FORUM PA POP | 20 maggio. Dalla capacità amministrativa all’innovazione digitale: tutte le interviste dalla web tv di FORUM PA 2025

Home PA Digitale FORUM PA POP | 20 maggio. Dalla capacità amministrativa all’innovazione digitale: tutte le interviste dalla web tv di FORUM PA 2025

La seconda giornata della web tv di FORUM PA si è aperta con dialoghi su rafforzamento amministrativo, best practice per la PA, innovazione digitale, collaborazione pubblico-privato e cultura del dato. Al centro, l’impatto del PNRR, la gestione dei SUAP, la valorizzazione dei talenti e delle competenze, la digitalizzazione urbana e l’adozione etica dell’intelligenza artificiale per processi HR e servizi pubblici più efficienti. Sono disponibili online tutte le interviste

1 Agosto 2025

Foto di Rina Ciampolillo - https://flic.kr/p/2r5Tmfz

Verso una PA Aumentata”, il claim centrale della trentaseiesima edizione di FORUM PA, racchiude l’ambizione di una PA potenziata dalla tecnologia e dai dati, ma anche profondamente radicata nelle persone e nelle relazioni. Con l’obiettivo di dare visibilità a questa trasformazione e di raccontare in tempo reale quanto accadeva durante la Manifestazione, FORUM PA POP, la web tv di FORUM PA 2025, nei tre giorni di evento (19-21 maggio), negli studi situati all’interno del Palazzo dei Congressi di Roma, ha ospitato una trasmissione giornalistica no-stop. Il racconto si è articolato attraverso rubriche quotidiane, interviste, collegamenti live dallo spazio espositivo e dalle sale eventi. Nel secondo e nel terzo giorno la web tv si è anche arricchita con uno spazio social e gli highlights degli eventi.

Che cosa è successo nel FORUM PA POP del 20 maggio? PNRR, best practice e nuovi modelli per una pubblica amministrazione più aperta ed efficiente, i temi emersi in questa seconda giornata della web tv di FORUM PA.

In questo articolo vi segnaliamo le singole clip delle interviste trasmesse durante il secondo giorno.

Come di consueto abbiamo aperto la seconda giornata di FORUM PA 2025 con “Un Caffè con…”, la rubrica mattutina di apertura del palinsesto, nell’ambito della web tv FORUM PA POP. In questa puntata, condotta da Michela Stentella, direttrice responsabile di forumpa.it, e Annalisa Gramigna, Responsabile U.O. Investimenti Sostenibili di Fondazione IFEL, sono intervenuti Sergio Negro, Direttore Generale Autorità di Gestione FESR della Regione Campania, e Maria Ludovica Agrò, Responsabile Scientifica PNRR di FPA. Al centro dell’intervento il tema del rafforzamento della capacità amministrativa grazie al PNRR e ai fondi strutturali 2021-2027. Sergio Negro analizza come le amministrazioni locali possano ottimizzare risorse e aumentare la competitività dei territori, grazie ai fondi di coesione. Un confronto su sfide e best practice per garantire che la PA sfrutti al meglio le risorse europee con approcci organizzativi innovativi e una concreta diffusione di competenze interne.

“Possiamo definire il SUAP come un’innovazione di struttura, ovvero un’innovazione che attiva dei processi che a loro volta generano la domanda di altre innovazioni”. È da questa premessa che parte l’intervista a Daniele Fichera, Senior Consultant in Urban Innovation di FPA. Il SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) rappresenta il primo e più evoluto degli strumenti di applicazione dell’innovazione digitale, dal punto di vista dell’accesso online ai servizi, implementati nel corso dell’ultimo quindicennio. Oggi la stragrande maggioranza dei comuni italiani dispone di questi strumenti. Ne è un esempio il portale ‘Impresa in un giorno’, gestito dal sistema delle Camere di Commercio italiane. Fichera presenta anche i risultati della recente ricerca sui modelli di gestione del SUAP nei Comuni della Città Metropolitana di Roma, evidenziando come efficienza, trasparenza e tecnologie digitali possano trasformare i rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni pubbliche. Un’analisi approfondita sulle best practice per una PA più aperta, rapida e orientata all’innovazione.

