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Un’estate calda…tra nuovi contratti e luoghi di lavoro poco vivibili

Un’estate calda…tra nuovi contratti e luoghi di lavoro poco vivibili
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La PA è in una fase di profonda evoluzione. Tra i temi centrali per le persone che lavorano nelle organizzazioni pubbliche, ci sono i nuovi contratti collettivi e l’adozione di misure di flessibilità per il benessere organizzativo. Ne parliamo in questa puntata della Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, e realizzata in collaborazione con FPA

4 Luglio 2025

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Redazione FPA

Un’estate calda…tra nuovi contratti e luoghi di lavoro poco vivibili

Comparto sanità: cosa prevede il nuovo contratto

Il comparto Sanità ha visto la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo (2022-24) il 18 giugno, dopo 15-16 mesi di trattative complesse. L’accordo, reso possibile dal raggiungimento della maggioranza sindacale, interessa 580.000 dipendenti, includendo non solo infermieri ma anche altre professioni sanitarie e il personale amministrativo. Prevede un incremento medio mensile di 172 euro e introduce istituti importanti come l’estensione del buono pasto in smart working per il personale amministrativo e la settimana corta facoltativa. Sebbene molto resti da fare, in particolare per le condizioni degli infermieri, dipendenti anche dal numero effettivo di professionisti disponibili, è già stato sottoscritto l’accordo quadro per la definizione dei comparti e delle aree, atto propedeutico alla prossima tornata contrattuale 2025-27, con risorse già stanziate.

Mentre il contratto Sanità attende la sottoscrizione definitiva tra fine settembre e inizio ottobre, e quello dei dirigenti delle funzioni centrali si spera entro luglio, le trattative per enti locali e istruzione/ricerca rimangono aperte, con sfide significative.

Flessibilità: uno strumento contro il caldo asfissiante?

Sul fronte della flessibilità, in un’estate di caldo asfissiante, il tema del benessere organizzativo emerge con urgenza. Gli strumenti di flessibilità previsti nei contratti collettivi, come lo smart working e la settimana corta, diventano risorse preziose. L’aumento dei giorni di lavoro da casa può ridurre significativamente i disagi legati agli spostamenti nelle grandi città. La settimana corta può attenuare gli effetti del caldo eccessivo. Questi strumenti non devono essere visti come meri adempimenti, ma come scelte strategiche al servizio del benessere del dipendente e dell’efficienza organizzativa. È fondamentale la capacità dirigenziale di interpretare e applicare queste regole con flessibilità, per venire incontro a situazioni oggettive molto complicate e di lunga durata. Quanto avviene nel settore privato deve trovare piena applicazione anche nel pubblico, dimostrando che la cura per il personale è imprescindibile.

Contributo alla Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo, Presidente ARAN

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