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La città come piattaforma: reti e infrastrutture

Una città connessa è una città florida. E’ indubbio che la disponibilità di infrastrutture internet ad alta velocità sia una leva in grado di favorire lo sviluppo economico dei paesi. Lo dimostrano numerosi studi, tra cui uno storico di World Bank. Uno più recente, della Fondazione Bruno Kessler, ha evidenziato che ad una crescita del 10% della diffusione dell’Adsl corrisponde un aumento del 0,9-1,5% del PIL .

L’Italia si trova però, con il suo penultimo posto in EU, in una situazione drammatica rispetto alle reti di nuova generazione che permettono una velocità di trasmissione da 30 Mbps in su. Mentre la copertura media dell’Unione Europea è intorno al 70% della popolazione, l’Italia raggiunge nelle ultime rilevazioni (settembre 2015) il 35 %.

Con il Piano nazionale Banda Ultralarga il Governo si era dato un obiettivo ambizioso: azzerare in cinque anni il gap accumulato dal nostro paese con il resto dell’Europa portando all’85% della popolazione una rete di almeno 100 mbps, grazie ad un investimento pubblico-privato di 12,3 miliardi di euro da qui al 2020, dove sono previsti anche voucher per l’acquisto di abbonamenti banda ultra larga da parte dei cittadini.

Siamo però in una fase di incertezza sulla direzione degli investimenti pubblico-privati. Molti gli elementi da chiarire al più presto su strategia, investimenti pubblico-privati, regole. E alla banda sono legati altri elementi cruciali dell'infrastruttura pubblica: dalla razionalizzazione dei data center pubblici a un uso maggiore del g-cloud.

Politica e mondo imprenditoriale sono chiamati a confrontarsi sulle azioni che si intendono portare avanti nel breve periodo e su quelle che, all’interno di una strategia unitaria, ci permetteranno di colmare il gap che ci separa dal resto dell’Europa, rendendo le nostre città "connesse".

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-connessa-reti-e-infrastrutture

La città sensibile: internet delle cose

Come afferma il Politecnico di Milano, nei mesi scorsi abbiamo assistito ad una vera e propria svolta per l’internet of things, con la discesa in campo di grandi attori in grado imprimere un cambiamento di passo e traghettare verso il mercato di massa quella che fino ad oggi è stata una tecnologia considerata di nicchia o di avanguardia.

Automotive, utility, manifattura e logistica e distribuzione saranno i settori più direttamente coinvolti nei prossimi mesi. I primi perchè direttamente chiamati in causa da direttive europee che impongono entro il 2018 l’utilizzo di contatori e sensori “intelligenti” per il monitoraggio, il controllo dei consumi e la sicurezza; gli altri perchè sono quelli su cui la Dg Connect della Commissione Uesta costruendo un programma di investimenti massicci in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di assumere un ruolo di leadership internazionale: 51 milioni per l’anno corrente che raddoppieranno nel 2016 (100 milioni destinati prevalentemente a progetti pilota su larga scala).

Le nostre città sono, quindi, destinate a cambiare nel giro di pochi anni, e con esse il nostro tessuto produttivo ed industriale ed il valore del mercato dell’IoT nel nostro Paese, che crescerà ancora (dopo aver toccato un +28% nel 2014), trainando i molti settori collegati: la sensoristica di base e gli strumenti di concentrazione dei dati; le infrastrutture per far viaggiare le informazioni; le tecnologie e i terminali mobile; le piattaforme software per la gestione degli oggetti connessi; le tecnologie di integrazione e per la cyber security.

L’evento si muoverà su due linee di lavoro: da una parte presentare e far conoscere ai decisori pubblici, ma soprattutto privati le opportunità da cogliere; dall’altra promuovere la logica delle “alleanze” tra diversi attori per riuscire a competere in un settore cruciale per la nostra economia e certamente tra i più promettenti del prossimo futuro.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-sensibile-internet-delle-cose

Data Driven Decision. Conoscere, decidere e governare nella città dei dati

L’importanza dei dati – della loro conoscenza e della loro interpretazione – per prendere decisioni balza in primo piano se solo pensiamo a quante polemiche e a quanti guai possono nascere da una lettura errata o parziale dei dati stessi. La vicenda degli esodati ha fatto scuola. Ma più semplicemente ogni giorno assistiamo a dibattiti all’ultima cifra tra i politici di turno, dibattiti in cui tutti sembrano avere ragione perché ognuno legge i numeri a proprio piacimento. Eppure oggi viviamo in un mondo di dati e abbiamo a disposizione strumenti che per la prima volta, grazie al digitale, ci consentono di analizzare sistemi complessi e avere un quadro chiaro ed esaustivo della realtà che ci circonda.

