Piano Triennale AgID 2022-2024: ecco cosa cambia rispetto al Piano 2021-2023

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È stato pubblicato il Piano Triennale per l’Informatica per la Pubblica Amministrazione 2022-2024. Vediamo in questo articolo gli elementi di continuità rispetto all’edizione 2021-2023 e le principali differenze e novità. Nella PA la continuità pensata è un valore, perché permette di seguire strategie che vengono consolidate e migliorate nel tempo, così come è un valore l’integrazione con il PNRR. Si tratta, ora, di rimboccarsi le maniche e fare il possibile, consapevoli che le risorse ci sono e che le competenze devono essere adeguate e qualificate

16 Febbraio 2023

T

Andrea Tironi

Project manager Digital Transformation, Consorzio.IT

M

Andrea Marella

Esperto di Trasformazione Digitale e Piano Triennale

Foto di Max Duzij su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/qAjJk-un3BI

È stato pubblicato il nuovo Piano Triennale per l’Informatica per la Pubblica Amministrazione 2022-2024 (a questo link è possibile scaricarlo e rivedere anche i precedenti). Vediamo in questo articolo prima di tutto gli elementi di continuità rispetto all’edizione 2021-2023 e, a seguire, le principali differenze e novità.

Piano Triennale AgID 2022-2024: in cosa si allinea ai precedenti

Il piano va in continuità con i precedenti, in particolare per alcuni aspetti fondamentali:

  • strategia e principi di base sono rimasti gli stessi (pagina 5 e 6);
  • la struttura del documento è rimasta inalterata, in modo da dare continuità logica e semantica con i piani precedenti:
    • Servizi
    • Dati
    • Piattaforme
    • Infastrutture
    • Interoperabilità
    • Sicurezza Informatica
    • Leve per l’innovazione
    • Governare la trasformazione Digitale
  • La suddivisione in parti è rimasta invariata:
    • Parte I; piano triennale (Executive Summary)
    • Parte II: le componenti tecnologiche (capitoli 1-6)
    • Parte III: la governance (capitoli 7-9)
  • anche se al capitolo 9, la base del ragionamento è il modello strategico di evoluzione Ict della PA, che è rimasto inalterato con due livelli strutturali (sicurezza informatica e interoperabilità) e 4 specifici (servizi, dati, piattaforme, infrastrutture);
  • rimangono le tabelle a fine documento riassuntive, con divisione dei compiti di PAC (Agid e Dipartimento o Agenzie) e delle PAL (enti locali).

Nella Pubblica Amministrazione (ma anche nelle aziende) la continuità pensata è un valore, perché permette di seguire strategie che vengono consolidate e migliorate nel tempo. Un disegno di come dovrà essere la PA è stato realizzato attorno agli anni 2017-2018, ora dobbiamo proseguire infatti con l’aggiunta di migliorie e l’esecuzione. È infatti importante ricordare che “il valore delle grandi idee risiede nell’esecuzione” e la continuità è una componente importante dell’esecuzione, soprattutto in contesti dove i decisori (politici) cambiano spesso.

Piano Triennale AgID 2022-2024: le novità e le differenze rispetto al Piano 2021-2023

Il documento presenta anche delle interessanti novità a livello di forma:

  • i capitoli rimangono divisi in parte introduttiva, normativa, di obiettivi e di azioni, ma la novità è che per ogni obiettivo vengono suddivise le linee di azione ancora vigenti (una sorta di confronto con quanto in essere e non completato) e le linee di azione nuove da attuare;
  • in fondo al documento viene presentata una tabella che riassume le relazioni tra obiettivi del piano 2022-2024 e 2021-2023 laddove si sovrappongano, si uniscano, siano correlati.

Ora vogliamo addentrarci nelle differenze principali tra piano 2022-2024 e 2021-2023, non volendo essere esaustivi necessariamente ma focalizzandoci su quanto riteniamo importante.

