Competenze digitali, uno strumento per la trasformazione digitale e lo smart working

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Strumenti di assessment, analisi e sviluppo delle competenze, programmi di change management. Un percorso indispensabile non solo per rispondere alle strategie nazionali per le competenze digitali nella PA, ma anche in relazione alla nuova organizzazione del lavoro e alla possibilità di ricorrere allo smart working in modo sistematico e organizzato

23 Settembre 2020

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Giusi Miccoli

Strategic Advisor Politiche per lo sviluppo del personale e Formazione - LAZIOcrea

C

Valentina Campagnola

Dirigente Area Datore di lavoro, Promozione del benessere organizzativo e Servizi al personale di Regione Lazio

Photo by Avi Richards on Unsplash - https://unsplash.com/photos/Z3ownETsdNQ

La Commissione europea ha pubblicato qualche mese fa i risultati per il 2020 del Digital Economy and Society Index – DESI, l’indice che monitora le prestazioni digitali dell’Europa e dei paesi dell’UE in termini di competitività digitale. Per la dimensione “Servizi pubblici digitali” il nostro Paese si colloca al 19° posto, al di sotto della media Ue. Questa posizione è legata allo scarso livello di interazione online tra le autorità pubbliche e gli utenti: solo il 32% usufruisce attivamente di servizi online rispetto alla media Ue pari al 67%.

Questi dati testimoniano che il ritardo italiano deve essere colmato velocemente se si vuole consentire alla PA di portare a compimento il processo di modernizzazione e digitalizzazione della PA avviato negli ultimi anni per offrire a cittadini e organizzazioni servizi sempre più veloci ed efficaci. La trasformazione digitale, di cui si parla ormai quotidianamente, è proceduta però a rilento in ragione anche di una limitata cultura del digitale e dell’innovazione.

In questo contesto Regione Lazio – in collaborazione con LAZIOcrea – da alcuni anni sta operando per potenziare il profilo di competenze del personale in linea con le strategie e le politiche definite nell’ambito della visione programmatica regionale. Lo sviluppo delle competenze professionali, trasversali e digitali è fondamentale per consentire l’implementazione della visione programmatica e delle priorità di intervento declinate nello sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo del territorio laziale.

Oltre agli interventi formativi consolidati sulle competenze professionali e trasversali, da alcuni anni Regione Lazio ha avviato alcune sperimentazioni per lo sviluppo delle competenze focalizzandosi su due ambiti: “Agenda digitale” e “Competenze digitali”. Gli obiettivi principali dell’amministrazione regionale sono:

  • formare sulle Competenze digitali di base, relative alle capacità necessarie per operare in un contesto digitale utilizzando tecnologie e strumenti;
  • informare e orientare sul più ampio contesto della Trasformazione digitale, in modo da conoscere le traiettorie dell’innovazione e i processi presidiati dai professionisti ICT, che si occupano dell’attuazione e della promozione del cambiamento.

Tra le iniziative già realizzate da Regione Lazio:

  • il percorso formativo World Café per l’Agenda Digitale, realizzato tra il 2015 e il 2016, nato da due esigenze: coinvolgere i 2.000 dipendenti delle categorie A, B e C in incontri di aggiornamento e formazione; promuovere una diffusione sistemica e massiva dei temi inerenti l’Agenda Digitale e parallelamente sui temi della partecipazione, dell’apertura e della collaborazione tra cittadini e amministrazione;
  • i corsi – sulla piattaforma e-learning EDU.Lazio – sulla cultura e sulle competenze digitali: E-leadership, dedicato alle caratteristiche digitali manageriali e individuali di e-leader nelle PA; Qualità dei servizi web, dedicato alla qualità dei servizi web erogati dalle PA, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione online (entrambi i corsi sono stati rilasciati da Formez PA a titolo gratuito e hanno consentito di formare un’ampia platea di destinatari nel 2017);
  • il percorso formativo Olimpo: leadership e governo delle relazioni interne, inserito nel 2017 in una strategia di sviluppo organizzativo della dirigenza regionale tramite l’utilizzo del serious game Sfida all’Olimpo come Training Tool, una simulazione virtuale interattiva, che integra componente ludica e formativa, sviluppando competenze e abilità in un ambiente simulato e protetto e creando un’esperienza efficace e piacevole.

Nel 2019 Regione Lazio, nel corso del progetto sullo smart working, avviato in via sperimentale, ha ulteriormente rilevato la necessità di investire sull’accrescimento delle competenze digitali del personale nell’ottica dell’innovazione e di un complessivo miglioramento dell’organizzazione del lavoro e della digitalizzazione dei processi. Per questo motivo, in coerenza con quanto realizzato negli anni scorsi, all’inizio del 2020 il Piano formativo di Regione Lazio presentava tra gli obiettivi:

  • attivare processi interni di cambiamento organizzativo e della cultura amministrativa;
  • accompagnare i processi di riorganizzazione del lavoro, degli edifici e degli spazi;
  • individuare il fabbisogno di personale (quantità) e di profili professionali (qualità) e sviluppare conoscenze e competenze professionali e digitali;
  • agire sulla valorizzazione del personale e sull’incremento della motivazione interna.

