE, ed assegnando il monitoraggio alle autorità ambientali / agenzie locali.

Anche l’Italia si è organizzata in questo modo, affidando la misura dei parametri di qualità delle acque alle autorità regionali (ARPA), che svolgono regolari campagne di campionamento ed analisi in mare, e sono coordinate a livello nazionale da un istituto centrale (ISPRA) nominato dal Ministero dell’Ambiente. Le attività di rilievo di dati in mare e di analisi dei dati sono tuttavia costose, e la frequenza e l’estensione delle aree coperte dalle campagne a mare sono limitate. Un mezzo per integrare la disponibilità di dati è rappresentata oggi dallo sfruttamento della missione satellitare Sentinel-3 dell’Agenzia Spaziale Europea.

Avviata nell’ambito del programma europeo per il monitoraggio ambientale Copernicus, Sentinel-3 fa parte delle Sentinelle, la famiglia di missioni satellitari che dalla fine del 2014 ha iniziato a rendere disponibili gratuitamente immagini su tutto il globo terrestre, con licenze d’uso open.

Con una risoluzione spaziale che arriva fino a 300 metri per pixel, e quattro strumenti per il telerilevamento che lavorano in maniera sinergica, Sentinel-3 è probabilmente la più complessa di tutte le missioni Sentinel. Le informazioni fornite da questo satellite permettono di misurare la temperatura ed il colore del mare, la presenza di alghe e di clorofilla, controllare il livello di inquinamento e come l’insieme di questi elementi varia nel tempo. I sensori a bordo del satellite permettono di misurare persino l’altezza della superficie del mare, e controllare lo spessore dei ghiacci marini.

Inoltre uno specifico strumento è dotato due canali dedicati per le acquisizioni di immagini nell’infrarosso termico, che sono ottimizzati per l’individuazione degli incendi e la misurazione della loro entità. Informazioni estremamente importanti a supporto dei servizi europei per la gestione delle emergenze.

Disponibili per il download dallo Scientific Data Hub dell’Agenzia Spaziale Europea, tutti i dati delle missioni Sentinel possono essere scaricati ed utilizzati liberamente: è sufficiente registrarsi online e l’autenticazione garantisce l’accesso alle funzioni di ricerca e download gratuito dei diversi prodotti Sentinel, nel rispetto delle condizioni di licenza d’uso dei dati stessi.

Se sfruttate adeguatamente, le competenze dell’industria nazionale nell’utilizzo operativo di questi dati ed il contributo che la comunità scientifica potrà offrire contando su una così straordinaria risorsa informativa, potranno aiutare l’Italia ad attuare con successo le politiche europee di salvaguardia delle aree costiere e contribuire alla crescita economica del Paese, grazie alle opportunità derivanti dalla più efficace gestione dell’industria ittica, della biodiversità, delle risorse idriche, per la tutela della salute pubblica, la produzione di cibo ed in generale per la nostra sicurezza.

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