CAP1.PA.LA16 (modificata)          
Le PA devono pubblicare gli obiettivi di accessibilità sul proprio sito.
Nel vecchio piano 2021-2023 la scadenza era 31 marzo 2022 mentre nel nuovo piano è aggiornata al 31 marzo 2023.
Gli obiettivi si possono scegliere da qui. Gli obiettivi scelti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2023.
CAP1.PA.LA26 (nuova)
Le PA devono seguire i principi delle Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA.
Non c’è nessuna indicazione temporale, le linee guida di design sono consultabili a questo indirizzo.
CAP1.PA.LA27 (nuova)
Le PA comunicano al DTD la realizzazione dei siti in adesione agli avvisi della misura 1.4.1 del PNRR.
Da giugno 2023 molto probabilmente sarà disponibile questa segnalazione sul portale padigitale2026.gov.it.
CAP1.PA.LA28 (nuova)
Le PA pubblicano, entro il 23 settembre 2023, tramite l’applicazione form.agid.gov.it, una dichiarazione di accessibilità per ciascuno dei propri siti web e APP mobili.
Sostituisce la linea di azione CAP1.PA.LA20 del piano 2021-2023.
La dichiarazione si può fare sempre sul portale https://form.agid.gov.it/ solo se il RTD è pubblicato su indicepa.gov.it.
CAP1.PA.LA22 (modificata)
Le PA risolvono gli errori relativi al criterio di successo “2.1.1 Tastiera (Livello A)”, come rilevato nel campione di siti web monitorato da AGID nel 2021.
Nel piano 2021-2023 veniva indicato “Le Amministrazioni adeguano i propri siti web rimuovendo, tra gli altri, gli errori relativi a 2 criteri di successo più frequentemente non soddisfatti, come pubblicato sul sito di AGID”.
Con la modifica di questa linea d’azione è stato identificato il criterio specifico da risolvere entro il 31/12/2023.
Se il portale istituzionale segue le nuove linee guida di design, il criterio è soddisfatto by default.
CAP1.PA.LA29 (nuova)
Entro il 31 marzo 2024 le PA devono pubblicare gli obiettivi di accessibilità sul proprio sito.
È la stessa linea d’azione CAP1.PA.LA16 ma declinata agli obiettivi 2024.
CAP1.PA.LA30 (nuova)
Le PA pubblicano, entro il 23 settembre 2024, tramite l’applicazione form.agid.gov.it, una dichiarazione di accessibilità per ciascuno dei propri siti web e APP mobili.
È la stessa linea d’azione CAP1.PA.LA28 ma declinata al 2024.
CAP1.PA.LA31 (nuova)
Le PA risolvono gli errori relativi al criterio di successo “4.1.3 Messaggi di stato (Livello AA)”, come rilevato nel campione di siti web monitorato da AGID nel 2021.
È stato identificato il criterio specifico da risolvere entro il 31/12/2024.
Come per la linea d’azione CAP1.PA.LA22, se il portale istituzionale segue le nuove linee guida di design, il criterio è soddisfatto by default.
CAP1.PA.LA24 (modificata)
Le Pubbliche amministrazioni competenti rendono accessibili le informazioni, spiegazioni e istruzioni, di cui agli art. 2, 9 e 10 del Regolamento EU 2018/1724, secondo le specifiche tecniche di implementazione. Le autorità municipali rendono accessibili le informazioni, spiegazioni e istruzioni, di cui agli art. 2, 9 e 10 del Regolamento EU 2018/1724, secondo le specifiche tecniche di implementazione.
CAP1.PA.LA25 (modificata)
Le Pubbliche Amministrazioni competenti per i dati necessari all’esecuzione dei procedimenti amministrativi ricompresi nelle procedure di cui all’Allegato II del Regolamento UE 2018/1724, mettono a disposizione dati strutturati ovvero dati non strutturati in formato elettronico secondo ontologie e accessibili tramite API nel rispetto delle specifiche tecniche del Single Digital Gateway.
CAP1.PA.LA32 (nuova)
Le Pubbliche Amministrazioni competenti per i dati necessari all’esecuzione dei procedimenti amministrativi ricompresi nelle procedure di cui all’Allegato II del Regolamento UE 2018/1724, mettono a disposizione dati strutturati ovvero dati non strutturati in formato elettronico secondo ontologie e accessibili tramite API nel rispetto delle specifiche tecniche del Single Digital Gateway.
CAP1.PA.LA33 (nuova)
Le PA effettuano test per l’integrazione delle applicazioni in uso (ad esempio il protocollo) sul nuovo sistema. Per tali integrazioni si raccomanda alle amministrazioni di utilizzare al meglio i fondi PNRR alla data disponibili.
Scadenza dicembre 2023, adeguamento dei servizi di recapito certificato qualificato a norma del Regolamento eIDAS.
CAP1.PA.LA34 (nuova)
Le PA si rendono pronte all’esercizio delle applicazioni sui nuovi sistemi.
Scadenza aprile 2024, adeguamento dei servizi di recapito certificato qualificato a norma del Regolamento eIDAS.
CAP2.PA.LA17 (nuova)
Le PA attuano le linee guida contenenti regole tecniche per l’implementazione del Decreto Legislativo n. 36/2006 .
Partenza da gennaio 2023: Prenderà il via martedì 24 gennaio il nuovo ciclo di webinar dedicato agli open data dal titolo “Dati aperti dalla teoria alla pratica: la corretta applicazione delle Linee Guida”. L’obiettivo del corso, realizzato nell’ambito del progetto “Italia Login – la casa del cittadino” e in collaborazione con Formez, è quello di offrire, attraverso un taglio operativo, approfondimenti specifici sull’implementazione delle Linee guida Open data e sugli aspetti pratici rilevanti per supportare le Amministrazioni e gli altri soggetti interessati nel processo di attuazione.
