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Nuovi servizi basati su SPID
Obiettivo di SPID è permettere a cittadini e imprese di accedere ai servizi offerti attraverso la rete dalla Pubblica Amministrazione e soggetti privati che aderiranno al progetto.
Due sole informazioni da ricordare un User ID e una password, e queste saranno sufficienti per utilizzare un gran numero dei servizi. Dai servizi digitali di Inps, Agenzia entrate, Inail e Comuni e Regioni alla cassetta virtuale postale. Ma cos’altro potrà maturare con un qualificante rapporto tra domanda e offerta di start up, PMI, grandi imprese?
Conservazione e archiviazione a norma: chiave di volta per una PA senza carta
Le norme dedicate alla trasformazione dei sistemi documentari pubblici tendono alla completa automazione delle procedure come il protocollo informatico, i sistemi di classificazione e fascicolazione elettronica, il trasferimento della documentazione cartacea, la produzione esclusivamente su supporto elettronico.
Merito delle ultime disposizioni legislative è quello di aver riportato l’archivio all’interno del processo unitario di formazione della documentazione riscoprendo la sua natura di servizio a supporto di tutta l’organizzazione e portando ad unità la gestione documentale dal protocollo alla conservazione, in modo integrato.
Modelli organizzativi, strumenti e tecnologie per la gestione della cronicità
L’innovazione è un formidabile alleato nell’evoluzione dei sistemi sanitari che stanno affrontando la sfida di coniugare sostenibilità, qualità del servizio e centralità del paziente, in particolare quello cronico.
Nuovi modelli di integrazione e collaborazione fra operatori sanitari e socio-assistenziali per identificare e studiare la malattia cronica; la novità dei PDTA (percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali) e delle linee guida; la necessità di un adeguato sistema di remunerazione.
Poi dal digitale la possibilità di estrarre valore dalla quantità di dati (clinici, genomici, comportamentali e di ricerca) e di affiancare ai medici uno strumento a supporto di diagnosi e terapia.
Tecnologie e nuovi modelli organizzativi per una riorganizzazione dei tribunali che garantisca una giustizia civile e penale più veloce: fascicoli digitali, videoconferenze, videoregistrazioni
Il Ministero della Giustizia è impegnato in una incisiva azione di informatizzazione del processo civile e del processo penale e di riorganizzazione complessiva degli uffici giudiziari con il duplice obiettivo di realizzare risparmi di spesa e di raggiungere una maggiore trasparenza delle informazioni per avvocatura e i cittadini.
Diversi gli strumenti e le azioni che possono supportare tale processo: progressiva dematerializzazione degli atti, nuovi strumenti di trasmissione delle notifiche, interventi per la multivideoconferenza volte a velocizzare i tempi per i dibattimenti e gli incontri tra i magistrati oltre che per le visite in loco.
USABILIA. Cose mirabili dell’usabilità per i siti e i servizi online delle pubbliche amministrazioni
E’ una PA digitale che viola il diritto all’informazione, che incrementa il digital divide cognitivo, che eroga servizi online "iatrogeni", quella che non pone la progettazione e la valutazione dell’usabilità e della user experience al centro del proprio impegno di miglioramento nella gestione dei siti e dei servizi web.L’avvio dello SPID e del Pin Unico per l’accesso ai servizi delle PA, rendono questo impegno ancora più indispensabile e strategico. A favorirne l’effettività della sua attuazione contribuiscono gli strumenti e le esperienze maturati all’interno del GLU, il Gruppo di Lavoro per l’Usabilità, che opera ormai da quasi quattro anni presso il Dipartimento della funzione pubblica e che si avvale di expertise avanzate in ambito universitario e della ricerca, di funzionari pubblici e di esperti di settore. Di particolare rilievo su questo terreno è la collaborazione del GLU con il Laboratorio di Valutazione della Qualità dei Servizi Multimediali presso l'ISCOM del Ministero dello Sviluppo economico, amministrazione capofila del progetto “PA ++” realizzato con le Università di Perugia e di Bari.Tali iniziative, progetti di ricerca ed esperienze sul campo in corso dentro e intorno al GLU, costituiscono gli elementi “mirabili” che l’occasione convegnistica vuole valorizzare con il confronto e la discussione.
Il valore pubblico nella riforma della PA
Il Valore Pubblico può divenire la nuova frontiera delle performance? Questa la domanda – guida di questo convegno in cui il confronto partirà da un principio cardine: la missione istituzionale di ogni PA è la creazione di Valore Pubblico a favore dei propri cittadini.
Un ente genera Valore Pubblico quando riesce a gestire in maniera razionale le risorse a disposizione, valorizzando il proprio patrimonio intangibile in modo funzionale al soddisfacimento delle esigenze dei cittadini e della comunità di riferimento.
Come può una PA, nella pratica, le proprio performance a sistema e finalizzarle verso lo scopo nobile del mantenimento delle promesse di mandato e del miglioramento delle condizioni di vita dell’ente e dei suoi utenti e stakeholder?
Occorre mettere a sistema le performance programmate per evitare che l’inseguimento delle centinaia di performance attese, ad opera dei tanti dipendenti e dirigenti di un ente per il tramite delle molte unità organizzative di appartenenza, si trasformi in tante attività scomposte e tra loro scoordinate. Bisogna conferire alle performance una direzione e un senso. Il concetto di Valore Pubblico potrebbe guidare quello delle performance, divenendone la “stella polare”. E le performance potrebbero venire valutate per il loro contributo individuale, organizzativo o istituzionale al Valore Pubblico.
Come declinare questo nobile concetto in azioni operative e misurazioni concrete? Sul tema si confronteranno le prospettive di accademici, operatori e amministratori delle PA.
Il convegno sarà anche l'occasione per lanciare un Laboratorio virtuale, su scala nazionale, sul tema del "Valore Pubblico", coordinato dal Direttore Scientifico del Master PERFET, Prof. Enrico Deidda Gagliardo, dell'Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con FPA.
Documenti digitali e firma elettronica alla luce del regolamento eIDAS
La nuova formulazione del Codice dell’Amministrazione digitale prevista dal decreto delegato ex. L.124/2015 (Riforma Madia) riforma profondamente molti passaggi del procedimento amministrativo, a cominciare dallo spostamento dell’obbligo della conservazione dei documenti dal cittadino all’amministrazione (o alla società che gestisce un pubblico servizio). Inoltre il nuovo CAD si ripromette di essere compliant con il regolamento europeo eIDAS (electonic IDentification, Authentication and Signature).
Il convegno ha l’obiettivo di illustrare questi profondi cambiamenti e le nuove norme a cui tutte le amministrazioni devono adeguarsi e di investigare sulle tecnologie necessarie e sulle soluzioni integrate di workflow che possano seguire la vita del documento elettronico dalla sua formulazione alla sua conservazione.