Ieri la “notte della rete” per far sentire la voce degli utenti all’AGCOM. On line i video dell’evento

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Mondo del web mobilitato per la libertà di espressione in Rete e contro l’approvazione – che dovrebbe arrivare proprio oggi – della delibera dell’Autorità Garante per le Comunicazioni in materia di diritto d’autore. Ieri a partire dalle 17 a Roma ha preso il via ‘La notte della rete’ una manifestazione organizzata sulla rete contro quella norma che, se approvata, consentirebbe all’Autorità delle comunicazioni di rimuovere direttamente i contenuti accusati di violare il diritto d’autore da siti e blog senza passare per la giurisdizione ordinaria.

6 Luglio 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Mondo del web mobilitato per la libertà di espressione in Rete e contro l’approvazione – che dovrebbe arrivare proprio oggi – della delibera dell’Autorità Garante per le Comunicazioni in materia di diritto d’autore. Ieri a partire dalle 17 a Roma ha preso il via ‘La notte della rete’ una manifestazione organizzata sulla rete contro quella norma che, se approvata, consentirebbe all’Autorità delle comunicazioni di rimuovere direttamente i contenuti accusati di violare il diritto d’autore da siti e blog senza passare per la giurisdizione ordinaria.

Alla manifestazione, tenuta alla Domus Talenti, hanno partecipato, oltre a cittadini e associazioni in difesa del web, molti nomi noti della politica, del giornalismo e dell’arte. Tra questi Antonio Di Pietro, Emma Bonino, Ignazio Marino, Vincenzo Vita, Fabio Granata, Dario Fo, Franca Rame, Margherita Hack, Beppe Giulietti, Oliviero Beha, Giulia Innocenzi e tanti altri.

Intanto, alle preoccupazioni avanzate sul provvedimento dal leader dell’Idv Di Pietro, che aveva chiesto di "sospendere l’iter di approvazione di regole che consentono in via amministrativa di chiudere siti web, lasciando che sia il Parlamento a legiferare su una delicata materia che chiama in causa diritti primari dei cittadini che utilizzano la Rete e che la nostra Costituzione riconosce e tutela", risponde il presidente dell’AGCOM Corrado Calabrò che si dice "fiducioso, malgrado tutto, che domani il Consiglio dell’Autorità riuscirà a trovare una giusta e equilibrata soluzione, poggiante su un saldo fondamento giuridico" ricordando che l’Autorità "ha retto ad altre, non minori tensioni, quando in materie sensibili che toccano diritti di liberta’, come ad esempio la par condicio

A chiedere uno stop all’Agcom è stato anche il leader di Sel Nichi Vendola affermando, dalla sua pagina Facebook che "Le decisioni che l’Agcom si accinge a prendere non aiutano l’espressione della libertà ma rischiano di fare dell’Italia uno dei Paesi più chiusi, dove con il pretesto della tutela del diritto d’autore potrebbero realizzarsi veri interventi censori". Secondo Vendola "è sacrosanto tutelare il diritto d’autore, ma questo non puo’ essere fatto a discapito della Rete", conclude Vendola.

Attende invece con entusiasmo la norma il presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana), Enzo Mazza secondo cui "nessuna censura ma solo un modo legale per colpire la pirateria”. ”Questo regolamento – osserva Mazza – svilupperà il mercato del digitale on line e paradossalmente avrà la forza di rilanciare l’offerta legale colpendo invece la pirateria e le grandi piattaforme internazionali che sono una spina nel fianco del nascente mercato in tutti i suoi contenuti e non solo quello musicale".

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