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16897 Antonella Giulia Pizzaleo
Antonella Giulia Pizzaleo è dirigente per l’Agenda Digitale e la Internet Governance in Regione Lazio. Ha lavorato presso pubbliche amministrazioni centrali e locali sui temi dell’e-government e dell’open government. Per il CNR di Pisa si è occupata di Internet Governance
Per capire come la data revolution può darci città più smart, l’appuntamento è a Bologna con #SCE2015
Torna dal 14 al 16 ottobre Smart City Exhibition, la
manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città e
nelle comunità intelligenti, che – giunta alla quarta edizione – diventa Citizen Data Festival e si concentra sulla materia prima dell’innovazione: l’informazione.
Per tre giorni politici, imprenditori e cittadinanza attiva si danno
appuntamento alla Fiera di Bologna per ragionare insieme sulla data
revolution in corso: i dati sono tanti, sono ovunque e costituiscono un
incredibile patrimonio per chi li saprà utilizzare al meglio.
“Parlare di dati oggi significa parlare di trasparenza delle
amministrazioni, politiche consapevoli, nuove opportunità di business,
servizi efficienti e a misura di cittadino. I dati, insomma, sono la
vera ricchezza a disposizione di governi, territori, imprese,
associazioni di cittadini attivi – sottolinea Gianni Dominici,
Direttore generale di FORUM PA, l’azienda che da quattro anni organizza
Smart City Exhibition assieme a BolognaFiere – Quello che ancora
manca e su cui bisogna lavorare è la consapevolezza su cosa si può
davvero fare con i dati e le competenze per gestirli al meglio. Il
Citizen Data Festival sarà l’occasione per svilupparle entrambe.”
Oltre 50
appuntamenti, tra cui segnaliamo: il convegno di apertura sul Data Driven Decision
per capire come dall’esatta conoscenza di quello che avviene nel
territorio si possa passare a decisioni di buon governo; l’incontro
sugli Open Data Government e il primo meeting nazionale degli Assessori all’Innovazione; la riflessione sui dati generati dall’Internet of Things
ovvero dai sensori distribuiti in qualsiasi dispositivo (dagli edifici
ai semafori, fino al telefonino che abbiamo nelle tasche).
Si discuterà anche di Sentiment Analysis e dei dati
che scaturiscono dalle interazioni sui Social Media: informazioni,
aggiornate ogni secondo in tutto il mondo, che possono essere elaborate e
utilizzate per modelli predittivi o per capire i gusti e le opinioni
del pubblico. Ancora, si studieranno i dati provenienti dai sistemi di Citizen Relationship Management, fondamentali per comprendere bisogni e comportamenti dei cittadini e i Census Data utilizzati per la ricerca, la pianificazione delle policy e il business marketing.
Ai momenti di dibattito collettivo si affiancheranno workshop
dedicati a tematiche specifiche in cui imparare ‘a fare’, mostre di
prototipi e soluzioni tecnologiche, la Data Academy con un programma di formazione sugli open data e il loro riuso, gallery di soluzioni e prodotti: dalle app più innovative ai sensori sempre più piccoli e performanti.
Oltre ai dati, al centro della tre giorni bolognese, come sempre sarà la
città smart nelle sue varie declinazioni. Molto attesa la presenza di Robert Putnam,
docente di Politiche pubbliche della Harvard University, di ritorno a
Bologna oltre 20 anni dopo la pubblicazione del suo celebre testo Making Democracy Work, che discuterà di come si è evoluto il capitale sociale in questi anni e come la smart city possa diventare l’humus fertile per la sharing economy, verso una città realmente condivisa e collaborativa. Anche per questa edizione sarà presentato iCityRate, il Rapporto annuale che traccia la classifica aggiornata dei capoluoghi di provincia smart.
16892 Luca Pirisi
16894 Fabio Menis
Fabio Menis, 50 anni, Senior Managing Consultant di IBM Global Business Services. Fa parte del Centro di Competenza europeo di IBM per il contrasto alle frodi. Il suo ruolo è di business development, progettazione soluzioni, realizzazione progetti sui clienti del settore pubblico in tutta Europa. Ha acquisito esperienze significative sui settori fiscale, previdenziale ed assistenziale, sanitario, assicurativo. In Italia, coordina l’iniziativa Fraud 4 Smarter City dal 2014. È arrivato in IBM da PricewaterhouseCoopers Consulting nel 2003. Nel corso della sua ventennale esperienza nei servizi di consulenza manageriale, si è occupato fino al 2006 di risorse umane, trasformazioni organizzative e ristrutturazioni aziendali.
16893 Antonio Lopriore
Antonio Lopriore riveste il ruolo di responsabile europeo dei prodotti di connettività ed integrazione nella divisione middleware IBM, guidando un team internazionale di esperti.
Ha una pluriennale esperienza in progetti complessi sui maggiori clienti IBM del settore finanziario e della pubblica amministrazione, avendo ricoperto ruoli tecnici e manageriali dapprima nella divisione Global Business Services e poi nella direzione Software a livello italiano ed internazionale. E’ laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino
16895 Giovanni Focardi
Giovanni Focardi, nato nel 1959 a Chianciano Terme, sposato due figli. Come ingegnere nucleare è stato ricercatore presso i Laboratori ENEA della Casaccia, si è occupato di logistica in Procter e Gamble e della Supply Chain IBM nelle sedi del Texas, del Minnesota ed in quella italiana di S. Palomba in qualità di responsabile dei sistemi informativi e direttore della produzione e logistica. Completata la formazione con il Master in Business Management (programma organizzato dalla SDA Bocconi, dalla “London School of Economics” e dalla “Erasmus University” di Rotterdam), da oltre dieci anni, sempre per IBM e con vari incarichi, si occupa dell’industria “Travel & Transportation”.
16849 Stefano Stortone
Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano e Presidente del Centro Studi per la Democrazia Partecipativa, si occupa di democrazia ed e-democracy studiando, progettando e realizzando concretamente in varie comunità locali nuove forme di interazione e di istituzioni democratiche, spesso note come bilanci partecipativi, anche attraverso l’uso del web e delle tecnologie informatiche. La laurea (2005) in Scienze Politiche, il Dottorato (2010) in Istituzioni e Politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed un Master (2007) in Democratic Studies presso la University of Leeds (UK), gli hanno permesso di approfondire le teorie democratiche e sulla civil society, oltre alla più specifica pratica del bilancio partecipativo. Twitter: @ste_sto