I Programmi della Politica di Coesione europea contribuiscono a sostenere e finanziare la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Strategic Technologies for Europe Platform – STEP) istituita dalla Commissione europea per affrancare l’UE dalla dipendenza tecnologica verso Paesi terzi. La Regione Campania, attraverso la riprogrammazione del PR Campania FESR 2021-2027, ha destinato 581 milioni di euro al sostegno della competitività del proprio sistema industriale, contribuendo in maniera significativa a rendere l’Italia la nazione europea che ha aderito maggiormente a STEP
4 Luglio 2025
L’Unione Europea si trova dinanzi a una sfida: affrancarsi dalla dipendenza tecnologica da Paesi terzi, come Stati Uniti, Cina e Corea, e rafforzare la propria competitività industriale. Per rispondere a questa esigenza, la Commissione Europea ha lanciato nel 2024 la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP), iniziativa che mira proprio a questi obiettivi. La piattaforma mira a sostenere non il semplice acquisto di sistemi o attrezzature tecnologicamente avanzate, ma lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche in tre settori strategici principali: digitale e deep-tech, tecnologie pulite e biotecnologie. Per “tecnologia critica” si intende un’innovazione ad elevato potenziale economico che possiede almeno due delle seguenti caratteristiche: è emergente, all’avanguardia, innovativa oppure contribuisce a ridurre o prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione.
Un ruolo fondamentale in questo ambizioso progetto è svolto dai Programmi della Politica di Coesione europea, che contribuiscono a sostenere e finanziare la piattaforma.
Risorse finanziarie e impegno italiano
L’Italia ha dimostrato un impegno finanziario significativo per STEP. Le risorse programmate ammontano a circa 3,2 miliardi di euro, rappresentando il 48% delle risorse complessivamente programmate in Europa per STEP. Questo dato pone l’Italia molto al di là di altri paesi europei, come la Polonia (che ha dedicato solo 25 milioni di euro a STEP, principalmente per un ospedale, una scelta molto diversa da quella che si sta facendo in Italia) o la Francia e la Germania, e si avvicina solo alla Romania con 1,5 miliardi di euro. Le risorse finanziarie che sostengono la piattaforma in Italia derivano dalla riprogrammazione di fondi di coesione provenienti da:
- Il Programma Imprese Innovazione e Competitività del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo programma ha destinato 602 milioni di euro all’Asse 1.6 di STEP.
- Nove Programmi regionali, di cui cinque del Mezzogiorno.
- A marzo 2025, altri cinque programmi (Piemonte, Toscana, Molise a livello regionale; e due programmi nazionali: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Programma Nazionale Giovani Donne e Lavoro, e Ministero dell’Istruzione e del Merito – Programma Nazionale Scuola e Competenze) hanno richiesto l’adesione, portando il totale delle risorse riprogrammate dall’Italia per STEP a oltre 4 miliardi di euro. Le risorse provenienti dai nuovi programmi nazionali saranno in gran parte Fondo sociale europeo Plus (FSE+), destinate a rafforzare le competenze della forza lavoro impegnata nelle imprese dei settori strategici. Queste risorse andranno ad aggiungersi ai finanziamenti FESR già largamente assegnati a STEP, in particolare dai programmi delle regioni del Sud, ampliando così il sostegno sia agli investimenti produttivi sia alla crescita delle competenze professionali.
Ruolo delle politiche di coesione e programmi
Con STEP, è possibile lavorare anche con le grandi e medie imprese, un aspetto fondamentale per la politica industriale europea. La riprogrammazione rapida della Carta degli aiuti a finalità regionale ha permesso un aumento delle agevolazioni, rendendo gli investimenti più appetibili in queste aree.
Un meccanismo importante legato a STEP è lo “Step Seal”, un’etichetta rilasciata dalla Commissione Europea a progetti che si sono classificati con successo nelle graduatorie dei cinque programmi a gestione diretta (Horizon, Defense Fund, Digital Europe, Innovation Fund) e che contribuiscono alla piattaforma.
Le imprese che ottengono lo Step Seal beneficiano di un accesso semplificato ai finanziamenti dell’Unione, accesso diretto ai finanziamenti dei programmi della politica di coesione, e una maggiore visibilità sul portale STEP, attirando finanziamenti pubblici e privati. Attualmente, 28 progetti italiani hanno ottenuto lo Step Seal, principalmente nel Centro-Nord.
