A Livorno il taglio della spesa è uno sforzo collettivo, anzi un vero e proprio concorso

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Con lo slogan “Partecipiamo tutti alla spending review” l’amministrazione della città toscana ha lanciato un’iniziativa che prevede il coinvolgimento di tutti i suoi impiegati, chiamati a riunirsi in gruppi di lavoro per tentare di formulare progetti concreti e concorrere ad un risparmio che, per i prossimi quattro mesi, dovrebbe ammontare ad almeno 5 milioni di euro. Come premio non sono previsti stanziamenti in denaro o promozioni, ma “semplicemente” attestati di merito. Secondo il sindaco Cosimi si tratta di uno sforzo che deve essere compiuto “per evitare di essere costretti alla compressione dei servizi”. Presto un analogo contributo in termini di idee verrà richiesto anche a tutti i cittadini livornesi.

6 Settembre 2012

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Tiziano Marelli

Articolo FPA

È di queste ore la notizia – fra l’altro anticipata all’inizio del mese di agosto dai vertici della stessa amministrazione – che il Comune di Livorno ha deciso di intervenire in maniera decisa in materia di contenimento della spesa, come imposto dalle recenti indicazioni del Governo. Infatti, dopo i propositi che erano stati solo prospettati e annunciati in piena estate, si è ora entrati nella fase più operativa, e l’amministrazione comunale toscana lo ha fatto per bocca del suo sindaco, Alessandro Cosimi, che nella recentissima seduta consiliare di mercoledì 5 settembre, in un lungo intervento, ha annunciato le linee guida di quello che è stato definito, con uno slogan semplice e chiaro, il progetto “Partecipiamo tutti alla spending review”. E non si tratta solo di un’enunciazione dettata dalla speranza, ma di un vero e proprio concorso riservato agli impiegati comunali per incentivarli al taglio delle spese e al risparmio più in generale della macchina comunale

Secondo quanto calcolato, il Comune in questione dovrebbe arrivare a risparmiare nell’immediato futuro (nel periodo compreso fra questo mese di settembre e la fine dell’anno) circa 5 milioni di euro, che per una città come Livorno – come per tantissime altre, del resto – non sono certo noccioline. Quindi, la scelta adottata è stata di non stare semplicemente “a piangersi addosso”, ma piuttosto quella – in termini operativi – di  chiamare tutti gli impiegati a riunirsi in gruppi di lavoro per tentare di formulare progetti concreti basati sul taglio della spesa pubblica. Il bello – davvero – è che in cambio non riceveranno denaro o promozioni,  ma “semplicemente” (!) un attestato di merito: una sorta di lode pubblica per aver contribuito al contenimento delle spese di bilancio. Nella valutazione dei progetti, che potranno essere presentati fino alla metà del mese di ottobre, saranno tenuti in conto i criteri di fattibilità ed economicità, ma soprattutto quelli di innovazione e intersettorialità: fattori considerati indispensabili per rendere efficiente e trasparente l’organizzazione comunale, oltre che contribuire a semplificarla nel migliore dei modi.

Secondo quanto dichiarato dal sindaco Cosimi, l’iniziativa è dovuta alla diretta conseguenza del taglio che la manovra governativa di agosto ha calato sulla sua amministrazione per il prossimo periodo: una scure, secondo il sindaco, talmente pesante da richiedere “uno sforzo collettivo che non può prescindere dal contributo di idee delle lavoratrici e dei lavoratori comunali, ovvero coloro i quali portando avanti concretamente i servizi dell’ente, si trovano quotidianamente a confrontarsi con le esigenze e i problemi dei cittadini ed hanno quindi il polso della situazione”, e secondo Cosimi deve essere compiuto “ogni sforzo per evitare di vederci costretti alla compressione dei servizi”. Per questo, oltre a chiedere l’apporto dei dipendenti comunali, verrà aperta “a breve sulla rete civica del Comune un’analoga richiesta di contributo di idee alla città”. Uno sforzo civico di grande impegno collettivo che il sindaco ritiene “propedeutico, soprattutto per iniziare il percorso sul bilancio 2013 del Comune, quando si dovranno affrontare ulteriori tagli”, che al momento sono stimabili – se nel calcolarli saranno applicati gli stessi parametri utilizzati in questa occasione – in un range variabile dai 6 a 7.8 milioni di euro. Questa prima richiesta di aiuto, quindi, fungerà anche da cartina di tornasole per verificare quale possa essere veramente la portata di un apporto creativo e fattivo da parte dei dipendenti e dei cittadini, un primo step operativo che servirà a stabilire se estendere, in futuro, l’iniziativa anche a diversi livelli di coinvolgimento.

Crediamo si tratti di una bella notizia per un’ottima iniziativa, adatta per rimarcare atteggiamenti di volontà positivi e propositivi in un periodo di grande criticità. Se la “partecipazione” deve partire in maniera condivisa, Livorno ha senz’altro dato un esempio di buona partenza. Il passo, ci sentiamo di poter dire, pare proprio compiuto nella giusta direzione. 

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