CAP2.PA.LA18 (nuova)
Le PA attuano le indicazioni presenti nella guida operativa sui dati di elevato valore per l’attuazione del relativo Regolamento di esecuzione (UE) e delle Linee Guida sui dati aperti.
Da gennaio 2024.
CAP2.PA.LA15 (modificata)
Le PA pubblicano i loro dati aperti tramite API nel catalogo PDND e le documentano anche secondo i riferimenti contenuti nel National Data Catalog per l’interoperabilità semantica.
Nel vecchio piano la partenza era fissata per gennaio 2021 mentre nel nuovo aggiornamento la data è indicata come marzo 2023.
CAP2.PA.LA21 (nuova)
Le PA attuano le linee guida contenenti regole tecniche per l’attuazione della norma di recepimento della Direttiva (EU) 2019/1024 definite da AGID anche per l’eventuale monitoraggio del riutilizzo dei dati aperti sulla base di quanto previsto nella Direttiva stessa.
CAP3.PA.LA24 (nuova)
Le PA interessate ai nuovi servizi NoiPA disponibili dal 2024 esprimono manifestazione di interesse per l’adesione ai servizi.
Da gennaio 2024.
CAP3.PA.LA13 (modificata)
Le PA e i gestori di pubblici servizi interessati adottano lo SPID e la CIE by default: le nuove applicazioni devono nascere SPID e CIE-only a meno che non ci siano vincoli normativi o tecnologici, se dedicate a soggetti dotabili di SPID o CIE. Le PA che intendono adottare lo SPID di livello 2 e 3 devono anche adottare il “Login with eIDAS” per l’accesso transfrontaliero ai propri servizi.         
Nella stessa linea d’azione, sul piano 2021-2023, venivano nominati solo Spid e CIE, è stato aggiunto il nodo eidas   eIDAS per l’accesso transfrontaliero dei propri servizi.
CAP3.PA.LA25 (nuova)
Le PA aderenti a pagoPA e App IO assicurano per entrambe le piattaforme l’attivazione di nuovi servizi in linea con i target sopra descritti e secondo le modalità attuative definite nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Scadenza dicembre 2023, obiettivo PNRR.
CAP3.PA.LA26 (nuova)
Le PA centrali e i Comuni, in linea con i target sopra descritti e secondo la roadmap di attuazione prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dovranno integrarsi alla Piattaforma Notifiche Digitali.
Scadenza dicembre 2024, obiettivo PNRR.
CAP4.PA.LA17 (nuova)
Le PA avviano il percorso di migrazione verso il cloud in coerenza con quanto previsto dalla Strategia Cloud Italia.
Sostituisce la CAP1.PA.LA17 linea d’azione già presente nel piano 2021-2023, per le PA con obbligo di migrazione al cloud, qui il percorso di migrazione per tutte le PA secondo il programma di abilitazione al cloud.
CAP4.PA.LA24 (nuova)
Le PA, ove richiesto dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale o da AGID, trasmettono le informazioni relative allo stato di avanzamento dell’implementazione dei piani di migrazione.
Da ottobre 2022, in attesa di conoscere le modalità di trasmissione delle informazioni.
CAP4.PA.LA25 (nuova)
4.000 amministrazioni concludono la migrazione in coerenza con il piano di migrazione e, ove richiesto dal Dipartimento per la trasformazione digitale o da AGID, trasmettono le informazioni necessarie per verificare il completamento della migrazione.     
Scadenza settembre 2024.
CAP4.PA.LA23 (modificata)          
Le PA possono acquistare i servizi della nuova gara di connettività SPC.
Nel vecchio piano era indicata la data di maggio 2022 mentre nel nuovo aggiornamento si parla di gennaio 2024.
CAP4.PA.LA26 (nuova)
Le PA che hanno acquistato i servizi della nuova gara di connettività SPC terminano la migrazione.
Scadenza dicembre 2024.
CAP5.PA.LA23 (nuova)
Le PA, secondo la roadmap di attuazione prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dovranno integrare 90 API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Scadenza dicembre 2023, obiettivo PNRR.
CAP5.PA.LA09 (nuova)
Le PA, secondo la roadmap di attuazione prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dovranno integrare 400 API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Scadenza dicembre 2024, obiettivo PNRR.
CAP5.PA.LA11 (nuova)
Le PA rispondono ai bandi pubblicati per l’erogazione di API su PDND.
Da marzo 2023, obiettivo PNRR.
CAP5.PA.LA08 (nuova)
Le PA evidenziano le esigenze che non trovano riscontro nella Linea guida e partecipano alla definizione di pattern e profili di interoperabilità per l’aggiornamento delle stesse.
Da febbraio 2022, per la partecipazione alla definizione di pattern e profili di interoperabilità.
CAP5.PA.LA13 (nuova)
I Comuni e le altre amministrazioni coinvolte nei procedimenti SUAP si dotano di piattaforme digitali conformi alle “specifiche tecniche SUAP.
In attesa delle nuove specifiche in definizione.
CAP6.PA.LA06 (modificta)
Le PA continuano a seguire le Misure minime di sicurezza ICT per le pubbliche amministrazioni.
Nel vecchio piano veniva indicato “Le PA attendono le nuove MMS (da giugno 2023)”. Rimangono quindi valide le indicazioni pubblicate a questo indirizzo.
CAP7.PA.LA05 (modificata)
Le PAL coinvolte nel programma Smarter Italy partecipano allo sviluppo delle linee di azione applicate a: Wellbeing, Cultural heritage, Ambiente         entro dicembre 2022.
