ICity Rate 2013 – La classifica delle città intelligenti italiane, seconda edizione

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ICityRate propone anche quest’anno la raccolta aggiornata dei principali indicatori (circa 100) utili a descrivere il nostro sistema urbano e riferibili per le città capoluogo italiane a sei dimensioni: economia, ambiente, mobilità, governo, qualità della vita e capitale sociale. ICityRate è quindi un potente strumento di analisi territoriale a disposizione delle città italiane e di tutti quegli attori che a diverso titolo (amministratori, imprese, cittadini, associazioni) sono interessati a migliorare la qualità dei nostri insediamenti territoriali.

16 Ottobre 2013

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Redazione FORUM PA

ICityRate propone anche quest’anno la raccolta aggiornata dei principali indicatori (circa 100) utili a descrivere il nostro sistema urbano e riferibili per le città capoluogo italiane a sei dimensioni: economia, ambiente, mobilità, governo, qualità della vita e capitale sociale. ICityRate è quindi un potente strumento di analisi territoriale a disposizione delle città italiane e di tutti quegli attori che a diverso titolo (amministratori, imprese, cittadini, associazioni) sono interessati a migliorare la qualità dei nostri insediamenti territoriali.

La seconda edizione del Rapporto realizzato da FORUM PA è stata presentata il 16 maggio 2013 a Bologna, nella giornata inaugurale di Smart City Exhibition.

Elemento di novità è il processo che quest’anno FORUMPA ha inaugurato per procedere alla revisione dell’indice mirato ad ascoltare i principali attori detentori di dati in Italia, ISTAT, UNIONCAMERE, ANCI, e alcune delle associazioni che si occupano di partecipazione di cittadinanza attiva: Openpolis e ActionAID.

Rispetto al 2012 il cambiamento più evidente riguarda gli indicatori economici e di qualità della vita. La crisi c’è e si sente soprattutto nella dimensione urbana, quella più vicina ai bisogni dei cittadini. Migliora, invece, in termini complessivi, la dimensione sociale, segno di un cambiamento interno alle pubbliche amministrazioni che risultano più propense all’ascolto e al coinvolgimento dei cittadini.

In termini di classifica generale, invece, emerge una sostanziale stabilità: nella pattuglia di testa delle prime 15 l’unica presenza nuova è Aosta. E si conferma il distacco tra le città del centro nord e del centro sud.

Trento e Bologna sono le città in testa alla classifica generale: erano sul podio anche lo scorso anno, ma in posizioni diverse (Trento sale dal terzo al primo posto e Bologna scende dal primo al secondo posto), dopo di queste, ben distaccato (di quasi trenta punti), un gruppone di inseguitrici tutte racchiuse in dieci punti con Milano, Ravenna, Parma, Padova, Firenze, Reggio Emilia, Torino e Venezia.

Bisogna arrivare al 47esimo posto, invece, per incontrare la prima città del Sud che, come lo scorso anno, è Cagliari, seguita da Lecce (52esima) e Bari (59esima). Fanalino di coda della classifica generale sono, ancora una volta, Siracusa, Crotone, Enna e Caltanissetta.


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In caso di estrazione e utilizzo di parti della ricerca si prega di citare la FONTE:
“ICity Rate 2013 – La classifica delle città intelligenti italiane, seconda edizione” – Ottobre 2013, Realizzata da FORUM PA.

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