Spettro radio, nuova priorità UE: ecco la roadmap

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linea con il dispiegamento del 5G e per sfruttare le potenzialità di
internet of things, la Commissione europea intende definire entro il 30
giugno 2017 un calendario comune per rendere disponibile la banda dei
700 MHz al broadband mobile entro il 30 giugno 2020 in tutti gli Stati
membri

8 Febbraio 2016

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Fulvio Ananasso, Stati Generali dell'Innovazione

La velocità delle reti mobili è in costante crescita dalla loro attivazione per usi personali. Le comunicazioni analogiche del TACS (c.d. “1G”, prima generazione mobile) nei primi anni ’90 hanno lasciato il passo a quelle digitali del 2G (GSM) e 2,5G (GPRS) alla fine degli anni ’90, seguite da UMTS / HSPA (3G / 3,5G) all’inizio degli anni 2000 e più recentemente da LTE (4G). Si è passati da trasmissioni a 14,4 kbps (GSM), a 384-14.400 kbps (UMTS / HSDPA) fino alle centinaia di Mbps con LTE Advanced (LTE-A[1]) o LTE-U[2] (long term evolution for unlicensed spectrum ). LTE-U prevede l’uso combinato dello spettro LTE licenziato con quello non licenziato Wi-Fi a 5 GHz — licensed assisted access (LAA1), in fase di sperimentazione in Olanda[3], Germania[4], ecc.

Le tecnologie wireless permettono pertanto velocità di trasmissione sempre più elevate, che ‘inseguono’ quelle delle reti fisse con un ritardo più o meno costante di circa cinque anni, rendendo sempre più rilevante il wireless come componente importante delle reti ultrabroadband[5]. La rete di fibre ottiche che gli operatori stanno gradualmente dispiegando nelle città, sia verso gli armadi di distribuzione vicino agli edifici ( fiber-to-the-cabinet, FTTCab) che verso gli edifici ( fiber-to-the-building, FTTB), potrebbero trarre vantaggio dalla tecnologie radio per coprire l’ultimo tratto (“verticale”) del collegamento fino a casa dell’utente, ove si ritenga difficoltoso o non conveniente l’utilizzo di tecnologie cablate FTTH ( fiber-to-the-home) — ad esempio, utilizzando tecnologie quali le “ femtocelle[6]. Come sottolineato in precedenza, le tecnologie LTE permettono di raggiungere velocità dell’ordine del Gbps, ancorché le capacità di banda disponibili in ogni singola cella radio vadano suddivise tra gli utenti presenti in quella cella. Diverse decine di Mbps potrebbero pertanto essere disponibili ad ogni device, del tutto paragonabili a quanto di fatto fornito oggi dalla rete fissa — ADSL2+, VDSL, ecc.

Di conseguenza, le tecnologie di rete fissa e di rete mobile possono coesistere per l’infrastrutturazione a banda ultralarga del Paese, posto che si rendano disponibili nuove bande di frequenza per i servizi broadband mobile attuali (4G) e futuri (5G). Incidentalmente, mentre il traffico 3G e 4G è essenzialmente generato da smartphone e tablet, il 5G avrà bisogno di tecnologie avanzate e sufficiente capacità per connettere in rete sensori machine-to-machine / internet of things (M2M / IoT). Le Telco hanno pertanto bisogno di nuovo spettro RF per sostenere il traffico crescente sulle loro reti, specialmente nelle bande più attraenti dal punto di vista della propagazione elettromagnetica — ad esempio la c.d. “banda 700 MHz” (694-790 MHz), attualmente occupata dalle TV, dopo quella 800 MHz ricavata dal dividendo digitale per LTE.

Del resto, i sistemi che detengono al momento ampie porzioni di spettro estremamente preziose, per motivi tecnologici e propagazione del segnale, non sempre le utilizzano in modo efficiente. Oltre alla riallocazione di tali bande a servizi di maggior ‘valore’, si potrebbe considerare l’impiego di tecnologie innovative e politiche di uso dinamico delle frequenze, secondo modelli regolamentari che consentano una condivisione intelligente delle frequenze, ad esempio mediante tecnologie cognitive ( licensed shared access, LSA[7]) e quant’altro consentito dagli sviluppi della tecnologia.

La recente ITU World Radio Communications Conference 2015 (WRC-15, Ginevra, 2-27 Novembre 2015), come soluzione di compromesso tra le diverse argomentazioni dei Broadcaster e delle Telco, ha destinato in modo esclusivo la banda 700 MHz al broadband mobile dal 2023. Il rapporto Pascal Lamy (ex Commissario UE al Commercio) fissava al 2022 il limite ultimo per la migrazione della banda 700 MHz alle Telco, ma la Commissione UE intendeva anticiparlo al 2020 prima ancora delle decisioni della WRC-15, e ora lo considera uno degli obiettivi prioritari da definire nel 2016 [8] – insieme ai temi relativi a e-commerce e geo-blocking[9]. In linea con il dispiegamento del 5G e per sfruttare le potenzialità di internet of things (ad es. nello sviluppo di nuovi servizi ad alto valore socio-economico come e-health, connected car, ecc.), la Commissione intende definire entro il 30 giugno 2017 un calendario comune per rendere disponibile la banda dei 700 MHz al broadband mobile entro il 30 giugno 2020 [10] in tutti gli Stati membri. Questi dovranno pubblicare piani nazionali relativi alla copertura di rete e alla liberazione dei 700 MHz, e concludere entro la fine del 2017 gli accordi di coordinamento transfrontaliero [11].

