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Le azioni dell’AgID per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico

Le pubbliche amministrazioni raccolgono, organizzano e gestiscono una enorme quantità di dati che hanno un ruolo strumentale finalizzato al perseguimento dei compiti istituzionali assegnati alle stesse amministrazioni.  L’autonomia delle singole PA e il grado di  sviluppo delle tecnologie ICT hanno contribuito a creare isole di informazioni, con scarsa visione sistemica ed integrata.

I dati della PA rappresentano un bene  patrimoniale a cui corrisponde un valore economico che deve necessariamente essere considerato anche come volano per lo sviluppo del mercato e la conseguente crescita occupazionale.

Sul tema l'Agenzia per l'Italia Digitale è investita  di numerose funzioni che da un lato si rivolgono alla stessa PA, perseguendo finalità di ottimizzazione delle risorse e razionalizzazione della spesa, dall'altro investono il settore privato, attraverso la valorizzazione del patrimonio di dati pubblici e il loro impiego come motore di sviluppo e di crescita economica, anche attraverso iniziative strategiche  per favorire l'erogazione di servizi a cittadini e imprese.

Tali funzioni, che complessivamente vanno a costituire un piano di valorizzazione dei dati, riguardano in particolare le tematiche relative a fruibilità dei dati, basi di dati di interesse nazionale e i dati di tipo aperto, tematiche che vedono i dati delle PA come unico filo conduttore. Su tali argomenti è necessario promuovere azioni finalizzate a superare il valore intrinseco dei dati e a creare attraverso di essi un valore aggiunto a favore della collettività.

Fascicolo sanitario elettronico: la roadmap e l’accelerazione in atto

Il FSE è l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito, ha un orizzonte temporale che copre l’intera vita del paziente ed è alimentato in maniera continuativa dai soggetti che lo prendono in cura nell’ambito del SSN e dei servizi socio-sanitari regionali.

L’FSE è costituito, previo consenso dell’assistito, dalle Regioni e Province Autonome per le finalità di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione perseguite dai soggetti del SSN e dei servizi sociosanitari regionali che prendono in cura l’assistito.

Il comma 15-bis dell’art. 12 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, stabilisce che le regioni e le province autonome debbano presentare, entro il 30 giugno 2014, il piano di progetto per la realizzazione del FSE, redatto sulla base delle linee guida rese disponibili dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal Ministero della Salute, il 31 marzo 2014.

Durante il seminario verrà illustrato il processo con il quale si è arrivati a redigere le linee guida, gli aspetti tecnici implementativi, la normativa di riferimento e le attività che l’AgID ponendo in essere per la realizzazione del progetto.

Razionalizzazione dei CED delle pubbliche amministrazioni

Il patrimonio costituito dai CED delle pubbliche amministrazioni italiane è di molte migliaia di locazioni, la maggior parte delle quali di piccole o piccolissime dimensioni e con caratteristiche di sicurezza molto insufficienti.

Il seminario intende rappresentare i percorsi che l’Agenzia per l’Italia Digitale ha avviato per il consolidamento, la razionalizzazione e la continuità operativa dei CED delle pubbliche amministrazioni, anche in base a recenti normative e agli obiettivi dell’Agenda Digitale.

e-leadership

Nella sua più completa espressione l’e-leader è una figura di vertice, un manager in una grande organizzazione, un dirigente in una pubblica amministrazione, l’imprenditore o una figura a lui vicina in una piccola o media impresa. La sua professionalità è il risultato di una integrazione continua di competenze. L’e-leader è un dirigente o una figura di riferimento che guida il cambiamento, a volte riuscendo a disobbedire alle regole formali, coinvolgendo tutta la struttura. Un innovatore che mette a disposizione le sue competenze formali, crea occasioni di apprendimento non formale sul lavoro e porta dentro la propria organizzazione anche le competenze informali acquisite nella sua vita privata.      

Il CERT della Pubblica Amministrazione

Struttura organizzativa di riferimento DPCM 24 gennaio 2013

Il CERT-PA e servizi erogati

Il modello di riferimento per l’erogazione dei servizi forniti dal CERT-PA

La fatturazione elettronica nella PA

Il Decreto Ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013 ha reso operativo quanto stabilito dalla Finanziaria 2008 in merito all’obbligo di emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione in forma elettronica delle fatture nei rapporti con le PA. Le Agenzie fiscali, gli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale e i Ministeri, sono i primi a doversi adeguarsi al Decreto entro il 06/06/2014 mentre le altre PA e le amministrazioni locali secondo quanto prescritto dal Nuovo Decreto Legge n. 66 del 24/04/2014 avranno tempo per adeguarsi fino al 31/03/2015.

Iniziative per lo sviluppo del mercato unico del cloud pubblico in Europa

Lo sviluppo di un mercato unico del digitale in Europa è il primo degli obiettivi strategici della European Digital Agenda. La Commissione Europea riconosce al Cloud Computing un ruolo fondamentale nello sviluppo del mercato unico e ha dato avvio ad iniziative e progetti. L’Agenzia per l’Italia Digitale partecipa attivamente alla realizzazione della strategia europea, svolgendo un ruolo di leadership in Cloud for Europe, il progetto “ammiraglia” per lo sviluppo di servizi cloud pubblici su scala continentale. Il progetto ha l’obiettivo di aumentare la fiducia nel cloud computing europeo attraverso specifici appalti pre-commerciali (PCP), utilizzati come strumento per l'innovazione del mercato e l’adozione del cloud nel settore pubblico. Con la recente pubblicazione dell’avviso di preinformazione, il progetto entra nel vivo della fase operativa delle gara pre-commerciale, di cui l’Agenzia è stazione appaltante unica, anche per conto delle altre amministrazioni europee partecipanti al progetto.