La collaborazione pubblico-privato è essenziale per trasformare i territori e consolidare il cambiamento. Enti del terzo settore, pubblico e privato for-profit devono agire insieme per poter vincere sfide come la sostenibilità, la digitalizzazione e la crisi demografica. Ne è convinto Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione con il Sud. L’indagine “Il futuro di chi?”, presentata di recente in occasione della presentazione del nuovo piano triennale della Fondazione Con il Sud, indica che il 65% degli intervistati è convinto che lo sviluppo territoriale debba essere pianificato dallo Stato con il coinvolgimento di società civile e imprese, riflettendo una “disillusione” verso il ruolo esclusivo di pubblico o privato.

Come si identificano le best practices e come si comunica il valore concreto delle politiche di coesione nei territori? Se ne è parlato in questa video-intervista con Maria Orlacchio, esperta di Politiche di Coesione per Digital360 GOV, e Giuseppe Chiellino, Giornalista presso Il Sole 24 ORE. Orlacchio e Chiellino hanno approfondito lo stesso tema durante il convegno “Transizione digitale e green. Con le politiche di coesione innoviamo l’Italia”, realizzato da FPA con Digital360 GOV e Nextwork360 e co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto COINS – Cohesion INnovation Stories.

Le città italiane risultano nel complesso abbastanza competitive e innovative, sebbene permangano differenze tra città metropolitane e centri minori. È quanto emerge dal Report EY Smart City Index 2025. Ne ha parlato Antonio Lombardo, Government & Public Sector Consulting Leader di EY Italia. L’analisi, basata su 300 indicatori, mostra importanti progressi soprattutto nella transizione digitale e nelle politiche di sostenibilità: le città investono sempre più in digitalizzazione, servizi smart, infrastrutture green. Le metropoli restano più avanti per innovazione e attrattività, e le città medio-piccole migliorano grazie a investimenti pubblici e a una crescente attenzione alla sostenibilità.

L’intervista a Michele Camisasca, Direttore Generale ISTAT, al FORUM PA POP 2025, si focalizza sui principali spunti emersi nel convegno “Modelli e strumenti per il people management nella PA”, cui ha partecipato. Camisasca riporta come il tema centrale sia stato il ruolo delle persone nella Pubblica Amministrazione, oggi realtà sempre più multidimensionale. I dati del censimento ISTAT evidenziano la vastità del settore: oltre 3 milioni di dipendenti, quasi 13.000 pubbliche amministrazioni e più di 100.000 luoghi di lavoro. Il panel ha inoltre evidenziato l’importanza crescente dell’uso dei dati e della business intelligence per supportare le decisioni organizzative e migliorare i processi interni. Attraverso testimonianze come quella del Comune di Monza, il panel ha messo in luce l’importanza della condivisione di buone pratiche e della valorizzazione delle soft skill, considerate decisive per l’innovazione e la crescita delle organizzazioni pubbliche. Queste esperienze dimostrano come sfide e soluzioni legate alle competenze trasversali e all’uso intelligente dei dati siano comuni a tutte le amministrazioni e possano essere diffuse e replicate nell’intero sistema pubblico.

Dall’intervista ad Andrea Tironi (Consorzio.IT), Michele Munafò (ISPRA) e Rosa Maria Bertè (Corte dei Conti) è emersa l’importanza di fare rete nella PA per condividere esperienze, sviluppare competenze e valorizzare la cultura del dato. Si è discusso delle criticità legate alla continuità dei servizi digitali, alla resilienza e all’adozione del cloud, sottolineando la necessità di strategie chiare e assessment dei rischi, specie per le amministrazioni più piccole. Centrale il tema della governance dei dati: qualità, certificazione e uso dei metadati sono la base per un’IA affidabile. L’intelligenza artificiale può trasformare la gestione dei dati non strutturati, supportare modelli predittivi e automatizzare processi, inclusa la sicurezza informatica. È emerso il valore dell’ecosistema pubblico come rete integrata, in cui la collaborazione tra persone e tecnologie è leva cruciale per l’innovazione.

