Patrimonio, paesaggio, tradizione e creatività: la geografia culturale dei SLL

La caratterizzazione socio-economica dei sistemi locali permette di verificare in che misura fattori come il patrimonio artistico e naturale, la storia, la cultura e la tradizione locale rappresentino una risorsa e un’opportunità di crescita per i territori.
Attraverso una lettura dei dati e indicatori statistici disaggregati a livello territoriale si cerca dunque di misurare “la vocazione culturale e attrattiva dei Sistemi locali”, definita in funzione della consistenza del patrimonio culturale e paesaggistico e del loro orientamento verso la produzione di beni e servizi che incorporano ed esprimono un alto contenuto culturale – simbolico, estetico, artistico e creativo, legato alla tradizione e all’identità dei luoghi, e che possono rappresentare un fattore strategico per i processi di sviluppo.
Nello specifico, due sono i principali parametri considerati. Da una parte il patrimonio culturale e paesaggistico, cioè la presenza fisica sul territorio di luoghi, beni materiali, strutture, istituzioni e altre risorse di specifico valore e interesse storico, artistico, architettonico e ambientale. Dall’altra, la qualità del tessuto produttivo/culturale, cioè l’insieme di attività di produzione, distribuzione e formazione d’interesse culturale che comprende le imprese dell’industria culturale in senso stretto, le industrie creative e le imprese di produzione di prodotti di tradizione locale e di qualità.
Rispetto a tali dimensioni l’analisi permette di disegnare una nuova geografia del territorio nazionale – con le sue eccellenze, i suoi squilibri e i suoi ritardi – e di individuare ecosistemi culturali omogenei rispetto all’insieme delle risorse che contribuiscono a definirne l’attrattività e la competitività in ambito culturale.