A Palermo la Sicilia che innova con le politiche di coesione

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Misurazione, impatto e collaborazione sono le parole chiave emerse dal convegno “Transizione digitale e green”, che si è tenuto ieri, 3 luglio, all’Università di Palermo, come tappa del progetto europeo “COINS – COhesion INnovation Stories”. Attraverso testimonianze su innovazione urbana, transizione energetica e sanità digitale, è emerso il ruolo strategico delle politiche di coesione nel trasformare i territori e migliorare concretamente la vita dei cittadini

4 Luglio 2025

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Redazione FPA

Una mattinata di dialoghi, visioni e testimonianze concrete. Il 3 luglio, all’Università degli Studi di Palermo, si è tenuto il convegno “Transizione digitale e green. Con le politiche di coesione innoviamo la Sicilia”, tappa del progetto europeo COINS – COhesion INnovation Stories, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Digital360 GOV insieme a FPA e Nextwork360. Al centro dell’evento, realizzato in collaborazione con la Regione Siciliana, tre grandi sfide: innovazione urbana, transizione energetica e sanità digitale, raccontate attraverso progetti e pratiche sostenute dai fondi di coesione europei.

La giornata ha rappresentato un’occasione per mettere in luce il ruolo concreto delle politiche di coesione nel trasformare i territori, valorizzando progettualità già attive in ambito digitale, ambientale e sanitario.

Nella sessione introduttiva, Vincenzo Falgares, Dirigente Generale del Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, ha evidenziato come la politica di coesione abbia avuto un ruolo determinante nel Mezzogiorno nel rafforzare la capacità dei territori di svilupparsi in modo autonomo e strutturato. Ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare la comunicazione sui risultati raggiunti, anche in chiave strategica, per consolidare il sostegno a questi strumenti a livello europeo. La sessione ha offerto anche un approfondimento sulla metodologia del progetto COINS, illustrata da Maria Orlacchio, e un inquadramento dei suoi obiettivi, a cura di Paolo De Nigris.

Tre parole chiave – misurazione, impatto e collaborazione – sintetizzano i contributi emersi nel corso della mattinata.
Misurazione è stata richiamata più volte come elemento cruciale per valutare l’efficacia delle politiche pubbliche: superare la logica del solo avanzamento della spesa e adottare criteri in grado di restituire il valore generato per i cittadini rappresenta oggi una necessità strategica. L’attenzione si sposta così sui risultati tangibili, sulla capacità di incidere concretamente sulla qualità della vita, sull’ambiente e sull’organizzazione dei servizi.

Accanto alla misurazione, si è dato spazio all’impatto delle politiche di coesione, reso evidente da una serie di testimonianze progettuali: dagli interventi di efficientamento energetico e infrastrutture digitali per le città, alle comunità energetiche basate su fonti rinnovabili, fino a grandi opere come la stazione elettrica al servizio della rete siciliana. In ambito sanitario, l’innovazione digitale è stata presentata come leva fondamentale per ridurre le disuguaglianze territoriali, migliorare l’accesso alle cure e rafforzare l’equità del sistema, soprattutto nelle aree interne e meno servite.

A fare da filo conduttore trasversale, la parola collaborazione. È emersa con forza la consapevolezza che nessuna trasformazione profonda può compiersi senza un dialogo strutturato e costante tra pubbliche amministrazioni, università, imprese e comunità. Costruire reti di cooperazione, anche attraverso strumenti come i partenariati pubblico-privati o le filiere della ricerca applicata, è condizione necessaria per rendere le innovazioni durature, accessibili e capaci di generare valore collettivo nel tempo.

A moderare i panel sono stati Gianni Dominici, Amministratore Delegato di FPA, e Carla Scaramella, esperta di progettazione e innovazione. Hanno partecipato al dibattito Dario Cartabellotta, Andrea Pace, Massimo Rizzuto, Giuseppe Ammavuta, Eleonora Riva Sanseverino, Stefano Tosi, Massimiliano Maisano ed Elita Schillaci, ognuno con il proprio contributo sui progetti, le sfide e le opportunità che le politiche di coesione stanno abilitando nei rispettivi ambiti.

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