14 milioni di opere accessibili a tutti. Su Europeana.eu, la biblioteca digitale europea

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 Europeana, la biblioteca digitale europea aperta in rete nel 2008 con 2 milioni di opere, registra oggi un totale di 14 milioni di opere accessibili agli internauti di tutto il mondo. Supera così, di ben 4 milioni di opere, l’obiettivo di progetto fissato per il 2010.

19 Novembre 2010

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

 Europeana, la biblioteca digitale europea aperta in rete nel 2008 con 2 milioni di opere, registra oggi un totale di 14 milioni di opere accessibili agli internauti di tutto il mondo. Supera così, di ben 4 milioni di opere, l’obiettivo di progetto fissato per il 2010.

La collezione di Europeana consiste per il 64% in fotografie, carte geografiche, quadri, oggetti museali e altre immagini digitalizzate, per il il 34% in testi digitalizzati (oltre 1,2 milioni di libri che possono essere visualizzati on-line e/o scaricati in versione integrale), per il 2% in materiali audio e video. In particolare, i testi includono migliaia di manoscritti rari e incunaboli stampati prima del 1500.
Tra le opere aggiunte quest’anno, i curatori segnalano un manoscritto in pergamena bulgaro risalente al 1221 che testimonia la storia della lingua bulgara; Catechismusa prasty szadei, il primo libro in lingua lituana pubblicato nel 1547; una copia del Technē rētorikēs di Aristotele del 1588 scritta in greco antico e latino; alcuni quadri del XVII secolo del pittore olandese Jan Steen; tutte le opere degli autori tedeschi Goethe e Schiller; le riprese del 1907 in occasione della festa nazionale danese e una serie di fotografie del monastero di Glendalough in Irlanda risalenti agli anni che precedono la Grande guerra.

Attualmente, sul sito di Europeana, è possibile visitare due mostre virtuali. La prima, Reading Europe, presenta un’ampia scelta di libri rari e opere letterarie europee. La seconda è dedicata all’art nouveau, raccogliendo materiali dai diversi paesi.

Tra i progetti per il prossimo anno Europeana ha messo in cantiere di sperimentare i contenuti creati dagli utenti, che saranno invitati a fornire materiali riguardanti la Prima guerra mondiale.

Sono oltre 1500 le istituzioni culturali in tutta Europa contribuiscono al progetto con materiali digitalizzati. Tutti gli Stati membri dell’UE, in questi due anni, hanno contribuito ad accrescere la collezione di Europeana, seppur in misura molto variabile. Il principale contribuente, con il18% di tutti gli oggetti in archivio, è la Francia mentre la Germania ha portato la propria quota fino al 17% e l’Italia si ferma al 7%.

Oggi il cd "Comité dés Sages", composto da Maurice Lévy, Elisabeth Niggemann e Jacques de Decker e istituito dalla Commissione per studiare nuovi metodi per mettere in rete il patrimonio culturale europeo, presenta la sua relazione al Consiglio dei ministri della cultura e alla Commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo. La relazione del "Comité des Sages" verrà pubblicata all’inizio del 2011.

 

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