Il Dipartimento per le Politiche di Coesione per il Sud svolge un ruolo come punto di contatto nazionale STEP, facilitando l’interlocuzione con la Commissione Europea, promuovendo e monitorando l’attuazione dei progetti, e supportando il raccordo tra i progetti con Step Seal e le amministrazioni regionali e nazionali. Il Dipartimento ha inoltre lanciato una campagna di comunicazione integrata per massimizzare la visibilità delle opportunità offerte da STEP, attraverso un sito web vetrina, canali social dedicati e spot video e radio.
Il contributo della Regione Campania
La Regione Campania ha assunto una decisione forte, riprogrammando da subito sulla priorità 16 specifica di STEP tutto il 15% della flessibilità del suo PR Campania FESR 2021-2027, destinando oltre 581 milioni di euro a queste misure. Questo investimento significativo contribuisce a rendere l’Italia la nazione europea con la maggiore adesione a STEP. La Campania è stata anche citata come esempio a livello europeo per il suo lavoro sul quantum computer.
La Regione Campania ha messo in campo un “grande laboratorio” in termini di capacità amministrativa per gestire questa sfida ambiziosa. È stato istituito un gruppo di lavoro apposito che ha sviluppato uno strumento agile per valutare la compatibilità con STEP dei progetti già presentati su bandi precedenti, confermando l’affinità di molte proposte imprenditoriali con la nuova piattaforma. L’obiettivo è supportare imprese che ambiscono a una crescita che incida sulla crescita europea, non solo sulla crescita diretta della singola impresa. Si è cercato di invertire il paradigma, inserendo già a monte dei bandi le caratteristiche inderogabili delle proposte, per garantire semplificazione e stabilità nelle fasi successive di finanziamento e certificazione della spesa.
La Campania ha già mobilitato risorse attraverso bandi attivi:
- Un bando da 50 milioni di euro, dedicato ai tre settori strategici di STEP (tecnologie digitali e deep tech, tecnologie verdi, biotecnologie). Questo avviso si rivolge sia a piccole e medie imprese che a grandi imprese, una delle grandi novità degli avvisi STEP.
- Un bando specifico da 10 milioni di euro dedicato al settore aerospaziale, focalizzato sulle tecnologie digitali e deep tech e sulle tecnologie green.
Entrambi i bandi, aperti alla presentazione delle domande a giugno 2024, sono strutturati su una combinazione di investimenti produttivi e attività di ricerca e sviluppo. Il nucleo degli interventi è rappresentato dagli investimenti in beni materiali e immateriali finalizzati alla messa in produzione di nuove tecnologie, prevedendo attività di ricerca e sviluppo propedeutiche alla messa sul mercato. I progetti devono avere un livello di maturità tecnologica (TRL) sufficientemente avanzato per arrivare al perfezionamento e alla messa in produzione. Un vantaggio significativo offerto da STEP è la possibilità di incrementare l’intensità di aiuto del 10% per gli investimenti produttivi in regioni come la Campania, che rientrano nelle aree di convergenza.
È fondamentale notare che la Campania ha investito 100 milioni di euro nell’acquisizione di tecnologie quantistiche. Tuttavia, tali acquisizioni da sole non bastano per rientrare in STEP; è necessario completare il percorso attraverso il coinvolgimento diretto delle imprese che dovranno sviluppare nuovi processi industriali (es. cybersecurity) grazie a queste tecnologie. Questo sottolinea la centralità dello sviluppo e della fabbricazione nell’ambito di STEP.
Prospettive future
A livello nazionale, oltre agli interventi della Campania, altri programmi hanno lanciato avvisi. Tra questi, il Programma Nazionale Imprese Innovazione e Competitività ha attivato tre iniziative principali: i mini contratti di sviluppo (ancora aperti, che combinano risorse STEP e ordinarie per PMI), i contratti di sviluppo in chiave STEP (strumento noto e flessibile), e un nuovo avviso del Fondo Crescita Sostenibile focalizzato sulla ricerca (che ha già ricevuto un elevato numero di domande). Si spera che il nuovo regolamento della Mid-Term, la cui adozione finale è attesa entro fine luglio, possa dare un’ulteriore spinta all’adesione a STEP e all’aumento delle percentuali allocate dalle regioni.
In sintesi, le Politiche di Coesione, attraverso iniziative come STEP, stanno dimostrando che competitività e coesione non sono alternative, ma devono coesistere e sostenersi reciprocamente, rafforzando il quadro europeo. L’Italia, con l’esempio della Campania, si pone come laboratorio per dimostrare l’efficacia di questa sinergia.
Rivedi la puntata della Rubrica a cura della Regione Campania, organizzata nell’ambito di FORUM PA 2025.