Il programma strategico Smarter Italy prevede la definizione ed il lancio di gare d’appalto innovative. Ha lo scopo di accelerare la crescita del Paese e soddisfare le esigenze espresse dalle comunità, città e borghi, iniziando con quattro aree d’intervento: smart mobility, beni culturali, benessere delle persone e salvaguardia ambientale.
Il programma è aperto a tutte le Amministrazioni e soggetti pubblici interessati, che possono proporre fabbisogni di innovazione, co-finanziare il programma e mettere a disposizione campi operativi di sperimentazione.
CAP7.PA.LA10 (modificata)
Le PA, che ne hanno necessità, programmano i fabbisogni di innovazione, beni e servizi innovativi per l’anno 2024.
Scadenza ottobre 2023.
CAP7.PA.LA11 (modificata)
Almeno una PA pilota aggiudica un appalto secondo la procedura del Partenariato per l’innovazione, utilizzando piattaforme telematiche interoperabili.
Scadenza dicembre 2023. I partenariati per l’innovazione sono introdotti dall’art. 65 del d.lgs 50/2016 e successive modifiche.Sono una procedura di scelta del contraente pensata per le amministrazioni che hanno l’esigenza di acquisire prodotti, servizi o lavori innovativi non ancora “disponibili” sul mercato.
CAP7.PA.LA17 (nuova)
Le PA programmano gli acquisti di beni e servizi innovativi per l’anno 2025.
Scadenza ottobre 2024.
CAP7.PA.LA18 (nuova)
I soggetti aggregatori utilizzano sistemi di e-procurement per la digitalizzazione degli appalti pubblici.
Scadenza giugno 2024.
CAP7.PA.LA19 (nuova)
Le PA aderiscono all’iniziativa “Syllabus per la formazione digitale” e promuovono la partecipazione alle iniziative formative sulle competenze di base da parte dei dipendenti pubblici, concorrendo al conseguimento dei target del PNRR in tema di sviluppo del capitale umano della PA e in linea con il Piano strategico nazionale per le competenze digitali.
Aderire non è più una scelta (qui il progetto https://www.competenzedigitali.gov.it/syllabus-delle-competenze/che-cose.html) ma soprattutto viene spinta la promozione alla partecipazione delle iniziative per tutti i dipendenti pubblici.
CAP7.PA.LA20 (nuova)
Le Regioni e le Province Autonome formalizzano il Piano Operativo di attuazione per il progetto “rete dei servizi di facilitazione digitale” (misura 1.7.2 del PNRR).
Partenza ottobre 2022.
CAP7.PA.LA21 (nuova)
Le Province e le città metropolitane costituiscono “Centri di competenza” per l’innovazione per supportare i processi di transizione al digitale degli enti locali del territorio, in particolare con riferimento a iniziative di formazione e alfabetizzazione digitale.
Da gennaio 2023, Solo per province e città metropolitane.
CAP7.PA.LA16 (modificata)
Le PA, in funzione delle proprie necessità, utilizzano tra i riferimenti per i propri piani di azione quanto previsto nel Piano operativo della strategia nazionale per le competenze digitali aggiornato 2022.
Anticipata da aprile a marzo 2023.
CAP7.PA.LA22 (nuova)
Le PA, in funzione delle proprie necessità, utilizzano tra i riferimenti per i propri piani di azione quanto previsto nel Piano operativo della strategia nazionale per le competenze digitali aggiornato 2023.
Partenza marzo 2024.
CAP8.PA.LA07 (modificata)
Le PA che hanno nominato il RTD aderiscono alla piattaforma di community      
La community indicata è ReTe Digitale.
CAP8.PA.LA34 (nuova)
Le PA aderenti alla community degli RTD possono proporre ad AGID l’attivazione di comunità digitali territoriali/tematiche all’interno di ReteDigitale.gov.it
Partenza da ottobre 2022.
CAP8.PA.LA35 (nuova)
Le PA promotrici di comunità digitali territoriali/tematiche attivate all’interno di ReteDigitale.gov.it individuano un referente per le attività di animazione territoriale e di condivisione tematica nella community, anche ai fini del relativo monitoraggio.
Partenza da ottobre 2022.
CAP8.PA.LA10 (modificata)
Le PA, attraverso i propri RTD, partecipano alle survey periodiche sui fabbisogni di formazione del personale, in tema di trasformazione digitale.
Partenza da dicembre 2022.
CAP8.PA.LA36 (nuova)
Le PA partecipanti al Laboratorio e che hanno adottato modelli organizzativi/operativi per l’Ufficio Transizione Digitale condividono le esperienze, gli strumenti sviluppati e i processi implementati.
Partenza da gennaio 2023.
CAP8.PA.LA37 (nuova)
Le PA partecipanti al Laboratorio che hanno nominato RTD in forma associata condividono le esperienze, gli strumenti sviluppati e i processi implementati.
Partenza da gennaio 2023.
CAP8.PA.LA38 (nuova)
Le PA possono partecipare alla sperimentazione dei modelli organizzativi/operativi e degli strumenti elaborati all’interno del Laboratorio.
Partenza da maggio 2024.
CAP8.PA.LA28 (modificata)
Le PA panel partecipano alle attività di monitoraggio del Piano triennale secondo le modalità definite da AGID.
Entro dicembre 2022 .
CAP8.PA.LA31 (modificata)
Le PA panel partecipano alle attività di monitoraggio del Piano triennale secondo le modalità definite da AGID.
Entro dicembre 2023.
CAP8.PA.LA39 (nuova)
Le PA coinvolte nell’analisi della Spesa ICT partecipano alle attività di monitoraggio del Piano triennale secondo le modalità definite da AGID.
Entro dicembre 2024.

