Banda larga: dall’Agcom nuove regole per favorire lo sviluppo delle reti

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Semplificare le procedure per lo sviluppo delle infrastrutture in fibra e rame e ridurre i costi di realizzazione delle opere civili: questi i punti centrali del Regolamento sulle reti di nuova generazione approvato ieri dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò.

23 Novembre 2011

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Redazione FORUM PA

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Semplificare le procedure per lo sviluppo delle infrastrutture in fibra e rame e ridurre i costi di realizzazione delle opere civili: questi i punti centrali del Regolamento sulle reti di nuova generazione approvato ieri dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò. Il “Regolamento in materia di diritti di installazione di reti di comunicazione elettronica per collegamenti dorsali e coubicazione e condivisione di infrastrutture” fornisce, infatti, una serie di regole con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo delle reti a banda larga.

Il provvedimento è stato adottato in virtù delle competenze che la legge 133/2008 ha attribuito all’Agcom e al termine di un’ampia consultazione pubblica tra tutti i principali operatori di comunicazione elettronica, tra i proprietari di infrastrutture e gli Enti locali.

Queste le previsioni del Regolamento:

  • la definizione di linee di indirizzo per l’accesso, da parte degli operatori, alle infrastrutture pubbliche utili alla realizzazione di reti di comunicazione elettronica sia per le reti dorsali dei collegamenti a lunga distanza, sia per le reti d’accesso in ambito cittadino;
  • la definizione di obblighi di condivisione, tra operatori, delle loro infrastrutture per la realizzazione di reti di nuova generazione (è previsto l’obbligo di condivisione delle  infrastrutture nel caso in cui non vi siano alternative praticabili, e quindi l’infrastruttura non sia replicabile, ad esempio per motivi di sicurezza, salute pubblica, tutela ambientale, pianificazione del territorio, salvaguardia del paesaggio…);
  • l’istituzione di un relativo catasto delle infrastrutture;
  • la semplificazione e l’armonizzazione delle procedure adottate dagli enti locali per consentire agli operatori le realizzazione sul territorio di reti a larga banda, attraverso apposite linee guida.

Il provvedimento, spiega l’Autorità in una nota, dà attuazione ad alcune importanti disposizioni della nuova Direttiva quadro sulle comunicazioni elettroniche regolamentando i diritti di passaggio ed accesso alle infrastrutture esistenti e ponendo obblighi di trasparenza a soggetti titolari di reti infrastrutturali (strade e autostrade, linee ferroviarie, acquedotti, ecc).

Unitamente alle regole relative all’accesso delle reti di nuova generazione, attualmente all’esame dell’Autorità, il nuovo regolamento costituirà la cornice di riferimento per la realizzazione delle reti in fibra, definendo, in coerenza con le indicazioni comunitarie, un percorso trasparente, orientato all’efficienza e al contenimento dei costi delle opere civili che rappresentano la quota principale delle spese complessive delle nuove infrastrutture.

FONTE: Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

 

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