Relativamente allo sviluppo di conoscenze e competenze digitali in gennaio uno dei progetti chiave era il Progetto formazione «Competenze digitali», che prevedeva interventi sulle 5 aree del Syllabus del Dipartimento della Funzione Pubblica: Dati, informazioni e documenti informatici; Comunicazione e condivisione; Sicurezza; Servizi online; Trasformazione digitale.

Durante l’emergenza sanitaria Covid-19, in sede di riprogettazione del piano formativo, Regione Lazio ha colto l’occasione per aggiornare i contenuti del piano e ha messo a punto un modello di smart learning per avviare uno specifico percorso formativo per lo sviluppo delle competenze digitali. In linea, anche con quanto definito recentemente a livello nazionale: i documenti di pianificazione quali la “Strategia Nazionale per le competenze digitali” approvata lo scorso luglio e le “Linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza” del 15 settembre 2020, nonché con le recenti evoluzioni della legge 241/90, che orientano le attività delle PP.AA. e i rapporti con cittadini e imprese verso il digitale.

In questo contesto Regione Lazio ha avuto l’opportunità di partecipare, quale amministrazione pilota, alla fase sperimentale dell’iniziativa “Competenze digitali per la PA”, promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Governance e Capacità Istituzionale” 2014-2020, quale progetto innovativo che punta al consolidamento delle competenze digitali comuni a tutti i dipendenti pubblici, con l’obiettivo di accrescere la propensione complessiva al cambiamento e all’innovazione nella pubblica amministrazione.

Il Syllabus, come noto, prevede nella fase sperimentale un sistema di assessment online attraverso il quale verificare il possesso di un set di competenze chiave dei dipendenti e quindi delle amministrazioni. Per testare il sistema di assessment, la Direzione regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi si è fatta promotrice dell’iniziativa nei confronti delle altre Strutture regionali, individuando 100 dipendenti, non aventi profili ICT, diversificati per sesso, inquadramento (dirigenti e personale del comparto), età (tra i 45 e i 55 anni) e livello di istruzione (superiore/universitario), appartenenti a 5 diverse Direzioni regionali. Per illustrare l’iniziativa e meglio coinvolgere i dipendenti nella sperimentazione, Regione Lazio, in collaborazione con il DFP, ha individuato alcuni strumenti di comunicazione interna quali il webinar informativo, le newsletter e la rete intranet aziendale; l’interesse alimentato prima dell’avvio del percorso è stato un fattore abilitante per la buona riuscita del percorso sperimentale.

Il test, a cui i dipendenti hanno avuto accesso utilizzando la piattaforma del Dipartimento della Funzione Pubblica nel periodo 3-17 luglio 2020, si è basato sulle 5 aree di competenza descritte in dettaglio nel Syllabus “Competenze digitali per la PA” (Dati, informazioni e documenti informatici, Comunicazione e condivisione, Sicurezza, Servizi on-line, Trasformazione digitale), competenze per cui è stato rilevato il livello di padronanza per ciascuna area di competenza (base, intermedio e avanzato).

La partecipazione al percorso ha evidenziato dati interessanti che in forma aggregata rappresentano, per ogni area di competenza, il posizionamento del personale regionale rispetto ai punteggi “medi” ottenuti dalle altre amministrazioni sperimentatrici. In particolare, gli sperimentatori hanno, nel complesso, raggiunto un livello superiore alla media per le aree Comunicazione e condivisione, Sicurezza e Servizi on line, mentre per le aree Dati, informazioni e documenti informatici e Trasformazione digitale i risultati indicano un livello al di sotto della media.

La sperimentazione del Syllabus è stata una importante attività, che consentirà nei prossimi mesi di riflettere sui prossimi passi con riferimento al percorso di sviluppo delle competenze digitali. Gli obiettivi sono tre:

  • far accedere ad un percorso formativo di base il personale che ha partecipato alla sperimentazione, verificando la validazione del questionario di Dipartimento di Funzione Pubblica;
  • consentire a tutto il personale regionale di partecipare alla formazione di base;
  • procedere con l’attivazione di percorsi formativi specifici in funzioni dei profili e ruoli ricoperti.

Ai fini della creazione di una cultura del digitale e dell’innovazione l’integrazione tra strumenti di assessment e sviluppo delle competenze è quindi fondamentale per programmare interventi mirati sul livello di conoscenze e competenze possedute. In tal senso sarà di fondamentale importanza il percorso di integrazione con il sistema di analisi delle competenze e dei profili professionali, progetto in itinere che vedrà la conclusione nel primo semestre del 2021.

Un programma integrato di analisi e sviluppo delle competenze professionali e digitali e più in generale di change management diventa indispensabile non solo in coerenza con le strategie nazionali per le competenze digitali nella PA, ma anche in relazione alla nuova organizzazione del lavoro e delle sedi e spazi e, in particolare, alla possibilità di ricorrere allo smart working in modo sistematico e organizzato.

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