Le competenze digitali nella PA: il volano per la crescita e l’innovazione

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Una metamorfosi culturale e operativa che mette al centro le persone per orientare l’azione. Articolo scritto da Aurora Vastano, laureata magistrale in Amministrazioni e Politiche Pubbliche, che ha collaborato con FPA nell’organizzazione delle Academy a FORUM PA 2025

6 Giugno 2025

Foto di Norbert Braun su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/una-persona-che-tiene-una-mazza-da-baseball-uU8n5LuzpTc

Oltre 1900 partecipanti alle Academy di FORUM PA 2025 testimoniano una forte sensibilità per la formazione e, in particolare, per gli scenari più innovativi come quelli legati all’intelligenza artificiale. Dietro i numeri, un processo più profondo di radicale cambiamento culturale, accelerato da un quadro normativo sempre più chiaro: dalla Direttiva Zangrillo al Decreto PA.

La forte partecipazione riscontrata si muove in sintonia con il contesto normativo, delineando con chiarezza la direzione da intraprendere: formarsi e acquisire le cosiddette “e-competence” è oggi sia un atto dovuto – e imprescindibile – sia una scelta strategica. In un’ottica in cui il digitale rappresenta il mezzo abilitante alla trasformazione tecnologica, è essenziale cercare di “comprenderne l’imperativo[1]”, ossia riconoscere l’urgenza di approfondire conoscenze tali che possano fungere da motore per l’integrazione dei nuovi strumenti e processi.

Ciò implica la necessità che il contesto sociale venga guidato e orientato verso una vera cultura digitale, fondata sull’assorbimento di informazioni, di capacità critiche e operative, non semplicemente su una conoscenza di tipo nozionistico.

A riguardo la Direttiva Zangrillo, adottata il 14 gennaio 2025, ha tracciato un primo solco: ha orientato le persone verso un continuo aggiornamento di competenze e conoscenze, riscoprendo la dimensione valoriale della formazione come catalizzatore di produttività ed efficienza organizzativa. Il DDL Merito – approvato lo scorso marzo e in attesa di conversione – individua nel merito la possibile leva strategica, asserendo la centralità della misurazione della performance come strumento chiave per incentivare e valorizzare il lavoro del singolo. Infine, il recente Decreto PA (Legge n. 69/2025) rafforza con misure urgenti la capacità di reclutamento del personale nel settore pubblico. Questi provvedimenti normativi delineano un quadro in cui la PA assume oggi i contorni di una realtà sempre più attrattiva, innovativa e competitiva.

Le 36 Academy – ognuna della durata di 50 minuti – che si sono susseguite all’interno di FORUM PA 2025 hanno registrato oltre 1900 iscritti, configurandosi come una preziosa occasione per cogliere il polso reale delle esigenze formative. Temi come la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale, l’innovazione organizzativa e strategica, e il valore pubblico hanno delineato tre macro-aree di particolare attenzione, riflettendo le priorità e le sfide attuali del settore pubblico.

La forte affluenza e la dinamica partecipazione, evidenziate anche dalla seconda edizione della Finale delle “Olimpiadi Syllabus”, confermano la vivacità e la motivazione di un settore impegnato a confrontarsi con le opportunità e i rischi legati anche all’adozione delle nuove tecnologie.

Che cosa ci restituisce FORUM PA 2025?

Ciò che emerge con forza riguarda non solo la dirompente accelerazione di tecnologie e processi che investono le Pubbliche Amministrazioni, ma il progressivo cambio di paradigma da un’amministrazione verticistica e burocratica ad un’amministrazione che porta la luce sulle persone e sui loro bisogni. I processi di apprendimento, quindi, devono necessariamente far leva sulla motivazione, sulla partecipazione attiva, sull’engagement, affinché i dipendenti possano essere maggiormente stimolati verso una percezione del loro valore sociale sempre più alta e soddisfacente.

D’altro canto, la “salute organizzativa” delle Amministrazioni è un aspetto cruciale, soprattutto in un’ottica di creazione finale del Valore Pubblico. Non è un caso, dunque, che investire sulla formazione porti ad una crescita delle competenze, con effetti a cascata anche sulla performance individuale, nonché collettiva dell’Ente, fino a rafforzare anche la capacità di apportare benefici alla collettività, quindi Valore Pubblico.

In questa metamorfosi culturale, il dirigente non è più soltanto responsabile del rispetto degli obblighi formativi, ma assume il ruolo di promotore avente il compito di evidenziare la dimensione valoriale della formazione: traducendo le strategie dell’Amministrazione in percorsi formativi mirati, stimolando un ambiente di lavoro inclusivo, e contribuendo a rendere lo sviluppo delle competenze un elemento cardine sia per l’innovazione sia per la qualità dell’azione amministrativa.

In questo scenario in evoluzione, la FPA Digital School si inserisce coerentemente rappresentando uno spazio strutturato in cui il cambiamento delle Amministrazioni nasce dall’empowerment dei singoli dipendenti pubblici; attraverso una formazione articolata in Campus – più calda e coinvolgente grazie alla presenza di docenti e professionisti – e in E-learning – più autonoma e flessibile – la FPA Digital School propone offerte formative, iniziative e moduli altamente qualificanti, adatti agli obiettivi operativi di qualsiasi Amministrazione.

In conclusione, l’edizione 2025 del FORUM PA ha rappresentato un’occasione di condivisione di esperienze concrete e di best practices. Una PA aumentata che si evolve, non può però prescindere dal singolo: sono le persone il motore silenzioso ed essenziale del progresso. Ed è proprio attraverso la formazione – che non va intesa  come un mero adempimento, ma come un processo abilitante e consapevole – che le Pubbliche Amministrazioni possono guidare il cambiamento e consolidare l’azione amministrativa restando al passo con un ecosistema digitale in continuo divenire. 


[1] L’articolo di L. Attias e A. Ruggiero approfondisce il concetto di “growth mindset” come leva per promuovere una cittadinanza consapevole e partecipe nell’era digitale.

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