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Intervento di Giovanni Urbani al convegno “Valutazione delle performance: guardare indietro, vedere avanti”

Intervento di Rosario Trefiletti

Valutazione delle performance: guardare indietro, vedere avanti

Valutazione delle performance, individuale ed organizzativa: cosa è avvenuto negli ultimi sette anni, dalla costruzione della ambiziosa ed innovativa Riforma Brunetta ad oggi, con quella in itinere Renzi-Madia? Due visioni a confronto?
“Merito e talento sono di sinistra” (Premier, settembre 2014), sarà vero? Il problema comunque non è prioritariamente questo, ma un altro, ben più importante. Oggi abbiamo all’attenzione una “nuova” proposta di regolamentazione in materia di misurazione e valutazione delle performance, diretta alla semplificazione, alla integrazione con altri strumenti e all’efficacia.
Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni o no? E con quali risultati e impatti? E adesso dove stiamo andando?
La valutazione è sempre un’azione positiva, tesa a dare un giudizio su qualcosa, per un fine decisionale: niente a che fare con controlli e sanzioni. Essa favorisce l’apprendimento e la conoscenza, il miglioramento continuo. Non è possibile migliorare la p.a. se non con il capire e il replicare quello che funziona meglio, ma anche dai fallimenti, parziali o totali che siano, per correggere in base ai risultati riscontrati.
Ma in tutti questi 7 anni lo abbiamo capito e posto rimedio?
Avevamo un’agenzia nazionale per la valutazione (finalmente!) e oggi non c’è più, tornando quasi a zero, come nella ruota: dalla Funzione Pubblica alla CiVIT, alla A.N.AC., alla Funzione Pubblica. E’ stato per molti un semifallimento, registrando il cambio di rotta ed il ritorno stanco alla base: ma cosa abbiamo raccolto di buono e cosa dobbiamo correggere e ricostruire?
Valutare le performance, organizzativa ed individuale, non significa certo semplice osservanza di “procedure”, ma capacità di produrre cambiamento in avanti per tutti i cittadini, interni ed esterni alla pubblica amministrazione.

Intervento di Stefano epifani al convegno “Che fine ha fatto la Spending Review?”

Intervento di Roberta Lotti al convegno “Che fine ha fatto la Spending Review?”

Che fine ha fatto la Spending Review?

Presentando il libro “Il vincolo stupido” di Marcello Degni e di Paolo De Ioanna, il convegno si propone di affrontare con gli autori ed altri autorevoli relatori il tema della spending review sotto il profilo metodologico e del suo intreccio con la decisione di bilancio. La tesi degli autori è che esista un nesso imprescindibile tra crescita dell’economia e controllo dell’equilibrio della finanza pubblica. E che questa connessione sia offuscata da un assetto procedurale dominato da categorie giuridico-contabili che non riescono mai a coniugarsi con una valutazione fine e nitida degli obiettivi e dei risultati economici e finanziari che le diverse politiche settoriali intendono conseguire.

Intervento di Marcello Degni al convegno “Che fine ha fatto la Spending Review?”

Intervento di Paolo De Ioanna al convegno “Che fine ha fatto la Spending Review?”

Intervento di Rita Tenan al convegno “Gestione documentale e conservazione alla luce delle nuove regole tecniche”

Intervento di Luca Di Roma al convegno “Gestione documentale e conservazione alla luce delle nuove regole tecniche”

Intervento di Andrea Lisi al convegno “Gestione documentale e conservazione alla luce delle nuove regole tecniche”

Intervento di Daniele Vespa al convegno “Gestione documentale e conservazione alla luce delle nuove regole tecniche”