Procedure e metodologie di acquisizione ed elaborazione dati da utilizzare per la geolocalizzazione degli interventi cofinanziati dal MATTM con il Fondo Mobilità Sostenibile

Le sessioni formative/informative sono rivolte principalmente ai 104 Comuni beneficiari del cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente attraverso il Fondo di Mobilità Sostenibile. Le suddette sessioni formative verteranno principalmente sulla condivisione delle procedure di acquisizione ed elaborazione dei dati da utilizzare per la geolocalizzazione degli interventi realizzati dai Comuni. Gli incontri formativi/informativi permetteranno di facilitare e velocizzare la fase di pubblicazione degli interventi geolocalizzati sul Portale GIMS www.gimsambiente.anci.it. 

Fare impresa innovativa nel Mezzogiorno: il PON Ricerca e Competitività e gli incentivi a sostegno della creazione di impresa

Il PON Ricerca e Competitività ha contribuito a finanziare interventi finalizzati a favorire la creazione di nuove imprese nelle regioni Convergenza.

In particolar modo il PON Ricerca e Competitività ha consentito il lancio di Smart&Start, lo strumento agevolativo istituito dal MISE (DM 06.03.2013) e gestito da Invitalia per finanziare la nascita di nuove imprese innovative e di nuove imprese digitali o a contenuto tecnologico.

Le dotazioni finanziare del PON Ricerca e Competitività hanno consentito, inoltre, di finanziare l’avvio di piccole attività imprenditoriali, attraverso l’Autoimpiego (D.Lgs. 185/2000 – Titolo II) , l’incentivo dedicato alle persone prive di occupazione che Invitalia gestisce dalla metà degli anni ‘90.

Imprese e Innovazione: il PON Ricerca e Competitività e gli incentivi per la competitività delle imprese

Il PON Ricerca e Competitività ha contribuito a finanziare gli interventi finalizzati a favorire lo sviluppo del tessuto produttivo nazionale.

In particolar modo il PON Ricerca e Competitività ha finanziato, nel 2010, due linee di intervento per favorire investimenti finalizzati alla industrializzazione dei risultati di programmi di Ricerca&Sviluppo ovvero al raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale: si tratta di due decreti del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2010, volti a favorire investimenti produttivi in innovazione e ricerca, e gestiti da Invitalia.

Le dotazioni finanziare del PON R&C hanno consentito, inoltre, l’avvio dell’operatività nelle Regioni Convergenza del Contratto di Sviluppo, l’incentivo, operativo dal 2011, nato per finanziare progetti strategici con un rilevante impatto sul territorio.

Il lavoro semplice. Strumenti innovativi per l’orientamento e il placement universitario.

Il supporto nella fase di transizione dei giovani dall’università al mondo del lavoro e le attività di orientamento che favoriscono la diminuzione della disoccupazione giovanile, costituiscono obiettivi primari delle politiche nazionali e comunitarie.

SOUL, Sistema Orientamento Università Lavoro, nasce nel 2008 con l’obiettivo di costruire una rete di collaborazione tra le Università del Lazio per agevolare l’incontro tra studenti, laureati ed imprese anche con l’utilizzazione di una piattaforma informatica specificatamente dedicata.

Il portale www.jobsoul.it si propone come soluzione innovativa per rispondere alle diverse necessità di aziende, giovani e università con la semplificazione della modalità di incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro per le alte professionalità. Il successo del servizio è stato possibile solo tramite la sperimentazione di nuovi strumenti, il monitoraggio dei risultati ottenuti e l’attenzione continua al miglioramento e all’innovazione.

Conoscere e monitorare la relazione tra domanda e offerta di lavoro per le alte professionalità: le potenzialità delle fonti amministrative

Chi si occupa di programmazione didattica e orientamento al lavoro universitario ritiene necessario attivare un confronto tra istituzioni formative e sistema produttivo, ma gli strumenti di cui dispone per monitorare le relazioni tra i due sistemi sono ancora limitati.

Valorizzare le fonti amministrative e promuovere il riuso dei dati in possesso degli enti che svolgono funzioni di pubblica utilità ha evidenti vantaggi in termini di riduzione di costi, tempestività e dettaglio delle informazioni. Inoltre l’integrazione di archivi amministrativi consente di generare nuove chiavi di lettura e informazioni aggiuntive rispetto alle singole fonti utilizzate.

L’indagine intende esplorare le potenzialità di analisi, sulle caratteristiche della domanda di lavoro dipendente e parasubordinato per i laureati Sapienza, derivanti dall’integrazione tra l’Archivio delle Comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro (CO) e il Gestionale amministrativo dell’Università della Sapienza di Roma (INFOSTUD).

La sperimentazione ha consentito l’osservazione di un’intera popolazione di laureati (21782) nei tre anni dopo il conseguimento del titolo di studio.

Dall’indagine emerge una domanda di lavoro estremamente frammentata e sostanzialmente basata su qualifiche intermedie, con caratteristiche di persistenza dei due fenomeni e differenze rilevanti tra i corsi di studio. I risultati possono fornire elementi di riflessione sia sul piano della programmazione didattico-formativa che più in generale sulla progettazione di efficaci politiche industriali.