Una tale accelerazione potrebbe anche essere intesa a evitare problemi di coordinamento nella banda dei 700 MHz tra Paesi limitrofi quali Francia e Italia a seguito della WRC-15[12]. Infatti alcuni Paesi, tra cui la Francia, hanno già assegnato tale banda ai servizi broadband mobile, la cui operatività è prevista entro il 2017. Il nostro Paese – incidentalmente piuttosto attivo nelle sperimentazioni LSA (2,3 GHz), assegnazione della banda L ai servizi LTE (inizi 2016), assegnazione della banda 3,6-3,8 GHz per il fixed wireless access (FWA), ecc. – ha acquisito un notevole potere negoziale sull’uso della banda 700 MHz a seguito della WRC-15, che ha stabilito da un lato di destinare tale banda al broadband mobile dal 2023, dall’altro di garantire la protezione (almeno fino a quella data) degli impianti TV già coordinati a livello internazionale nella stessa banda. I Paesi limitrofi – Francia in testa – potrebbero ragionevolmente temere che i nostri segnali TV provochino interferenze a LTE a 700 MHz in Costa Azzurra, Corsica, Slovenia, ecc., e che l’Italia si senta legittimata a negoziare da una posizione forte l’eventuale spegnimento anticipato dei propri impianti, rinunciando alla protezione di 8 anni degli impianti legittimamente coordinati, ma cercando di ottenere protezioni e contropartite sugli altri (numerosi) impianti TV non coordinati [13].

L’Europa potrebbe giocare un ruolo fondamentale nelle politiche di armonizzazione dello spettro e assegnazione di nuova capacità per sostenere la domanda di banda larga mobile. Nonostante i buoni risultati ottenuti dall’UE nell’armonizzazione dello spettro e assegnazione di nuova capacità per la banda larga mobile alla WRC-15, gli Stati membri non hanno espresso una posizione unitaria sull’argomento, mentre l’avvento del 5G / IoT, con la necessità di nuove frequenze coordinate e standard regionali condivisi, richiederà il massimo livello di consenso politico e policy unitarie sullo spettro. Queste ultime non dovrebbero pertanto restare di sostanziale competenza degli Stati membri, pena l’irrilevanza dell’Europa nelle decisioni sull’armonizzazione dello spettro a livello globale e lo stallo nell’implementazione del digital single market (DSM). Andrup Ansip, Vicepresidente della Commissione UE e Commissario per il digital single market, ha ribadito in un tweet del 2 febbraio u.s.: “ Managing radio frequencies in 28 different ways in EU cannot work with #DSM. Need coordination for #700mhz. See: http://bit.ly/23GKVEm Managing radio frequencies in 28 different ways in EU cannot work with DSM. Need coordination for 700 MHz [14].



[3] Mobile Europe : “Vodafone Netherlands trials LAA on commercial network”, http://www.mobileeurope.co.uk/press-wire/vodafone-netherlands-trials-laa-on-commercial-network

[4] Mobile Europe: “Deutsche Telekom, Qualcomm hold LAA demo in Nuremberg”, http://www.mobileeurope.co.uk/press-wire/deutsche-…

[5] AGCOM: “Il programma di ricerca ISBUL”, http://www.agcom.it/il-programma-di-ricerca-isbul

[6] V. Chandrasekhar, J. G. Andrews, A. Gatherer: “Femtocell Networks: A Survey” , http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/0803/0803.0952.pdf

[7] Digital Europe: “Digital Europe Position Paper on Licensed Shared Access (LSA) Common Understanding, Status & Next Steps” , http://www.digitaleurope.org/DesktopModules/Bring2mind/DMX/Download.aspx? Command=Core_Download&EntryId=519&PortalId=0&TabId=353

[8] Opening 700 MHz to operators tops Digital Single Market agenda, says Brussels, http://mobileeurope.co.uk/press-wire/opening-700mhz-to-operators-tops-digital-single-market-agenda-says-brussels

[9] P.Anastasio: Digital Single Market: Geoblocking, 700 MHz ed e-commerce priorità UE”, https://www.key4biz.it/digital-single-market-geobl…

[10] Commission proposes to boost mobile internet services with high-quality radio frequencies, http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-207_en….

[11] P. Anastasio: “5G, la UE accelera: 700 MHz al mobile entro il 2020”, https://www.key4biz.it/5g-la-ue-accelera-700-mhz-a…

[12] P. Anastasio: “Frequenze 700 MHz, cresce il pressing sull’Italia. Serve strategia nazionale”, https://www.key4biz.it/frequenze-700-mhz-cresce-il-pressing-sullitalia-serve-strategia-nazionale/

[13]A. Sassano: “Frequenze alla banda larga: cambia tutto dopo la Conferenza Mondiale”, http://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/freque…

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