Insomma, oggi ci aspettiamo che siano i dati a guidare le decisioni a tutti i livelli, prima di tutto a livello politico. Ma ci sono delle variabili da considerare: la quantità dei dati disponibili, la loro qualità (affidabilità della fonte, frequenza di aggiornamento, apertura e possibilità di essere riutilizzati), la capacità di metterli a disposizione (quindi le tecnologie abilitanti), la capacità dell’utente di utilizzarli e trasformarli in conoscenza. I dati, insomma, diventano informazione e, in prospettiva conoscenza, solo se ben organizzati e se il settore pubblico si impegna a dare un indirizzo in termini di standard, di principi e di regole. In un mondo in cui ogni spostamento può essere controllato, in cui basta un algoritmo per conoscere i gusti di un determinato settore della popolazione, il rischio privacy e sicurezza è sempre dietro l’angolo e va preso in considerazione, senza per questo bloccare l’innovazione.

Sono tanti, quindi, gli aspetti su cui ci si confronterà in questo evento: il contesto europeo e internazionale, da cui il discorso sui dati non può prescindere perché i dati non hanno confine e anche il quadro normativo di riferimento dovrebbe essere omogeneo per offrire garanzie e sicurezza; i settori strategici per il supporto alle decisioni pubbliche e le tecnologie abilitanti; le azioni da compiere per allineare il ciclo dei dati al ciclo delle decisioni.

Gli atti sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/data-driven-decision-conoscere-decidere-e-governare-nella-citta-dei-dati

La città trasparente: Open Data Government

Le informazioni sono ovunque, l’uomo moderno ha scoperto un’accessibilità e una disponibilità di dataset, anche altamente specializzati, finora impensabile. Le tradizionali élite politiche hanno perso la loro centralità e gli esperti vengono spesso bypassati, a favore di una conoscenza condivisa i cui attori sono i semplici cittadini. Arriviamo da soli alle informazioni che ci interessano grazie all’interazione con altri individui on line. “Questa crescente trasparenza della società stessa sta ponendo nuove domande politiche” secondo Lévy, che non ha dubbi, il futuro è di uno “Stato trasparente” in cui solo una amministrazione flessibile e aperta al dialogo che si sforzi di promuovere l'intelligenza collettiva nella società a ogni scala e livello può vincere la sfida con le istanze emergenti (sociali, culturali, economiche ecc). Istanze molto più complesse di quelle a cui il passato ci ha abituato. Per questo è necessario pensare e creare nuove forme di governance e di statualità i cui obiettivi dovranno orientarsi verso la giustizia, la gestione del mercato e delle finanze pubbliche, la protezione della salute pubblica e dell'ambiente, il controllo delle biotecnologie. Obiettivi realizzabile solo con la partecipazione dei cittadini, in un'ottica di engagement e miglioramento continuo dei servizi.

L'apertura dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, si inserisce quindi in un contesto che debba leggere questa azione come un'opportunità di sviluppo e non come un mero adempimento normativo.

http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-trasparente-open-data-government

Keynote

Business Intelligence e uso dei dati pubblici come fattore di competitività

La grande mole di dati oggi disponibile rappresenta un'incredibile opportunità per le amministrazioni ai fini della razionalizzazione della spesa,  della comprensione dei bisogni dei cittadini così come del design di nuovi servizi e del miglioramento delle performance. In questo contesto, è sempre più necessario poter disporre di strumenti di analisi e di visualizzazione appropriati. Il laboratorio ospiterà un confronto tra esigenze, bisogni e istanze di chi dai dati deve poter trarre il massimo valore e le soluzioni disponibili sul mercato.

 

Presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence

Presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence

L’analisi dei dati e dei sentiment per il turismo digitale

Come vengono vissute dai turisti digitalizzati le nostre città e i nostri territori? Come si parla delle nostre città in rete? Che esperienza turistica traspare tra i commenti e le interazioni sui social, ecosistema ormai integrato al mondo reale? I dati che emergono dalla frusizione "digitale£ della città  e dagli ecostemi social possono essere una risorsa importantissima per leggere le opportunità e le criticità dei nostri sistemi territoriali in ottica turistica, per fidelizzare turisti e acquisirne di nuovi, creando al tempo stesso percorsi di crescita economica e culturale.

 

Mobile Payment & eCommerce nella città intelligente

Il mercato del mobile payment in Italia nel 2014 ha raggiunto i 2 miliardi di euro e si prevede che arriverà a 4/5 miliardi di euro entro 2017 con un aumento del 60% l’anno contro il 15% di aumento dell’e-commerce tradizionale.

Questo significa che tutto il settore delle TLC, dei produttori di dispositivi e dei sistemi bancari si sta preparando ad uno stravolgimento in cui grandi player si preparano ad entrare in mercato chiuso e – come spesso è accaduto – a sbaragliare la concorrenza e le prime avvisaglie sono già arrivate con la discesa in campo di Apple, Samsung, Google, Facebook, Amazon, Paypal e molti altri.

