COSMO: il futuro della PA passa dalla condivisione. La visione delle Università delle Marche
Tra i vincitori del Premio “PA Aumentata” a FORUM PA 2025 per l’ambito Organizzazioni Intelligenti, “COSMO – COndividere Spazi nelle Marche fra Organizzazioni”, il progetto che mira a realizzare un network di sedi di co-working sparse sul territorio marchigiano da condividere fra più amministrazioni. Le motivazioni del premio sottolineano la capacità del progetto di trasformare la flessibilità in valore, la vicinanza territoriale in leva di sviluppo, l’innovazione tecnologica in miglioramento reale delle condizioni di lavoro
27 Giugno 2025
Andrea Braschi
Direttore Generale Università di Camerino

Foto di Rina Ciampolillo - https://flic.kr/p/2r6hjXw
“L’immaginazione è più importante della conoscenza”, ci ricordava Albert Einstein. Una frase che può sembrare astratta, eppure racchiude perfettamente lo spirito che ha dato vita a COSMO – COndividere Spazi nelle Marche fra Organizzazioni. Questo progetto non nasce da un bisogno contingente o da una moda passeggera, ma da una riflessione profonda sul futuro del lavoro, sulla centralità delle persone, sulla sostenibilità dei nostri territori.
COSMO è oggi una realtà concreta, premiata all’interno del FORUM PA 2025 Premio “PA Aumentata”, Ambito Organizzazioni Intelligenti. Un traguardo importante, che vogliamo raccontare non solo come testimonianza di innovazione, ma come invito ad un cambiamento più ampio e condiviso nella Pubblica Amministrazione italiana.
Il progetto COSMO ha preso forma all’interno della rete tra i quattro atenei pubblici delle Marche – Camerino, Macerata, Urbino e Politecnica delle Marche – una collaborazione che si fonda su una storia di dialogo, fiducia e impegno congiunto. In qualità di Direttori Generali, ci siamo interrogati su come migliorare le condizioni di lavoro del nostro personale, valorizzare il capitale umano e rendere le nostre organizzazioni più attrattive.
La risposta è arrivata da un’idea semplice ma potente: creare spazi di coworking universitari distribuiti in modo strategico sul territorio regionale, accessibili ai dipendenti dei diversi Atenei, per garantire un lavoro flessibile ma non isolato, vicino a casa ma non chiuso tra le mura domestiche. Un progetto, quindi, che si colloca pienamente nella traiettoria evolutiva della PA verso modelli più agili, collaborativi e sostenibili.
La pandemia ha accelerato la diffusione del lavoro da remoto, ma ha anche mostrato i suoi limiti: l’isolamento, la sovrapposizione tra vita privata e lavoro, la mancanza di confronto e socialità. COSMO va oltre il telelavoro e intende offrire veri e propri spazi di co-working dove ritrovare relazioni professionali, dove contaminarsi di idee, dove costruire valore anche con chi appartiene ad altre amministrazioni.
Questi spazi non sono semplici postazioni con wi-fi e scrivanie, ma sono ambienti progettati con cura per stimolare produttività e benessere, dotati di servizi comuni, timbrature, stampanti, sale riunioni, ma anche zone di collaborazione informale. Sono luoghi dove il senso di appartenenza all’istituzione si rafforza, pur lavorando lontano dalla sede centrale.
Le Marche sono una regione peculiare, diffusa, policentrica, senza grandi città, ma con una densità straordinaria di sedi universitarie e questa frammentazione, unita alla fragilità dei collegamenti interni, rende complesso il pendolarismo per molti dipendenti.
COSMO nasce anche da un’analisi attenta: abbiamo mappato le residenze del personale, valutato i bisogni, selezionato sette sedi per il progetto pilota – Ancona, Camerino, Macerata, Urbino, Pesaro, Jesi e Civitanova Marche – scelte in base alla loro accessibilità e alla possibilità di servire un ampio bacino di utenti.
In questo modo il progetto contribuisce concretamente alla coesione territoriale, valorizzando anche le aree interne e garantendo pari opportunità di accesso al lavoro pubblico, indipendentemente dalla localizzazione geografica.
COSMO, quindi, si muove su più piani, non sono quelli sociale e organizzativo, ma anche quello ambientale. I suoi obiettivi principali, infatti, sono quelli di favorire la conciliazione vita-lavoro, aumentando il benessere individuale e familiare dei dipendenti, rendere più attrattive le università pubbliche marchigiane, in particolare verso nuovi talenti che oggi escludono l’ipotesi di lavorare in sedi troppo distanti, promuovere la sostenibilità ambientale, riducendo i chilometri percorsi ogni giorno e quindi le emissioni di CO₂, creare comunità professionali ibride, capaci di mettere in contatto persone che altrimenti non si incontrerebbero mai, diffondere una cultura organizzativa fondata sulla fiducia e sulla responsabilità, superando il modello gerarchico e controllante ancora troppo diffuso nella PA.
Il riconoscimento ottenuto al FORUM PA 2025 rappresenta per noi un segnale molto importante che testimonia quanto COSMO non sia solo una buona idea, ma anche una best practice nazionale. È la prova che una PA più intelligente, empatica, collaborativa è possibile.
Potete vedere anche la scheda progetto sul sito del Premio.
Le motivazioni del premio sottolineano la capacità del progetto di trasformare la flessibilità in valore, la vicinanza territoriale in leva di sviluppo, l’innovazione tecnologica in miglioramento reale delle condizioni di lavoro. Tutto questo con un modello economico sostenibile, replicabile in altri contesti e in altre regioni.
Oggi lavorano già in queste postazioni decine di dipendenti, e la domanda è in crescita. Stiamo implementando una piattaforma digitale per la prenotazione degli spazi e pianificando una seconda fase di allargamento ad altre località. La prospettiva? Coinvolgere nuovi partner istituzionali e diventare una rete di coworking pubblico interuniversitario – o addirittura interamministrativo – su scala nazionale.
COSMO è, prima di tutto, una sfida culturale. Rimettere al centro le persone, offrire fiducia e strumenti per lavorare meglio, significa cambiare il modo di intendere il lavoro pubblico. Significa superare una logica burocratica per abbracciarne una generativa.
Il coworking non è solo una scelta logistica, è un nuovo patto tra istituzione e lavoratore. Un patto che riconosce che il valore si genera anche attraverso la libertà, la responsabilizzazione, il benessere. Un patto che restituisce dignità, motivazione e senso al lavoro nella PA.
Come è facile immaginare, un progetto come COSMO non nasce da solo. Voglio ringraziare i colleghi Direttori Generali – Alessandro Perfetto dell’Università di Urbino, Domenico Panetta dell’Università di Macerata, Alessandro Iacopini dell’Università Politecnica delle Marche – per l’energia e la visione condivisa. Un ringraziamento speciale va a Gisella Claudi, responsabile dell’Area Persone e Organizzazione di Unicam e project manager di COSMO, e al team che ha lavorato con passione, competenza e spirito di servizio.
COSMO è la dimostrazione che insieme si può fare molto. Che l’università può essere non solo luogo di sapere, ma anche laboratorio di innovazione per tutta la pubblica amministrazione. Che sognare una PA migliore non è un’utopia, ma un dovere.
E allora continuiamo su questa strada. Continuiamo a immaginare, condividere, costruire. Perché una PA che mette le persone al centro non è solo aumentata: è semplicemente più umana.