Conclusioni

È ormai chiaro che, con questi aggiornamenti annuali, una pubblica amministrazione non può più considerare il piano triennale come un adempimento burocratico (pura lettura e “formalizzazione” tramite approvazione) ma bensì come strumento di base per creare la propria pianificazione di breve-medio termine.

Il PNRR risolverà (per molte PA che hanno voluto/potuto accedere agli avvisi) il “problema” delle risorse, ma c’è comunque da considerare che in moltissimi piccoli enti (compresi quelli non economici) il Responsabile per la Transizione Digitale nella maggior parte dei casi non ha le competenze richieste anche solo per la semplice interpretazione delle azioni da compiere.

Traspare nel nuovo piano 2022-2024 un impegno di AGID, DTD ed altri stakeholder, di affiancare questi RTD tramite sessioni di formazione e laboratori (vds capitolo 8) oltre a spingere raggruppamenti territoriali (città metropolitane e province) nel lavoro di supporto in loco, ma temiamo che questo avrà impatti solo nel medio termine.

Rimane valido quanto detto all’inizio: la continuità del piano è un valore, come è un valore l’integrazione con il PNRR. Si tratta di rimboccarsi le maniche e fare il possibile, sia in relazione al Piano Triennale che al PNRR, consapevoli che le risorse ci sono, le competenze mancano, il bisogno di servizi migliori è presente sia in cittadini che imprese e la sfida del PNRR è di tutti e per tutti.

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