Ministero Sviluppo Economico: “ecco il nostro patrimonio di dati da valorizzare”
Nella direzione della valorizzazione del patrimonio informativo è stata resa disponibile agli utenti una sezione del sito web del Ministero, i cui contenuti sono rinvenibili anche nel portale dati.gov.it. Tale sezione è stata recentemente migliorata con una serie di nuovi dataset riutilizzabili liberamente
10 Febbraio 2016
Enrico Martini, Mise
Il portale della pubblica amministrazione, dati.gov.it, dal 2011 ospita il catalogo degli open data pubblicati da Ministeri, Regioni ed Enti Locali. I dataset sono organizzati in maniera razionale e semplice, mutuando le classificazioni di riferimento usate dalla Comunità Europea e quelle di alcuni tra i migliori portali open data mondiali, in modo da favorire lo scambio di informazioni con altri stati. I focus tematici che raggruppano dataset e contenuti editoriali, sono navigabili in maniera semplificata da tutti anche dai non addetti ai lavori.
La classificazione dei dataset per Temi restituisce 12 cataloghi verticali, i filtri per Genere sono trasversali alle altre classificazioni e aggregano dataset dal contenuto simile. I filtri tecnici permettono una ricerca tramite Formati e Licenze, quelli per Territorio permettono una ricerca per livelli amministrativi, quelli per Organizzazione – infine – permettono di condurre la ricerca a partire dal nome dell’amministrazione che ha rilasciato i dati.
Il portale da marzo 2015 è gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che si avvale del supporto tecnico del Formez, è in costante aggiornamento per permettere l’implementazione di nuove funzioni suggerite anche dalle segnalazioni degli utenti.
Tra le informazioni provenienti dai Ministeri, il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) dispone di un ricchissimo patrimonio informativo e negli ultimi tempi ha avviato un progressivo processo di condivisione.
Nella direzione della valorizzazione del patrimonio informativo è stata resa disponibile agli utenti una sezione del sito web del Ministero, «open data», i cui contenuti sono rinvenibili anche nel portale dati.gov.it. Tale sezione è stata recentemente migliorata con una serie di nuovi dataset riutilizzabili liberamente secondo i termini della licenza IODL 2.0. La sezione sarà continuamente ampliata con nuovi dataset, anche grazie alle segnalazioni degli utenti del sito.
L’impegno del MiSE su tale fronte non si è esaurito, anzi. Un’attenta ricognizione delle principali banche dati in possesso delle Direzioni Generali del Ministero, ha permesso di censire una ingente mole di informazioni non ancora disponibile agli utenti esterni, siano essi studiosi, ricercatori, giornalisti o semplici cittadini.
Si tratta di un patrimonio prezioso di 48 banche dati, il cui aggiornamento è continuamente curato dalle Direzioni Generali, che nella maggior parte dei casi sono ad esclusivo uso interno.
25 dataset sono relativi all’area tematica dedicata alle imprese (incentivi, prezzi, commercio, industria, PMI, internazionalizzazione), 20 afferiscono ai temi dell’Energia, 3 alle Telecomunicazioni.
Sono presenti dati di fonte MiSE pubblicati in formato aperto, aggiornati con continuità, facilmente consultabili e riutilizzabili gratuitamente da parte di terzi, con regole chiare per l’utilizzo.
Non mancano anche dataset lavorati e pubblicati online, non aggiornati con continuità o che richiedono procedure di iscrizione o modalità di accesso complesse, oppure dati scaricabili soltanto singolarmente utilizzando motori di ricerca.
Infine, sono presenti anche dataset non divulgati (generalmente per garantire il rispetto del diritto alla privacy o del segreto statistico), oppure pubblicati in formati difficilmente elaborabili (ad esempio in formato pdf).
Dalla ricognizione è emersa l’importanza fondamentale della sinergia tra le strutture del Ministero e della disponibilità alla condivisione delle informazioni, al fine di automatizzare il processo di rilascio, evitando di dover ricorrere ad anacronistiche richieste “formali”, sia all’interno che nelle interazioni con le altre amministrazioni.
Il MiSE si dirige convintamente verso un’apertura “reale” e, nel rispetto delle leggi esistenti, “totale” del proprio patrimonio di dati. Nel fare questo il Ministero sta affrontando una serie di problematiche interconnesse: la disponibilità e l’accesso all’informazione; il riuso e la distribuzione; l’apertura universale e gratuita del dato; la cultura dell’aggiornamento continuo delle informazioni; regole metodologiche e clafficatorie chiare; e, non ultima, la formazione del personale al nuovo paradigma culturale.