Giuseppe Di Franco, Chief Executive Officer, e Gaetano Rizzo, Head of Public Sector, entrambi del Gruppo Lutech, hanno affrontato il tema del change management nelle amministrazioni pubbliche italiane, del rapporto pubblico-privato e del ruolo della consulenza. Tre i fattori critici individuati per l’implementazione di processi efficaci di change management: competenze, occorre colmare il divario di competenze esistenti, sfruttando la tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale; tecnologia, la cui adozione è indispensabile per facilitare il cambiamento e migliorare l’efficienza organizzativa; persone, il cui coinvolgimento e la cui crescita professionale sono essenziali, poiché il successo del cambiamento dipende dalla loro capacità di adattarsi e dall’organizzazione nel supportare questa evoluzione. Qual è il ruolo specifico che la consulenza professionale può giocare nel facilitare lo sviluppo di una capacità amministrativa interna all’ente pubblico in termini di competenze, processi e strumenti? Lutech BrAIn, la piattaforma ideata dal Gruppo, si declina in diversi contesti, dalla trasformazione dei processi fino alla crescita delle competenze, con lo scopo di migliorare processi e governance attraverso l’adozione di soluzioni di IA.

Giacomo Angeloni, Assessore alla sicurezza, protezione civile, innovazione e semplificazione, servizi demografici ed elettorale, e servizi cimiteriali del Comune di Bergamo, ha condiviso la sua esperienza decennale nel promuovere l’innovazione, mantenendo sempre un focus sui cittadini. Per un assessore è fondamentale mantenere viva la collaborazione con la struttura tecnica, pertanto rimangono importanti le relazioni interistituzionali. Il ruolo della politica nelle città, sul tema della sicurezza, è ascoltare le paure dei cittadini e integrare tecnologia avanzata come l’intelligenza artificiale nella videosorveglianza. Angeloni evidenzia la necessità di gestire la digitalizzazione urbana con un approccio olistico, governando gli strumenti tecnologici per migliorare la qualità della vita.

Vittoria Mamerti, Responsabile del Servizio Partecipazione, Giovani e Pari Opportunità del Comune di Monza, sottolinea la complessità e la ricchezza del suo ruolo, svolto con un team eterogeneo di 20 dipendenti a stretto contatto con il territorio. Monza, città di medie dimensioni e dinamica, offre un ambiente ideale per lavorare in modo sistematico e coordinato. Mamerti evidenzia l’importanza di attrarre giovani offrendo fiducia e una visione ampia del funzionamento dell’ente, favorendo così l’attaccamento e la crescita professionale, sempre mantenendo la vicinanza al territorio.

La trasformazione digitale della pubblica amministrazione è un percorso in continua evoluzione, specialmente con l’avanzare dell’Intelligenza Artificiale. In questa intervista, registrata a margine del tavolo di lavoro dei CTO e Data Manager della PA, dialoghiamo con Antonio Di Cesare, Chief Operating Officer di Inix Group Italia, per approfondire le sfide e le opportunità legate all’adozione dell’IA nel settore pubblico. Di Cesare sottolinea come il PNRR e altre iniziative nazionali forniscano una struttura importante, ma che la sfida principale risieda nel cambiamento culturale e nell’acquisizione di nuove competenze e talenti all’interno della PA. Tra le priorità emerse, Di Cesare evidenzia la necessità di un’IA proprietaria a livello nazionale o europeo, sul modello di quanto già sperimentato in Francia.

Ritorna l’appuntamento con la rubrica “Tra le pagine”, dedicata alla lettura. Stefano Za dell’Università G. D’Annunzio di Chieti Pescara presenta il libro “Intelligenza artificiale nei processi HR. Una gestione aumentata del personale”, edito da Franco Angel. Qual è la connessione tra la strategia aziendale e l’adozione di specifiche soluzioni di HR management basate sull’intelligenza artificiale?  Il volume analizza come l’adozione di soluzioni di IA, integrate con la strategia aziendale, possa migliorare tutte le fasi della gestione delle risorse umane: selezione, onboarding, formazione, performance, retention. Attraverso casi pratici, il libro illustra vantaggi, criticità, rischi (come i bias), e offre strumenti concreti per un uso etico e strategico dell’IA, anche nella PA.

Simona De Luca, Dirigente del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Paolo De Nigris, Comunicatore pubblico e Project Manager del progetto COINS – COhesion INnovation Stories, commentano i risultati del “Tavolo di lavoro dei Comunicatori della Coesione” che si è svolto nell’ambito di COINS – COhesion Innovation Stories, con l’Europa innoviamo l’Italia . Dal tavolo sono emersi nuovi spunti e idee per migliorare la percezione e il riconoscimento del valore delle politiche di coesione attraverso una comunicazione efficace e partecipata.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Su questo argomento

POU: la Piattaforma che semplifica il lavoro dei funzionari e migliora il servizio al cittadino