Per il sistema economico e produttivo i vantaggi potrebbero essere tanti, dalla migliore tracciabilità del flussi di denaro, ai risparmi per il consumatore finale, all’aumento della concorrenza, fino alla digitalizzazioni di altri strumenti di pagamento tradizionalmente cartacei come i buoni pasto o i coupon prepagati (corrieri espressi, taxi etc).

Il settore pubblico può giocare un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura dei pagamenti digitali, agendo sia sul versante dell’offerta dei servizi (bigliettazione del trasporto pubblico, pagamento dei parcheggi, accesso al car sharing etc.), sia sul lato della regolamentazione con il recepimento della direttiva Pagamenti dell’UE che prevede di sanare elementi di difformità tra gli stati membri; più spazio ai servizi di pagamento da parte dei gestori di TLC; l’istituzione di  nuovi spazi regolamentati per la crescita di servizi per l’e-commerce (ad esempio la PA); dimensione più competitiva alle carte di pagamento.

Il seminario punta a fornire un’overview complessiva ed esempi concreti e ad essere un’occasione di incontro e scambio orizzontale tra amministrazioni, sistema bancario locale ed operatori economici.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/mobile-payment-and-ecommerce-nella-citta-intelligente

Porre le domande, ottenere le risposte: strumenti e tecnologie per il monitoraggio e la gestione dei documenti digitali

La digitalizzazione – a regime – garantisce semplificazione nell’archiviazione e controllo dei documenti e dei flussi informativi, riflettendosi su un processo più efficiente e trasparente. Errori dovuti a trascrizioni errate di dati, a sovrapposizioni o ad adempimenti mancati possono essere evitati cambiando il modo di pensare, non più focalizzato sui documenti, ma orientato ai flussi di dati in un formato strutturato.

La conservazione digitale costituisce un fattore fondamentale per la sostenibilità del processo di dematerializzazione, a garanzia che documenti e informazioni siano conservati in modo integro, autentico, accessibile e leggibile. Al contempo, implica una profonda re-ingegnerizzazione dei processi organizzativi interni e richiede l’impiego di figure professionali specialistiche adeguatamente formate.

I benefici sono tanti. Basti bensare alle attività di verifica fiscale che possono essere supportate da modelli più efficaci di quanto è avvenuto fino ad oggi oggi; o ancora: tenere  sotto controllo la spesa pubblica e soprattutto i tempi di pagamento, “variabile impazzita” del nostro sistema.

Nel corso del laboratorio, verranno illustrati gli strumenti e le tecnologie per l’archiviazione, la conservazione e la gestione dei dati, elementi cardine per l'amministrazione digitale.

Gli atti dell'evento sono disponibili on line http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/porre-le-domande-ottenere-le-risposte-strumenti-e-tecnologie-per-larchiviazione-e-la-gestione-dei-dati

Mobile Payment & eCommerce nella città intelligente

Il mercato del mobile payment in Italia nel 2014 ha raggiunto i 2 miliardi di euro e si prevede che arriverà a 4/5 miliardi di euro entro 2017 con un aumento del 60% l’anno contro il 15% di aumento dell’e-commerce tradizionale.

Questo significa che tutto il settore delle TLC, dei produttori di dispositivi e dei sistemi bancari si sta preparando ad uno stravolgimento in cui grandi player si preparano ad entrare in mercato chiuso e – come spesso è accaduto – a sbaragliare la concorrenza e le prime avvisaglie sono già arrivate con la discesa in campo di Apple, Samsung, Google, Facebook, Amazon, Paypal e molti altri.

Per il sistema economico e produttivo i vantaggi potrebbero essere tanti, dalla migliore tracciabilità del flussi di denaro, ai risparmi per il consumatore finale, all’aumento della concorrenza, fino alla digitalizzazioni di altri strumenti di pagamento tradizionalmente cartacei come i buoni pasto o i coupon prepagati (corrieri espressi, taxi etc).

Il settore pubblico può giocare un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura dei pagamenti digitali, agendo sia sul versante dell’offerta dei servizi (bigliettazione del trasporto pubblico, pagamento dei parcheggi, accesso al car sharing etc.), sia sul lato della regolamentazione con il recepimento della direttiva Pagamenti dell’UE che prevede di sanare elementi di difformità tra gli stati membri; più spazio ai servizi di pagamento da parte dei gestori di TLC; l’istituzione di  nuovi spazi regolamentati per la crescita di servizi per l’e-commerce (ad esempio la PA); dimensione più competitiva alle carte di pagamento.

Il seminario punta a fornire un’overview complessiva ed esempi concreti e ad essere un’occasione di incontro e scambio orizzontale tra amministrazioni, sistema bancario locale ed operatori economici.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/mobile-payment-and-ecommerce-nella-citta-intelligente